Sommario: Numero 1 di gennaio-marzo 1992
Numero 1 di gennaio-marzo 1992
Editoriale
Come vota il teatro | pag. 4
di Hystrio
La società teatrale
Forum del centro Saint – Vincent e di Hystrio
Non cala il sipario | pag. 5
di Hystrio
Il Centro culturale valdostano promosso dalla Regione autonoma e coordinato da Jader Jacobelli ha riunito un gruppo di esperti per un colloquio sullo stato del teatro italiano, indetto in collaborazione con la nostra rivista – I risultati dell’analisi, condotta in uno spirito critico ma costruttivo, saranno pubblicati in un volume – Anticipiamo gli interventi di Almansi, Ardezi, Attisani, Bertani, Bisicchia, Buonaccorsi, Calicchio, Chiesa, De Chiara, De Fusco, Ferrone, Groppali, Manfridi, Messina, Pilone, Pogliotti, Pupa, Ronfani, Rosso, Sequi e Zappa Mulas.
L’incontro di Muggia tra riforma e attesa
La nuova legge sul teatro: tempi, percorsi e contenuti | pag. 9
Molte comunicazioni, un dibattito serrato fra scena pubblica e privata e il rinnovato impegno del ministro Tognoli per uscire dall’impasse.
Preoccupanti conclusioni a Maratea
Il mercato è nemico della buona drammaturgia | pag. 10
Delusione e stanchezza fra gli addetti ai lavori, ma anche volontà di sganciarsi dal confronto suicida con la televisione e di aprirsi alle altre lingue del teatro. Le altre esperienze francese, spagnola, russa e nordafricana.
Il convegno nazionale del centro Fabbri a Forlì
Una formazione culturale per il futuro del teatro | pag. 11
di Fanny Monti
La preparazione degli operatori e del nuovo pubblico, i rapporti con la scuola e televisione, l’interdipendenza fra l’università e la scena, la funzione degli Stabili, le prospettive dell’animazione, il coinvolgimento degli scrittori, la visione storica dei problemi nelle relazioni di Antonucci, Bottoni, Giudici, Messina, Molinari, Ragunì, Ronfani e Scabia.
I maestri
La consegna del Premio Fabbri-città di Forlì
Mario Luzi o il teatro rinnovato dalla poesia | pag. 15
Le relazioni di Gina Lagorio e di Odoardo Bertani, presidente della Giuria, hanno indicato come la carica drammatica dell’opera del poeta toscano sia passata per osmosi nel teatro, costituendo “un solo cantare”.
La motivazione della giuria
Disaccordo e speranza cristiana | pag. 16
di F M
Ciò che l’Eti deve a Diego Fabbri | pag. 16
La parola di Luzi dalla pagina alla scena
Dal conterraneo Dante l’ultima tentazione teatrale | pag. 17
di Gina Lagorio
La società teatrale
La consegna dei premi Idi al Teatro Parioli
Promozione e difesa dell’autore italiano | pag. 18
La serata si è svolta sotto i riflettori del Maurizio Costanzo Show – De Chiara: “In attesa della legge, dobbiamo uscire dall’isolamento”.
Il convegno frontiera aperta dell’Idi
Europa del teatro: L’Italia è in ritardo | pag. 19
In un dibattito vivace e polemico a Sirolo le ragioni culturali e strutturali per cui la nostra drammaturgia fatica a conquistarsi gli spazi europei – Le responsabilità e i compiti del governo e delle istituzioni teatrali.
Goldoni’93
Queste le linee progettuali per il bicentenario
L’impegno di tutti per l’anno Goldoni | pag. 20
In occasione dell’insediamento del Comitato nazionale chiamato a predisporre le celebrazioni, il ministro Tognoli ha indicato gli orientamenti di un programma destinato a ricordare degnamente il “nostro Shakespeare” in Italia e in Europa – Iniziative a tutto campo: dal teatro all’università, dalla musica alla danza, dal cinema alla televisione, dall’editoria al turismo – Un lavoro di “diplomazia culturale” nei Paesi dove Goldoni non è ancora conosciuto, un Festival internazionale, una compagnia stabile goldoniana, una mostra di scenografie e costumi e un insieme di manifestazioni a Venezia fra i progetti all’esame del Comitato – “Goldoni il federatore di una coscienza europea del teatro”.
Il convegno promosso a Venezia dall’I.I.R.T.
L’orgoglio di parlare la lingua della zente | pag. 26
Goldoni ottenne il gradimento del pubblico offrendogli il teatro come specchio della sua natura; e questo non per calcolo di drammaturgo ma perché credeva nelle verità del popolo. E il recupero delle voci e delle sonorità di un mondo visto nella sua quotidianità prefigurò con un largo anticipo un repertorio a immagine della futura identità nazionale.
La cultura popolare veneta nel gran teatro di Goldoni | pag. 26
di F G
Video teatro
Scene immateriali
Tra la scena e il video l’invisibile della musica | pag. 28
Ritratto
Scaparro: un uomo di teatro completo
Ritratto di un artista che scommette sul futuro | pag. 29
di Ugo Ronfani
Un’attività intensa e coerente nella quale l’immaginazione creativa non si è mai disgiunta dalla operosità dell’organizzatore. Dall’esperienza di frontiera a Bolzano alla direzione del Teatro di Roma, passando attraverso il periodo veneziano, un regista che ha sempre creduto nel teatro come servizio pubblico e strumento di formazione culturale e civile. Una scena soprannazionale, europea e mediterranea, al cuore dei nuovi impegni a Siviglia ed a Napoli.
Sette anni di lavoro originale e appassionato
La lunga stagione romana di Scaparro | pag. 31
Dal Caligola nella prima stesura di Camus alle Memorie di Adriano della Yourcenar, un percorso sorretto dalla concezione di un teatro d’arte, che faccia posto all’utopia e al sogno ma pronunci anche le parole dell’uomo che spesso i potenti dimenticano – Un Galileo di Brecht senza schemi ideologici e la versione teatrale del Fu Mattia Pascal di Pirandello – Il recupero sulla scena del Pulcinella di Rossellini destinato al cinema e il Don Chisciotte multimediale – La Pasqua romana del Teatro, le attività internazionali, la ricerca di una identità mediterranea e la sperimentazione di nuovi linguaggi.
Quattro domande a Maurizio Scaparro
Un futuro che oscilla fra l’Italia e la Spagna | pag. 37
“Dello Stabile romano mi mancano la magia del palcoscenico e la partecipazione di un pubblico conquistato al teatro d’Arte, non mi manca il disinteresse della Roma ufficiale per la cultura – Nonostante tutto, il Teatro pubblico è bello, ma stiamo attenti ai mercanti del tempio” – I progetti per l’Esposizione di Siviglia, un nuovo allestimento teatrale del Don Chisciotte con José Maria Flotats e un film sull’amicizia giovanile tra Lorca e Dalì.
Gli anni romani di Maurizio Scaparro: consuntivo di una gestione al Teatro di Roma (1983-1990) – Schede critiche | pag. 40
Humour
Foyer | pag. 50
Ritratto
L’attrice premio Duse 1991 per Beckett e Kilty
Anna Proclemer: il fuoco del teatro, come Eleonora | pag. 51
A Sara Bertelà è andata la menzione d’onore per Amoretto di Schnitzler.
Laboratorio
Studio di attrice per una interpretazione
La verità di Ofelia in un grande specchio | pag. 53
È quello degli altri personaggi dell’Amleto: fanciulla silenziosa e remissiva, archetipo romantico della disperazione lirica, l’infelice eroina è l’ombra del suo Principe e trae esistenza dal turbinio delle passioni che si consumano a Elsinore – Il suo destino: fare di un viso una maschera.
Museo Grevin
Cocteau: dopo I parenti terribili la danza
“Io rinuncio al simbolo io incendio il mondo” | pag. 56
Anche nel balletto il poeta si rivelò un “irregolare” di poliedrica genialità – Dopo un esordio di maniera, la provocazione del cubismo e del jazz con Parade – Le scene di Pablo Picasso, i costumi di Coco Chanel e la satira balneare di Le train bleu, poi il successo con l’Oedipus rex musicato da Igor Stravinsky – L’incongruenza esplosiva di Les Mariés de la Tour Eiffel e il lirismo crepuscolare di Le Jeune Homme et la Mort.
Intervista
Le sfide del direttore del teatro Bellini
L’avventura teatrale di Tato Russo a Napoli | pag. 59
Dopo avere meritato l’attenzione della critica con una originale versione della Tempesta (presentata anche a Milano) e con un coraggioso allestimento del Candelaio di Bruno, l’attore-regista prepara la goldoniana Trilogia della villeggiatura come musical e ambientata a Capri.
Premi
Passato, presente e futuro di un premio
Il Vallecorsi: un connubio fra il teatro e l’officina | pag. 61
Museo Grevin
Ricordo dell’attore a cent’anni dalla nascita
Benassi o i capricci dell’istinto teatrale | pag. 62
Fu astro nascente nel ’21 fra la Duse e Zacconi, restò sempre se stesso ma seppe guardare alle lezioni di Moissi, Ruggeri, Emma Gramatica e dei registi Reinhardt e Visconti – Nel suo stile, che rifulse nei personaggi di Shylock, Versinin e del Capitano Izquierdo, segnali per le avanguardie.
Exit
Sipario, Yves. Adieu | pag. 63
Per salutare Chiari
Quando Walter incontrò Beckett | pag. 63
di N F
Incontri
Marco Maltauro, o la passione teatrale
Grande Bang a Roma per un pubblico sordo | pag. 64
di Paolo Puppa
Critiche
Le recensioni degli spettacoli della Stagione di Prosa | pag. 65
di Hystrio
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Laboratorio
Una nuova sede per I Krypton
Scandicci è la capitale dell’avanguardia toscana | pag. 77
Inaugurato con Me-Dea di Marco Palladini un centro multimediale destinato soprattutto alle attività sperimentali del teatro e della danza.
Danza
Omaggio della danza per il bicentenario
Morte a Vienna: Béjart per Mozart | pag. 78
Scuole
Biennale, con 28 allievi
Una scuola di Ronconi allo Stabile di Torino | pag. 80
Biblioteca
Monumentale edizione in cinque volumi
Tutto (o quasi) Scarpetta col suo talento comico | pag. 81
Un’importante edizione redatta da Ludovica Rambelli sotto la direzione di Romualdo Marrone e condotta sulle vecchie edizioni Pironti e Guida, ma soprattutto sui copioni dei suggeritori – Un patrimonio scenico semi-sepolto che ha trovato il suo continuatore nel teatro di Eduardo.
Gli enigmi del Teatro greco nella vasta ricerca di Albini | pag. 82
di Vico Faggi
Ecco come si costituisce il pubblico del nostro Teatro | pag. 86
di Paolo Belli
Il teatro della Perestrojka
Piccoli inferni della Russia dopo il disgelo in palcoscenico | pag. 87
di Vico Faggi
Una biografia di Curzia Ferrari
Gorkij, genio e sregolatezza poeta della Rivoluzione | pag. 87
di G Chiarelli
La società teatrale
Il sindacato si mobilita
Gli attori alla Rai-Tv: no alla fiction americana | pag. 88
Testi
Uomo in mare | pag. 90
Commedia in due tempi. Disegni di Guido de Bonis.
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Autopresentazione (in forma di confessione)
Un giorno, con una barca… | pag. 94
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L’automa di Salisburgo | pag. 103
di Ugo Ronfani
Concerto mozartiano per attrice e orchestra. Disegni originali di Franco Mürer
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In copertina
Allegoria del Teatro di Orfeo Tamburi. Courtesy Prospettive d’Arte. | pag. 999
di N. N.
Disegnatore
Numero 1 di gennaio-marzo 1992