Personaggi
Lui
Lei
Autopresentazione
Prove per una rivoluzione impossibile
Due persone, un ring immaginario, Lui e Lei, si sfidano, si torturano, si fronteggiano sulle rive di quel fiume dove indisturbato scorre un tempo spietato. Accettarlo o contrastarlo? Navigare nelle sue acque torbide o lottare per risalirlo contro corrente? Forse, piuttosto, continuare vanamente a parlarne lasciandolo ingrossare sotto i nostri occhi. Ma fino a che punto si può sopportare? C’è un limite quotidiano alla resistenza? La ragione dei tanti è davvero una buona ragione?
La lettura della Trilogia della città di K, delle prove di sopportazione, del rapporto con ciò che è, con ciò che crediamo o vogliamo che sia, gli orrori che attraversiamo e la capacità di tollerarli nell’attesa di qualcosa che accadrà, che faremo, che saremo forse in grado di fare, ecco gli spunti da cui siamo partiti per parlare di questo tempo ipocrita in cui il bisogno di ribellione si è addormentato, in cui al
buon senso si è imposto il senso comune che, come una epidemia, corrompe ogni forma di rinascita, di guarigione, di possibilità.
Parlare di rivoluzione in un tempo in cui parlare non serve più, in cui rivoluzione diventa una parola vintage, passata di moda, dimenticata, ci è sembrato necessario quanto disperatamente vano, proprio perché le nostre parole hanno ormai smesso di essere azione e la nostra capacità di agire è diventata sempre più debole e conciliante, con l’illusione che ci sia sempre un altro tempo e un altro luogo destinato al fare, un tempo che non sarà oggi ma domani, forse.
Sabrina Petyx e Giuseppe Cutino
Scheda autore
Sabrina Petyx, attrice, scrittrice, drammaturga studia alla Scuola di Teatro Teatès. Lavora come attrice con Michele Perriera, Emma Dante, Thierry Salmon, Giuseppe Cutino, Luciano Nattino. Fondatrice della compagnia M’Arte-Movimenti d’Arte, con cui vince il Premio Scenario 2003 con Come campi da arare, è docente di tecnica vocale nella scuola di Arti e Mestieri dello Spettacolo, del Teatro Biondo Stabile di Palermo, diretta da Emma Dante. Come scrittrice e drammaturga riceve numerosi riconoscimenti, come il premio di narrativa Vucciria 2000 con Vietato tuffarsi;
la menzione speciale Enzimi 2003 per Deposito bagagli; la selezione Schegge d’autore 2005 con In sua assenza; la selezione Uai (Unici Atti italiani) Festival 2005 con Vietato tuffarsi ed è finalista del premio di drammaturgia Ugo Betti 2008 con Volevo dirti. Fra le sue opere pubblicate, il racconto Vietato tuffarsi (Ed. Malatempora, 2001), Quello che i pesci non sanno in Le ragazze con la pistola (Flaccovio Ed. 2001), Dimmi che cosa vedi e Rimani (Ed. Compagnia degli gnomi, 2009 e 2010). I suoi testi teatrali sono pubblicati nel 2009 in M’Arte-I teatri di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx a cura di Cristina Valenti (Editoria & Spettacolo).