Personaggi
Autopresentazione
NULLA DI PIU’ SEMPLICE, EPPURE….
“Il teatro documenta, dà testimonianza, orienta, innamora, sublima Costuma, Storia, Politica, Poesia e Fantasia. Con Esso l’autore elabora un Accadimento, un Sentimento, un’idea che vuole vivere insieme ad altri, e allora quell’Evento, quel Sentimento, quel Sogno diventano sillabario di vita perché si sia in tanti a riflettere, a conversare e capirci”. Nulla di più semplice, eppure…
Regalo di compleanno (Premio Fondi, 1988) é fra i miei lavori intimisti (L’altra sponda, Le sue mani, La ragazza vestita di sole, Simbiosi d’amore, Piccole cose, Federica, Frammenti) che hanno origine da momenti di riflessione su vicende che anche la mia professione di ginecologo ed oncologo mi porta a conoscenza: forse sono i lavori che amo di più, anche per le confessioni che alcune pazienti mi regalano. Tuttavia ho vissuto e vivo con molta intensità quella produzione che chiamo “della resistenza” (Poi la collina, La grande sete, La notte delle fiaccole, Un uomo ha paura, Morte di un re) attraverso la quale “ho raccontato, in modo esemplare, un pezzo di Storia d’Italia” come Giancarlo Sbragia ha scritto nella presentazione di Poi la collina.
In alcuni altri lavori (La vecchia galleria Minelli, Una chiamata urgente, Il canneto, Il figlio rubato, L’antica altalena del mare, La leggenda di Pan di Zucchero, Il sole nella valigia, Solitudini) ho fatto vivere alcuni aspetti sociali e politici che hanno caratterizzato accadimenti non soltanto italiani, ed in essi ho condannato o esaltato gli eventi e i personaggi nei loro comportamenti e nelle loro ragioni. Nulla di più semplice, eppure…mi é difficile dare ai miei lavori una giusta valenza, al di là delle riflessioni alle quali essi portano, sulla loro teatralità, perché…perché solo quattro o cinque di essi sono stati trasmessi dalla Rai, e soltanto uno è stato rappresentato in teatro (Piccole cose, con la regia di Giovanni Lombardo Radice)…eppure almeno una dozzina di essi hanno vinto Premi come Fondi, Vallecorsi, Ippocrate d’oro, Teatro Ora Zero, Giangurgolo, Platano d’oro, Anticoli Corrado…
Enzo Giacobbe
Scheda autore
ENZO GIACOBBE, medico, specialista in ostetricia e ginecologia ed oncologia, già primario oncologo ospedaliero, é nato a San Vito (Cagliari). fra i suoi principali lavori: L’altra sponda; Una chiamata urgente; Le sue mani; La vecchia galleria Minelli, scritti per la Radio e trasmessi con più repliche, tra il 1975 e il 1982 dalla Compagnia di Prosa di Radio Sardegna, regia Lino Girau. Per il teatro ha scritto Il canneto (Idi 1964, trasmesso in Rai con la regia di Girau); Poi la collina, finalista al Riccione 1975; La grande sete, segnalato al Vallecorsi 1974; La ragazza vestita di sole, secondo classificato al Vallecorsi 1978; Piccole Cose, Ippocrate d’oro 1982; La notte delle fiaccole, segnalazione speciale Vallecorsi 1982; Un uomo ha paura; Leggenda di Pan di Zucchero, segnalazione al Teatro Ora Zero 1986; Il sole nella valigia, favola per ragazzi in collaborazione con Gianni Greoricchio; Regalo di compleanno, primo premio Fondi-La Pastora 1988; Morte di un re, secondo premio Anticoli Corrado 1989; Sogni, sortilegi e streghe – il figlio rubato, primo premio Giangurgolo d’oro 1990; L’antica altalena del mare, primo premio Vallecorsi 1991; Federica, monologo in un atto; Solitudini, segnalazione speciale al Vallecorsi 1994; Simbiosi d’amore (Il cucciolo) e Frammenti.