Sommario: Numero 1 di gennaio-marzo 1993
Numero 1 di gennaio-marzo 1993
Editoriale
Lettera al ministro dello spettacolo | pag. 5
di Hystrio
La società teatrale
Lo Stabile più importante d’Italia nella tempesta
Piccolo Story | pag. 7
Lo scandalo edilizio della nuova sede e l’inchiesta sull’uso dei fondi della Cee hanno gettato il teatro di via Rovello in una crisi che ha anche altri risvolti e rispecchia il malessere della scena pubblica – Lo sdegno di Strehler, il suo appello alla “resistenza culturale”, le sue “dimissioni dall’Italia” e la decisione di ritirarsi in “esilio” a Lugano – Una reggenza accanto alla segretaria dimissionaria Vinchi – L’architetto Zanuso sollevato dall’incarico – Solidarietà verso il regista ma anche reazioni contrastanti – Mentre il sindaco di Milano cerca una soluzione l’ex-contabile dello Stabile si dichiara unico responsabile per l’amministrazione dei fondi della Comunità.
Annunciata la pubblicazione di un libro bianco
I teatri Stabili in crisi d’identità | pag. 14
Più di 80 produzioni, 50 testi italiani, oltre 2.100 recite e 22 tournée all’estero; ma le cifre non nascondono i problemi – L’Unat per un rilancio del settore pubblico – La relazione di Franco Ruggieri e i pareri dei direttori – Ivo Chiesa: “Via i mercanti dal tempio” – Ronconi: “Ripensare la formula degli abbonamenti” – Carriglio: “Dobbiamo ritrovare la progettualità artistica”.
Inchiesta
Critici di teatro oggi: imputati e vittime
Critica drammatica: crisi, come uscirne | pag. 16
di Hystrio
Critico di teatro: se ci sei batti un colpo | pag. 17
di N. N.
Ripubblichiamo il questionario spedito per impostare la nostra inchiesta sullo stato della Critica drammatica in Italia. Lo facciamo al duplice scopo di favorire la comprensione delle risposte che figurano in questo numero di Hystrio e di dare anche ad altri la possibilità di partecipare, rispondendo, all’inchiesta. Gli interventi pubblicati su questo numero sono (in ordine alfabetico) di: Guido Almansi (Panorama), Giovanni Antonucci (Il Tempo), Fabrizio Caleffi, drammaturgo; Giovanni Calendoli, docente drammaturgo; Ghigo De Chiara, drammaturgo, critico; Maura Del Serra, docente, scrittrice; Vico Faggi, scrittore, critico; Siro Ferrone, docente drammaturgo; Gilberto Finzi, scrittore; Gastone Geron (Il Giornale); Enrico Groppali, drammaturgo, saggista; Paolo Lucchesini (La Nazione); Mario Moretti, drammaturgo; Enzo Moscato, drammaturgo, attore; Carlo Maria Pensa (Famiglia Cristiana); Giovanni Raboni (Corriere della Sera); Renzo Rosso, scrittore; Manlio Santanelli, drammaturgo; Sergio Surchi (Il popolo) Numerosi altri interventi sul prossimo numero. Ecco intanto il questionario base dell’inchiesta. 1- Crisi (o malessere) della Critica drammatica: è una realtà o un discorso alla moda? 2- Secondo una recente inchiesta (Makno), soltanto il 12% degli spettatori è influenzato dalla Critica. Considerazioni, ragioni di questa perdita di audience. 3- Esiste oppure no un “ arsenale critico” comune (regole deontologiche comprese) a prescindere da posizioni ideologiche, estetiche, politiche? 4- Rapporti del critico con il sistema teatrale, con gli organi di informazione e con il lettore: osservazioni, rilievi e proposte, il più possibile desunti da personali esperienze. 5- Sembra tuttora logica, e auspicabile, la distinzione fra la Critica cosidetta “tradizionale” e la Nuova Critica, ad essa contrapposta? 6- Quali sono, a vostro parere, le condizioni di lavoro del critico, oggi, in rapporto con la società teatrale, il governo del teatro, i giornali, i periodici, i nuovi media ? 7- )Domanda collegata alla precedente: l’invito in passato rivolto al critico affinché “si sporcasse le mani ” (ossia accettasse di farsi coinvlgere a vari titoli nel lavoro teatrale) conserva la sua attualità? O è preferibile un “distacco” a tutela dell’autonomia di giudizio? In particolare: personali esperienze di coinvolgimento, e motivazioni (consulenze, direzioni artistiche, attività promozionali, etc.) 8- Le direzioni dei giornali, i servizi degli spettacoli, l’Ordine dei giornalisti, la Federazione della stampa italiana, la Federazione editori sembrano coscienti del ruolo formativo della critica? Proposte al riguardo, anche in termini di definizione professionale/contrattuale del ruolo. 9- Considerazioni sugli spazi di intervento. La Critica teatrale, oggi, è una poltrona in platea o ha un dovere di presenza e di intervento in tutti i “luoghi” nei quali “si fa teatro”: festival, scene universitarie, laboratori teatrali, video, radio? 10- Critica drammatica e docenza universitaria: i ruoli sono chiari? I rapporti soddisfacenti? 11- Stato dei rapporti associativi di categoria: valutazioni, suggerimenti. Quale il ruolo oggi, dell’Associazione nazionale Critici drammatici? Come qualificarlo in concreto? 12- Segnalazione eventuale di “casi” indicativi dello stato della Critica drammatica.
Goldoni’93
Commemorato alla Sorbona insieme a Rossini
Un italiano a Parigi chiamato Carlo Goldoni | pag. 26
Studiosi dei due Paesi hanno evocato i trent’anni di vita trascorsi in Francia dal Venezian fuggiasco – L’autobiografia ad uso dei posteri tratteggiata nei Mémoires fra nostalgia, crisi di identità e desiderio di integrazione.
Ingresso alla grande di Goldoni alla Comédie Française
Fra Marivaux e Cechov la Serva amorosa di Lassalle | pag. 28
di Ugo Ronfani
Venti di novità sulla scena ottocentesca
Come cambiò il teatro con la riforma goldoniana | pag. 30
Comincia lo studio critico del testo, gli attori si specializzano nelle parti serie e in scena si rimuginano battute rubate al repertorio del Veneziano.
Il regista alla prova degli Innamorati
Garella fa incontrare Goldoni e Pirandello | pag. 32
L’allestimento, interprete Patrizia Zappa Mulas, sarà costruito intorno alla finzione del teatro nel teatro – La prima in marzo al Testoni di Bologna, poi i grandi classici tedeschi per lo Stabile di Trieste: Lessing, Schiller, Hebbel.
Teatromondo
La rassegna Intercity alla quinta edizione
Montreal a Sesto Fiorentino | pag. 35
Poco convincenti La Société de Métis di Chaurette e Being at home with Claude di Dubois, interessante invece Les aiguilles et l’opium, un vero gioiello multimediale di Lapage – Krypton e Laboratorio Nove per l’Italia.
Versione teatrale a Parigi di conversazione in Sicilia
Vittorini sui Campi Elisi | pag. 37
di Ugo Ronfani
L’adattamento francese e la regia sono di Daniel Zerki, l’interpretazione di Robin Renucci e Reine Courtois – Efficace la drammatizzazione ma nordica l’atmosfera – La memoria dello scrittore più viva in Francia che in Italia.
Contrastato esordio teatrale di Lévy a Parigi
Il giudizio universale secondo Bernard-Henri | pag. 38
di Ugo Ronfani
Con l’aiuto di Lenin e Althusser, Sartre, Aron e altri maîtres à penser il neodrammaturgo, già noto come saggista e romanziere, ha messo in scena gli enigmi del secolo – Riproponendo il Teatro delle Idee del Dopoguerra.
Tra Shakespeare e Osborne la stagione londinese
Ricordano con rabbia trentasette anni dopo | pag. 40
di Maggie Rose
Dèja vu è una riscrittura aggiornata della celebre commedia – Alan Rickman è un nuovo Amleto in un applaudito allestimento del georgiano Sturua.
Riflessioni su un film shakespeariano di Reinhardt
Dalla commedia dell’arte al teatro elisabettiano | pag. 41
Il mezzo cinematografico evidenzia lo scarto fra il testo scritto e l’interpretazione registica che ripropone l’eterna questione fra traslatore e interprete.
I maestri
Opportuno convegno di aggiornamento a Roma
Quel poco che sappiamo dell’enigma Strindberg | pag. 42
Gli interventi incrociati di Josephson e Missiroli, Rangstrom e Lavia, Pagliaro e Alonge hanno permesso di misurare le distanze che separano la lettura ironica che del drammaturgo fanno gli svedesi da quella “sopra il rigo” degli italiani – Testimonianze di attori e un vecchio film da Il padre.
Scene immateriali
I media e la percezione della realtà
L’influsso dell’elettronica sulle nuove estetiche | pag. 45
Laboratorio
Il commissario della Piovra recita Schnitzler
Mezzogiorno: fatiche e onore del lavoro di palcoscenico | pag. 46
La passione teatrale l’ha portato a interpretare Scena madre con la moglie, Cecilia Sacchi – “Cinema e tv sono il fast food, il teatro è la buona cucina”.
La festa
Montegrotto – via alla 5ª edizione
Il Premio alla Vocazione 1993 | pag. 47
di N. N.
La parola ai premiati del 1992 | pag. 48
di N. N.
Mentre il Comitato per i festeggiamenti di Montegrotto Terme prepara, insieme alla rivista Hystrio, la nuova edizione della Festa del Teatro ( il programma sul prossimo numero), intendiamo pubblicare alcune dichiarazioni che, sulla manifestazione del ’92, hanno rilasciato i premiati: Gigi Proietti, premio all’attore; Maurizio Costanzo, premio Videoteatro; Franco Monteleone, premio per la Radiofonia, e Nicola Mangini, premio per la Saggistica.
Humour
Foyer | pag. 49
Intervista
A colloquio con Erica Blanc, Porzia nel Mercante di Venezia
Degli occhi d’acqua in un corpo di roccia | pag. 50
Compagna di Alberto Lionello da quattordici anni, l’attrice ha raggiunto una solida maturità artistica – Da fotomodella a pin up cinematografica, da moglie a madre: una donna forte, sicura di sé e, ciò che più conta, ottimista.
Il premio Duse a un’attrice ronconiana
Franca Nuti: come il personaggio mi vuole | pag. 54
“Di solito sono io a scegliere i ruoli. Mi considero una gregaria, non una condottiera ” – Emulazione artistica, senza rivalità, con il marito Giancarlo Dettori – Gli incontri determinanti con Trionfo e Ronconi – La metamorfosi della poesia dalla pagina all’attore, per comunicare col mondo.
Danza
Continua la depressione della danza italiana
In cerca di un nuovo Diaghilev nell’autunno dello scontento | pag. 56
Scarseggiano i mezzi ma anche la fantasia e gli impresari puntano su facili operazioni commerciali di evasione – Due esempi sintomatici: il Ballet Teatro Español di Rafael Aguilar e la David Parsons Dance Company.
Exit
L’improvvisa scomparsa del grande coreografo
Addio a Kenneth MacMillan ultimo sir del Royal Ballet | pag. 57
Laboratorio
Il convento-laboratorio di Villeneuve-Lez-Avignon
Un rifugio per artisti nella terra del Petrarca | pag. 58
Il direttore della Chartreuse ci spiega come funziona questo Centro delle scritture dello Spettacolo aperto ai giovani drammaturghi e musicisti – Marco Di Bari e Manfridi fra gli ospiti – La presenza di Grotowsky, Brook, Nono.
Cronache
Lettera romana
Il teatro in dialetto: una miniera abbandonata | pag. 60
Teatropoesia
La recensione in versi: Testori
Maria Brasca, povera tigre operaia di cortile | pag. 61
Cronache
Il XXIX incontro di Agrigento
Fervore e novità alle giornate Pirandello | pag. 62
Virtù (e limiti) della Borsa dello Spettacolo | pag. 63
di Livia Grossi
Laboratorio
Tematiche etniche alla rassegna Divina
Dall’Africa all’Uruguay voci di donne in esilio | pag. 66
La società teatrale
A colloquio con il direttore della Civica di Milano
Finalmente una nuova sede per la scuola Paolo Grassi | pag. 67
Museo Grevin
Una bella biografia sul mistero Bernhardt
Il vulcano Sarah | pag. 92
di Ugo Ronfani
La prima Divina dei tempi moderni fu una personalità istrionica, una donna appassionata capace di slanci generosi, di furori e di tenerezze – Attraversò più volte l’Atlantico, si spinse in Russia, fu milionaria e indebitata fino al collo, osò interpretare in età matura Amleto e L’Aiglon di Rostand.
Biblioteca
Il capitano Achab sui mari della letteratura
Anche la parola è in crisi: parola di Vittorio Gassman | pag. 94
di Ugo Ronfani
Un vero scrittore? La risposta è sì: al suo quinto libro, che raggruppa nove racconti di fiction sull’unico tema dell’usura del linguaggio, l’attore dimostra di avere le carte in regola per riconvertirsi nella scrittura – Ma l’augurio è che la sua “operosa vecchiaia ” sia vissuta, ancora, sul palcoscenico.
L’attore spiega com’è nato mal di parola
Difendo il linguaggio oltraggiato e mi astengo dalle basse polemiche | pag. 95
di U.R
Un saggio di Abirached utile anche a noi
Il teatro francese del decennio fra questuanti, bigotti e tecnocrati. | pag. 96
di Siro Ferrone
Una raccolta di saggi di Ugo Ronfani
Giornale di bordo di un critico che spera nel buongoverno teatrale | pag. 97
Manuale per la sopravvivenza a teatro
Moscati, Gianburrasca fra maschere e coturni | pag. 98
di Ugo Ronfani
Un libro ironico e salutare che striglia la società teatrale
Tra storia e aneddotica il Plauto di Aulo Gellio | pag. 100
di Vico Faggi
Laboratorio
L’autore: un raccoglitore di parole
La scrittura teatrale: il lungo percorso | pag. 101
Exit
Per ricordare Rudolf Nureyev
Tartaro volante, addio | pag. 102
L’addio del Piccolo a Ettore Gaipa | pag. 102
Arrivati in Pakistan i burattini italiani | pag. 102
I testi
Morte di un re | pag. 103
Exit
Analisi della commedia
Un enigma medioevale fra tradimenti e falsità | pag. 107
I testi
Mira | pag. 117
monologo
Presentazione dell’autore
Può una ragazza di carattere innamorarsi di suo padre? | pag. 119
Le smanie per la rivoluzione | pag. 122
di Siro Ferrone
commedia in due atti
La ghigliottina e la cioccolata | pag. 130
di Ugo Ronfani
In copertina
Luca Ronconi, ritratto per Hystrio da Vannetta Cavallotti | pag. 999
di N. N.
Disegnatore
Numero 1 di gennaio-marzo 1993