Personaggi
Autopresentazione
Sogni di disperata normalità L’operetta amorale, con cui definisco questo spettacolo, è un atto unico di carattere popolare in cui la recitazione si alterna col canto e l’argomento che viene trattato non ha relazione con la comune morale. Protagoniste sono le puttane (“pulle” in palermitano), quattro travestiti e un trans che contemplano madonne a tinte accese, vestite di strass, piume di struzzo, pizzi, lustrini e guêpière. Attraverso un processo di metempsicosi, tre fate guidate da Mab, la levatrice delle fate, trasferiscono nelle pulle la loro anima femminile, incarnandosi in un ibrido che sta a metà tra i due sessi. Il miracolo è teso a compiere un rovesciamento del femminile sul maschile senza dover subire l’operazione o la scomunica di un bigotto Cardinale. Rosy, Sara, Ata, Moira e Stellina si addormentano beate e in sogno ricevono la grazia dalle tre protettrici: la fata danzante, la fata cantante e la fata parlante. Il viaggio onirico ricco di travestimenti, trucchi, parrucche, balli, canzoni, coreografie da avanspettacolo, è accompagnato da atmosfere laceranti e dolorose in cui le cinque pulle mettono a nudo la loro condizione di emarginate. L’interno è un bordello con le tende di damasco, un covo segreto dove offrire anima e corpo. «Sento il mio corpo parte del mistero» canta Mab di fronte alle puttane, col pene stretto tra le cosce e l’aureola luminosa in testa come un’icona religiosa di tante Eve colte in flagrante dopo il peccato originale. Dietro un séparé di seta si nasconde una ferita, uno sguardo spaventato, una vita sciupata. Con zampe di ragni, ali di cavallette e umidi raggi di luna, Mab prepara l’intruglio e a mezzanotte in punto apre le tende della stanza dei sogni. Emma Dante
Scheda autore
EMMA DANTE Attrice, regista e drammaturga, nasce a Palermo nel 1967. Si forma alla scuola di recitazione di Michele Perriera, all’Accademia “Silvio D’Amico”, con il Gruppo della Rocca, con Gabriele Vacis, Davide Iodice, Roberto Guicciardini. Nell’agosto 1999, dopo aver provato i primi spettacoli in un centro sociale autogestito, fonda la Compagnia Sud Costa Occidentale con Gaetano Bruno, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco. Come regista ha realizzato Battute d’arresto, Il sortilegio, Odissea, Insulti, La principessa sul pisello, Il filo di Penelope, L’arringa, La favola di Farruscad e Cherastanì. Nel 2001 la svolta con mPalermu (Premio Scenario, Premio Lo Straniero, Premio Ubu), a cui seguono Carnezzeria (2002, prod. Crt Milano, Premio Ubu), Medea (2004, prod. Mercadante Teatro Stabile di Napoli), La scimia (2004, prod. Crt Milano), Vita mia (2004), Mishelle di Sant’Oliva (2005), Cani di bancata (2006, prod. Crt Milano), Il festino (2007), Eva e la bambola (2007, performance per Carmen Consoli) e Le pulle (2009, prod. Mercadante Teatro Stabile di Napoli). Ha pubblicato Carnezzeria, trilogia della famiglia siciliana (Fazi, 2007), il libro per bambini La favola del pesce cambiato (L’alboreto Edizioni, 2007) e il romanzo Via Castellana Bandiera (Rizzoli, 2009). Dal 2004 cura, a Caltanissetta, la direzione artistica del Rossofestival. Come attrice ha lavorato, tra gli altri, con Vittorio Gassman, Nanni Loy, Michele Placido, Andrea Camilleri, Davide Iodice, Roberto Gucciardini, Bob Marchese, Michele Di Mauro, Gabriele Vacis, Valeria Moriconi, Franco Però, Galatea Ranzi. Ha vinto anche il concorso Shownoprofit con il progetto “Insulti” (2000), il Premio Gassman, il Premio della Critica Anct, il Premio Donnadiscena, il Premio Golden Graal miglior regia per lo spettacolo Medea (2005), il Premio Vittorini per il romanzo Via Castellana Bandiera (2009) e il Premio Sinopoli per la cultura. Le è stata affidata la regia della Carmen di Bizet che ha aperto la stagione s Foto di Carmine Maringola. caligera 2009-2010.