Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 2017
Speciale Premio Hystrio
Ventisette anni di vocazione
La cronaca, i premiati, le motivazioni | pag.2
di Arianna Lomolino
Vetrina
Campania felix,
il teatro oltre i confini di Partenope | pag. 12
Se il 55% dell’offerta teatrale campana è a Napoli, la provincia organizza la controffensiva mettendo in campo una schiera di giovani e agguerriti organizzatori, che raccolgono la sfida del decentramento per coltivare nuovo pubblico grazie a un’offerta creativa di qualità.
di Alessandro Toppi
La fabbrica di bellARTE
nella periferia di Torino | pag. 14
A pochi passi dal grande parco della Pellerina, in mezzo ad anonimi caseggiati,
nel 2006 è nato uno spazio eclettico, che l’Associazione Tedacà gestisce
ponendo al centro l’arte e l’uomo.
di Laura Bevione
Lunga vita al Teatro Florenskij
avamposto di creatività indipendente | pag. 15
Ha il nome del filosofo fucilato in un Gulag nel 1937 lo spazio aperto nel cuore
di Livorno da Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino. Una stagione dall’identità chiara, che spazia tra Dostoevskij e Koltès, si completa con laboratori e attività per adolescenti.
di Marco Menini
Federico Tiezzi:
la regia e il suo alfiere | pag. 16
Dai collettivi dell’avanguardia anni Settanta alla definizione del ruolo di regista, Federico Tiezzi si confronta continuamente col proprio mestiere, senza dimenticarne le radici nel lavoro magistrale di Costa, Strehler, Ronconi, Castri e Squarzina.
di Francesco Tei
PISTOIA
La dissezione di un’anima
per una Else appassionata e tragica | pag 17
di Francesco Tei
Lucinda Childs,
contare è il mantra della danza | pag. 18
La coreografa americana, premiata con il Leone d’oro a giugno in apertura
del Festival Internazionale di Danza della Biennale, spiega come bisogna
affrontare la danza. O piuttosto, la vita.
di Roberto Canziani
Milano, senza casa il Ringhiera
laboratorio per una nuova polis | pag. 19
Problemi strutturali richiedono interventi sull’edificio in cui ha sede il teatro gestito da Atir: qual è il futuro per un presidio d’arte partecipata che ha ridisegnato la zona dal punto di vista sociale e urbanistico? Ne parliamo con Serena Sinigaglia.
di Ilaria Angelone
Teatromondo
Ponti di primavera
tra i musical del West End | pag. 20
A Londra i musical sono di casa, si sa. Nella fitta programmazione, tra riprese,
revival e successi di importazione made in Broadway, spiccano alcuni must
quali The girls, An American in Paris, 42nd Street e School of Rock.
di Sandro Avanzo
REGIA DI OSTERMEIER
Tra omicidi e bunga bunga,
Riccardo III diventa un politico subdolo ed empatico | pag. 21
di Roberto Rizzente
Barcellona, oltre la crisi
un nuovo futuro da scrivere | pag. 22
Tra nuove proposte, istinto di sopravvivenza e necessità di cambi strutturali
la scena catalana resiste alla riduzione delle risorse senza rinunciare alla qualità
delle proposte. Anzi, facendone il proprio punto di forza.
di Davide Carnevali
Wiener Festwochen, punto e a capo
il ground zero del festival austriaco | pag. 24
Si sveste dell’aura storica e si rinnova profondamente, il festival viennese,
aprendosi a nuovi linguaggi e a nuove tendenze e proponendosi quale terreno
di sperimentazione di forme di convivenza e di creazione del futuro.
di Irina Wolf
VIENNA/2
Ritratti al femminile,
la voce delle donne e il teatro al Museo | pag. 25
di Irina Wolf
A Losanna la Svizzera si mette in scena pag. 26
Programme Commun propone quanto di meglio i teatri elvetici
hanno scelto di produrre, testimoniando uno sguardo acuto su quanto
di nuovo si muove nel variegato ambito delle performing arts.
di Laura Bevione
Timişoara, la città crocevia | pag. 27
Posta al confine con Ungheria e Serbia, la città romena non può che ospitare
un festival che fa dell’incontro e dello scambio fra le culture il proprio scopo
primario, come dimostrano Árpád Schilling e i numerosi artisti internazionali.
di Irina Wolf
HUMOUR
G(L)OSSIP
Totti – gol Bellaciao
(i Girgenti della Montagna e il Mago Crotone) | pag. 28
di Fabrizio Sebastian Caleffi
DOSSIER
Pirandello 150 | pag. 29
A cura di Roberto Rizzente e Albarosa Camaldo
Camilleri: quella volta con Luigino… | pag. 30
L’incontro inaspettato tra i due scrittori, i Sei personaggi di Costa e le introspezioni di Castri, gli eredi putativi, il Living, Grotowski: Luigi Pirandello visto e raccontato da Andrea Camilleri.
di Roberto Rizzente
Cuore di tenebra, in cassaforte
il meglio dell’eredità pirandelliana | pag. 32
Rivalutata dalla critica marxista in quanto coscienza della crisi, idolatrata fin dai tempi dell’Avanguardia per la rivoluzione del teatro nel teatro, la drammaturgia pirandelliana conserva un substrato di temi, idee, ossessioni, legato ai rapporti interfamiliari e manifestamente attuale, che ancora attende di essere scoperto.
di Roberto Alonge
Ago ergo sum: oltre la cultura del suo tempo | pag. 34
Testimone attento della sua epoca, Pirandello assorbe tutte le rivoluzioni politiche, culturali e sociali a cavallo tra i due secoli, oscillando tra attrazione e repulsione, sempre convogliandole nell’alveo di un pensiero originale che non conosce stasi e che ha a che fare con la vita, la realtà di tutti i giorni.
di Giuseppe Liotta
Un uomo per tutte le stagioni:
il teatro, la scrittura e la regia | pag. 36
Atti unici, novelle, commedie, fino alla prova della scena: il laboratorio di Pirandello è un teatro aperto al mondo e a se stesso, fatto di segreti interscambi e sottili reticenze, con un impianto teorico alla base e un linguaggio duttile, melodico a modularne le frequenze, a suo modo rivoluzionario.
di Andrea Bisicchia
Dal teatro d’attore al teatro di regia,
la storia di un rapporto controverso | pag. 38
Da Costa a Squarzina, dalla Compagnia dei Giovani a Strehler, Eduardo, Cecchi e Missiroli, fino a Castri, Ronconi e Tiezzi. A lungo trattenuto nelle maglie di un’interpretazione di maniera, Pirandello deve all’avvento della regia critica una più penetrante lettura della sua opera.
di Maria Grazia Gregori
La Compagnia dei Giovani e Pirandello,
un amore lungo quindici anni | pag. 41
di Pierfrancesco Giannangeli
Eppur si muove: teoria e prassi
dell’attore pirandelliano | pag. 42
A dispetto delle idee espresse dall’autore, fedele alle ragioni della scrittura contro quelle dell’azione,il teatro pirandelliano ha sempre accordato un’attenzione speciale alla figura dell’attore. Dai mattatori del primo Novecento agli illuminati interpreti del dopoguerra, la storia di un rapporto controverso.
di Pierfrancesco Giannangeli
Quando i registi tolsero
a Ciampa la corda pazza | pag. 44
Breve viaggio con illustrazioni e suoni tra coloro che hanno sabotato, rottamato e demolito la rispettabilità pirandelliana, da Carlo Cecchi a Massimo Castri, da Leo de Berardinis a Vico Quarto Mazzini, passando da Vetrano/Randisi, Nanni Garella, Memè Perlini e Roberto Latini.
di Roberto Canziani
Pirandello e la danza
La giara, ieri, oggi e domani | pag 45
di Carmelo A.Zapparrata
Pirandello in musica, la fortuna | pag. 47
di Erica Capizzi
Abbattiamo Pirandello o forse no? | pag. 48
Abbiamo rivolto una domanda provocatoria ad attori e registi che hanno messo in scena in questi anni testi di Pirandello, ma anche a chi, pur subendone il fascino e lasciando intravvedere suggestioni nei propri allestimenti, non si è mai misurato con il drammaturgo siciliano, così da verificarne l’attualità. Contributi raccolti da Roberto Rizzente, Albarosa Camaldo e Laura Bevione
Pirandello, Viviani e i De Filippo: il triangolo d’oro | pag. 51
di Giusi Zippo
Uno, nessuno e centomila schermi | pag. 52
Molto ricca, dagli anni Dieci a oggi, è la filmografia internazionale ispirata ai romanzi e alle opere teatrali di Pirandello. Nonostante le contraddizioni che, dai Quaderni di Serafino Gubbio operatore in avanti, hanno caratterizzato il rapporto dell’Agrigentino con la settima arte.
di Sandro Avanzo
Pirandellismi di celluloide
tra Antonioni, Bergman e Kurosawa | pag. 53
di Paola Abenavoli
Dalla Sicilia al mondo,
ciascuno a suo modo | pag. 54
Conosciuto e apprezzato dagli intellettuali fin dal suo apparire, il teatro di Pirandello incontra in Europa, Asia e Stati Uniti alterne fortune, potendo contare su messinscene divenute leggendarie, dai Sei personaggi di Pitoëff e Reinhardt a quelli di Vasil’ev, ma anche di volta in volta scontando le accuse di cerebralismo e la concorrenza delle culture teatrali tradizionali.
di Giuseppe Montemagno, Irina Wolf, Laura Caretti, Pino Tierno, Fausto Malcovati,
Filippa Ilardo, Monica Ruocco e Giovanni Azzaroni
Pirandello ha un premio in cui specchiarsi | pag. 57
di Albarosa Camaldo
150 modi per ricordare Pirandello | pag. 58
di Albarosa Camaldo
Nati ieri
Dieci anni di Omini,
a fari spenti fra le vite degli altri | pag. 60
I protagonisti della giovane scena/51: Un teatro che nasce sul territorio, quello degli Omini,
chiacchierando con la gente e ascoltando le sue storie. In bilico fra arte e antropologia.
Mica facile uscirne indenni per Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca e Giulia Zacchini.
di Diego Vincenti
Teatro ragazzi
Da Torino a Bari, giro d’Italia
fra le platee under 18 | pag. 62
Con la bella stagione a nord, centro e sud Italia si distende la rete dei festival:
tra oche parlanti, eroi civili e bambini che dialogano con la morte,
ecco i debutti delle più recenti creazioni dedicate alle nuove generazioni.
di Mario Bianchi
Critiche prosa
Le recensioni dell’ultima parte della stagione teatrale | pag. 64
Lirica
La fiaba, la Storia, il mito,
la stagione d’opera tra epica e melodramma | pag. 93
Danza
Da Torino a Ravenna
inizia l’estate della danza | pag. 96
Testi
ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO
(Modi ameni di attendere l’arrivo del messia) | pag. 98
di Davide Carnevali
Biblioteca
Le novità editoriali | pag. 114
a cura di Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo
Società teatrale
Tutta l’attualità del mondo teatrale | pag. 118
a cura di Roberto Rizzente