Sommario: Numero 2 di aprile-giugno 2016
Vetrina
Luc Bondy,
un teatro con radici europee | pag. 2
Di origini ebraiche mitteleuropee, Luc Bondy è stato tra i protagonisti della ricostruzione culturale post-bellica. Direttore dei teatri di Francoforte e Berlino, quindi dell’Odéon di Parigi, ha legato il suo nome ad autori come Büchner, Genet, Botho Strauss e Schnitzler.
di Giuseppe Montemagno
La normalità della follia,
nel teatro “sensibile” dei Lenz | pag. 4
Da trent’anni, a Parma, lavora una compagnia riservata e operosa, ideatrice di progetti innovativi su autori classici, organizzatrice di un festival internazionale e protagonista di un’inedita esperienza laboratoriale con disabili intellettivi.
di Laura Bevione
I nuovi teatri di Francia,
living room al centro della città-casa | pag. 6
Sembrano progettati sull’idea del public engagement i nuovi spazi sorti negli ultimi anni fra Parigi, Lione, Poitier e Aix-en-Provence. Archistar e studi specializzati dialogano con gli artisti per realizzare ambienti che favoriscano l’inclusione degli spettatori.
di Francesca Serrazanetti
Andiamo avanti
nel nome di De Filippo | pag. 8
Carolina Rosi ha raccolto l’eredità della Elledieffe, la compagnia fondata da Luca De Filippo. Le collaborazioni con Carlo Cecchi, Nicola Piovani, Enzo Moscato e Carlo Cerciello, il supporto ai giovani, il lavoro in carcere sono fra i suoi progetti futuri.
di Giulio Baffi
Radicondoli, compie 30 anni
l’officina della nuova drammaturgia | pag. 9
Massimo Luconi, direttore del Festival Estate a Radicondoli, racconta come rilanciare una manifestazione lontana dal “nuovo teatro”, ma più attenta ai linguaggi di confine, al teatro di parola, al territorio e ai suoi abitanti.
di Francesco Tei
Bandi Premio Hystrio | pag. 10
Teatromondo
È la guerra il male più grande,
l’inferno secondo Ivaškevičius | pag. 12
A Vilnius è in scena da settembre 2015, generando dibattiti duri a ogni levata del sipario. Il grande male, regia di Árpád Schilling, è una dura requisitoria contro la smania di potere che genera conflitti, manipola la realtà e le coscienze, minando le sicurezze degli europei.
di Stefano Moretti
BASILEA: Edipo e Giocasta secondo Latella
coppia borghese divisa fra Ragione e Mistero | pag. 13
di Claudia Cannella
L’Europa a confronto con i Balcani,
uno sguardo lucido sull’eterno conflitto | pag. 14
Dejan Dukovski e Aleksandar Popovski, autore il primo, regista il secondo, entrambi macedoni, sono fra i più attenti e lucidi testimoni della trasformazione del loro territorio, che passa e continua a passare dalla guerra, e dallo scontro di valori con l’Occidente.
di Franco Ungaro
Sulla strada da Tampico a Montevideo
un teatro per la fine del mondo | pag. 16
Tra pick-up come carri armati e fabbriche sventrate e trasformate in palcoscenico, c’è ancora spazio per ricordare i desaparecidos e per resistere al degrado: con il Teatro Para el Fin del Mundo, festival itinerante tra Messico e Argentina.
di Nicola Pianzola
nati ieri
Oltre la tradizione, Punta Corsara
e lo specchio distorto della farsa | pag. 18
I protagonisti della giovane scena/48 – Nata dall’esperienza formativa della non-scuola di Marco Martinelli, la compagnia si è plasmata su una prassi che mette insieme Petito, Molière e la scrittura originale, lo sguardo serio dei classici e il sorriso amaro della satira.
di Alessandro Toppi
humour
G(L)OSSIP
Tennessee William Shakespeare | pag. 20
di Fabrizio Sebastian Caleffi
Dossier
Living Shakespeare | pag. 21
A cura di Laura Bevione e Laura Caretti
Shakespeare, ovvero il teatro assoluto | pag. 22
Un regista-attore italiano e un regista lituano, trent’anni a dividerli e il Bardo a unirli: Carlo Cecchi e Oskaras Koršunovas riflettono sulla sua contemporaneità e rivelano quanto lavorare sulle sue opere abbia cambiato la loro visione del mondo, e anche loro stessi.
di Carlo Cecchi e Oskaras Koršunovas
Alla prova della scena
istantanee dal terzo millennio | pag. 24
Una panoramica, inevitabilmente parziale, degli allestimenti delle opere più frequentate nel terzo millennio, soprattutto in Italia, tra fedelissimi tradimenti, attualizzazioni e volute semplificazioni.
a cura di Laura Bevione, con interventi di Roberto Canziani, Laura Caretti, Giuseppe Liotta, Francesca Montanino e Roberto Rizzente
I nuovi satelliti del pianeta Shakespeare | pag. 30
Riscritture, reinvenzioni e altri testi generati dal corpus shakespeariano compongono una costellazione drammaturgica in continua crescita anche in questi anni. Si ridisegnano gli scenari, mutano gli intrecci, rivivono i personaggi e qualcuno non vuole più morire.
di Laura Caretti
Lo sceneggiatore più bravo di Hollywood
William, re del grande schermo | pag. 32
Il cinema ha attinto a piene mani dal repertorio shakespeariano, esaltandone spesso gli aspetti più sanguinolenti ovvero sentimentali ma, alla fine, soltanto i “tradimenti” ne hanno saputo evidenziare la forza espressiva.
di Emanuela Martini
E la nave va
verso l’isola dei suoni | pag. 34
All’origine di un impressionante numero di declinazioni musicali, da Purcell a Reimann, il corpus shakespeariano interroga la scena contemporanea, quell’Ottocento romantico scuola di politica e di sentimenti. E la storia continua, grazie ai contributi di alcuni musicisti di oggi, Philippe Boesmans e Thomas Adès.
di Giuseppe Montemagno
Rispolverate il vostro Shakespeare!
Ogni dramma è un musical | pag. 36
Si contano a decine i lavori musicali tratti dalle opere del Bardo, al di qua e al di là dell’Atlantico. Una rassegna di quanto realizzato in Italia negli ultimi quindici anni, nel bene e nel male.
di Sandro Avanzo
WS, un testimonial vincente fra citazionismo e parodia | pag. 37
Romeo, Giulietta, Rosalinda
e le tentazioni della danza contemporanea | pag. 38
Al culmine della loro carriera internazionale, Anne Teresa De Keersmaeker e Sasha Waltz traggono da Shakespeare due spettacoli che danzano l’amore tragico e quello felice, ideando nuove modalità drammaturgiche e coreografiche per questo millennio.
di Susanne Franco
Lady Macbeth, Ofelia e Desdemona, la forza vitale di tre donne-archetipo | pag. 39
Shakespeare a misura di bambino | pag. 40
Il teatro ragazzi, forte del suo ricco patrimonio di immaginazione e riflessione, è stato capace di escogitare mille e potenti modi per mettere in scena il Bardo, rendendolo così familiare anche ai più piccoli.
di Mario Bianchi
Da Paperino ai Simpson un fertile dialogo fra teatro e strips | pag. 41
Il Bardo imprigionato
libera il fuoco del teatro | pag. 42
Molte e diverse esperienze di teatro in carcere trovano nell’opera shakespeariana una straordinaria fonte di ispirazione e segnalano un percorso innovativo di ricerca che raggiunge punte di altissimo livello artistico.
di Gianfranco Pedullà
Tra tempeste di pixel
Prospero si fa tecnologico | pag. 44
Nel nuovo millennio, l’intermedialità ha modificato e arricchito il linguaggio della performance teatrale, creando nuove visioni e prospettive interpretative delle opere del Bardo.
di Aneta Mancewicz
Se Amleto è un writer
che parla dai muri delle città | pag. 46
La street art si appropria di battute e personaggi shakespeariani disseminandoli sui muri delle città e delle periferie del mondo, ma invade anche la scena teatrale.
di Mariacristina Cavecchi
Traduzioni fedeli:
poesia o prosa? Questo è il problema | pag. 47
Nella collaborazione fra traduttore, regista e attori, il teatro italiano ha trovato la giusta via per ridare voce alla polifonia della parola shakespeariana. Ma come è possibile riprodurne l’infinita varietà?
di Masolino D’Amico
L’eredità d’oltremanica
dalla city al rural theatre | pag. 48
La fitta ed eclettica attività produttiva della Rsc, le tournée in provincia e il riscatto del femminile: ecco come il modello shakespeariano continua a influenzare il teatro inglese.
di Laura Santini
LONDRA: Dormire, sognare… con i Forced Entertainment
Puck diventa una bottiglia di whiskey | pag. 49
Ma Shakespeare è ancora
nostro contemporaneo? | pag. 50
Abbiamo chiesto ai registi italiani, che l’hanno frequentato più assiduamente e con maggiore originalità negli ultimi quindici anni, di rispondere a questa “semplice” questione: «Cosa c’è di vivo di Shakespeare a 400 anni dalla morte?»
a cura di Laura Bevione e Laura Caretti, con interventi di Marco Bernardi, Valerio Binasco, Ferdinando Bruni, Andrea De Rosa, Jurij Ferrini, Antonio Latella, Roberto Latini, Gabriele Lavia, Valter Malosti, Armando Punzo, Serena Sinigaglia e Gabriele Vacis.
DANZA
Sieni, Naharin, Di Cicco e Zappalà:
quando il corpo è tormento ed estasi | pag. 56
LIRICA
Hermanis, Emma Dante e Ollé
tra sogni, incubi e altre inquietudini | pag. 58
CRITICHE
Tutte le critiche della seconda parte della stagione| pag. 60
Testi
JESUS
di Enrico Castellani / Babilonia teatri | pag. 92
Exit
Addio a Paolo Poli,
l’intellettuale en travesti | pag. 101
Se n’è andato il giorno di venerdì santo, dopo una vita passata in scena a scherzare con santi e borghesi: colto, elegante, artista suo malgrado politico e d’avanguardia, era capace di confrontarsi con la letteratura più varia, da Beckett a Palazzeschi.
di Pierfrancesco Giannangeli
Biblioteca
Le novità editoriali | pag. 104
a cura di Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo
Società teatrale
Le notizie dal mondo teatrale | pag. 108
a cura di Roberto Rizzente