1994 - 3
luglio | settembre

La stanza buia

Numero personaggi: 0
di Roberto Biondi

Personaggi

Autopresentazione

IN UN CINEMA PORNO FUORI DEL MONDO>

“La nostra appartenenza a questo mondo ha qualcosa di ossessivo”. Così il filologo Cesare Segre comincia il suo libro Fuori del mondo, i modelli nella follia e nelle immagini dell’aldilà (Einaudi, Paperbacks 204).>

Da sempre il viaggio allegorico ha rappresentato per l’uomo un aspetto speculare della sua esistenza, per potersi riconoscere, passare dal concreto all’astratto e viceversa, continuare quella speculazione della propria vita anche laddove è escluso (nel fondo di sè, nella follia, nella morte), sottraendosi da quelle leggi di convivenza alle quali tutti siamo obbligati. Per quseto ho scelto di ambientare il mio testo in un cinema, un luogo chiuso, un cinema porno, “fuori del mondo”, dove, attraverso uno schema archetipo, e di diversi registi linguistici (da quello in rima del Coro, a quello sublimato di Fausto, Giovanni e Orfeo; a quello “più reale” degli altri personaggi), è possibile un passaggio vita-morte, un ciclo escatologico per l’identificazione di una vita più vera. Perchè ho scelto la pornografia? Perchè l’ambiente omosessuale? Entrambi sono dei microcosmi che tutti conosciamo, che viviamo, anche se non direttamente, che abbiamo introiettato, e molti rifiutano che possano far parte del nostro essere nella smisurata struttura della cultura corrente.>

E’ bene entrare nello specchio, nel somnium, sondare, attraverso il labirinto, la stanza buia di ognuno, le trasgressioni, la follia, così come il buffone, il bobo, il gracioso, il fool, perchè solo come pazzi si esprimono quelle cose che, sani di mente, serebbe imprudente esprimere al mondo.>

Roberto Biondi>

Scheda autore

ROBERTO BIONDI è nato il 24 aprile 1965 a Roma, dove risiede. Dopo essersi diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” come attore, ha pubblicato il suo primo libro di poesie Silenzi, che comprende sillogi segnalate dalla critica del Premio Montale. Ha vinto nel ’91 Il Premio Città di Roma per la narrativa inedita con Gli scritti aperti di sotto. Successivamente ha proseguito la scrittura di altre raccolte di poesie. Nel 1993 è stato messo in scena al Teatro Argot il suo primo testo teatrale, Fuga!. Ha appena finito di lavorare a una commedia surreale dal titolo Fabbrica bambolotti superdotati, di prossima presentazione.

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