Sommario: Numero 1 di gennaio-marzo 2008

Numero 1 di gennaio-marzo 2008

La questione teatrale

Poveri ma belli, i nostri primi vent’anni | pag. 2

Vetrina

il Prologo

Napoli: prove tecniche di un festival nazionale | pag. 4

Napoli/2: la mostra

Wilson: un battito di ciglia e il ritratto prende vita | pag. 5

Milano

Tutto esaurito per la Festa del Teatro | pag. 6

Foyer

humour

Iceberg! Iceberg! | pag. 7

La Sv è cortesemente invitata alla manifestazione globale “Facciamogli la festa!”. RSVP

Vetrina

Milano Bologna Palermo

Grande teatro con i minori in carcere | pag. 8

Tre gruppi teatrali presentano tre versioni del Re Lear in altrettanti istituti penali minorili, alla ricerca di un’eredità spezzettata, contrastata, e di una paternità, di un’autorità che rinuncia ai suoi doveri – Beppe Scutellà a Milano, Paolo Billi a Bologna, Claudio Collovà a Palermo mostrano i frutti di un lavoro lungo e difficile con il disagio più radicale dell’adolescenza

Roma

Detenuti in scena all’Eliseo | pag. 9

Parigi

Cinquant’anni e non sentirli buon compleanno Cantatrice! | pag. 10

Ha compiuto il giro di boa del mezzo secolo, al mitico Théâtre de la Huchette, il capolavoro di Ionesco: 16.000 a oggi le repliche e un successo che non accenna a tramontare, con i suoi paradossali non-sense che ben descrivono il vuoto esistenziale e la crisi d’identità di una borghesia al culmine di un ottuso conformismo

Catania

Tiro al bersaglio su un’improbabile umanità | pag. 11

Recensione dello spettacolo La cantatrice calva, di Eugène Ionesco. Regia di Gianni Salvo. Produzione Piccolo Teatro di Catania.

Milano

I capelli della cantatrice calva | pag. 11

Recensione dello spettacolo La cantatrice calva, di Eugène Ionesco. Traduzione, ideazione e regia di Marina Spreafico. produzione Teatro Arsenale di Milano.

Speciale sicilia

Palermo, madre e matrigna | pag. 12

di Speciali sul teatro nelle diverse regioni d’Italia. Partiamo dal capoluogo, Palermo, con il suo vitale e problematico mix di disagio sociale e fermento creativo, teatri di tradizione (dal Biondo ai pupi di Cuticchio) e centri sociali, dove sono nati i talenti più interessanti di questi ultimi anni, Emma Dante e Davide Enia in testa. L’indagine prosegue poi con Catania e Messina, mentre nel resto della regione, a parte le rassegne estive, il teatro sembra essere completamente assente

via Bara all’Olivella

Un museo in movimento per i pupi di Cuticchio | pag. 13

anniversari

I 40 anni di Teatro Libero: una finestra sulla scena internazionale | pag. 14

Palermo Teatro Festival

Alla scoperta del Nuovo Montevergini con i magnifici 10 di ScenarioSiciliano | pag. 15

Catania, città di teatro e pietre nere | pag. 16

Di antica tradizione teatrale, la città etnea, nell’ultimo secolo, ha nel Teatro Massimo Bellini per la lirica e nel Teatro Stabile per la prosa due prestigiosi punti di riferimento culturale. Quest’ultimo, che compie cinquant’anni, sta attraversando un periodo burrascoso, segnato dalla improvvisa e poco chiara estromissione di Lamberto Pugelli, recentemente nominato direttore artistico. Tra gli altri spazi teatrali cittadini spiccano il Piccolo Teatro di Gianni Salvo, il Teatro del Canovaccio di Piero Sammataro e il Centro Zo- Culture Contemporanee

L’amarezza di Puggelli: «resistere ai soprusi è un dovere» | pag. 17

Riceviamo e pubblichiamo un ampio stralcio della lettera diffusa pubblicamente da Lamberto Puggelli a seguito dell’improvvisa revoca del suo mandato di Direttore del Teatro Stabile di Catania

Centro Zo- Culture Contemporanee

Teatro e tecnologia di scena a Cultania | pag. 18

Una terra di festival ostaggi della politica | pag. 19

Messina: teatri chiusi e talenti in fuga | pag. 20

Pur avendo dato i natali ad artisti conosciuti a livello nazionale (Spiro Scimone, Ninni Bruschetta, Walter Manfrè, Massimo Piparo…), la città sullo Stretto soffre di una situazione di impasse politica che si riflette drammaticamente sulla sua vita teatrale: molte sale hanno chiuso, i nomi più significativi sono emigrati altrove e il Teatro Vittorio Emanuele vede un tormentato turn-over di direttori artistici

drammaturgie

Da una costa all’altra una parola intinta nelle cose | pag. 22

Ricchissima di autori teatrali è la Sicilia, da Catania a Palermo, passando per Messina – Sulle orme di maestri come Perriera, Cuticchio, Scaldati, Scimone (e Camilleri) si affacciano nuove generazioni di artisti come Emma Dante, Davide Enia, Tino Caspanello e molti altri, che legano strettamente scrittura e scena

Exit

Addio Béjart: nel silenzio, la danza | pag. 25

Dossier

La danza della nuova Europa | pag. 26

Terza puntata dei dossier dedicati al teatro della nuova Europa: stavolta è di scena la danza, territorio che nell’ultimo ventennio si è dimostrato particolarmente fertile, ricco di stimoli capaci di influenzare tutte le arti performative – A disposizione del lettore una cartografia per orientarsi tra coreografi già affermati e giovani emergenti, ma anche tra politiche culturali e sistemi produttivi assai diversi da un paese all’altro – Ne emerge un panorama composito e ricco di talenti, in cui si afferma sempre di più una koinè linguistica che ha il suo comun denominatore nell’irriducibilità del corpo ai dispositivi logici correnti

Portogallo/1

Per un corpo che pensa | pag. 28

In un paese uscito dalla dittatura solo negli anni Settanta, anche la nuova danza – emersa nel decennio successivo – ha fatto proprio il desiderio di liberazione dalle regole imposte e di ricerca di una dimensione personale del gesto, in cui artista e spettatore possano condividere uno sguardo comune e un comune coraggio di fronte all’oggetto artistico e alla sua fruizione

Márcia Lança

L’invenzione di un mondo di carta | pag. 30

Recensione dello spettacolo Dos joelhos para baixo, creazione e regia e disegni di Márcia Lança. Produzione Espaço do Tempo, Montemor-o-Novo and Atelier Re.al, Lisbona.

Portogallo/2

Uno sguardo dal ponte: da Lisbona a Beirut | pag. 31

Mark Deputter, direttore del festival alkantara e presidente del network Danse Bassin Méditerranée, racconta tendenze, criticità e prospettive della giovane danza europea vista da Occidente

Spagna

Correnti sotterranee in costante movimento | pag. 34

In un panorama segnato da politiche culturali neoliberiste, i segnali della nuova danza spagnola passano attraverso spazi e contesti sotterranei in cui si mette in discussione il dispositivo teatrale

Erna Omarsdottir tra eros e infanzia | pag. 36

Visionaria e irriverente, la giovane coreografa islandese indaga la figura femminile come identità multipla, azzardo e istinto, atto precritico che sviscera immagini e stati aldilà della ragione, in un legame continuo con l’infanzia

Regno Unito

La musica del gesto: una questione matematica | pag. 38

Jonahatan Burrows e Matteo Fargion – coreografo inglese il primo, musicista italiano il secondo – si sono affermati sulla scena internazionale con tre duetti in bilico tra humour e non-sense, aristocratico distacco e ironico understatement – La loro danza, algida e divertente allo stesso tempo, è la punta di diamante della nuova scena britannica

Francia

Les nouvelle danses: artisti e luoghi | pag. 40

Negli ultimi due decenni la scena francese ha dato vita a un vero ambiente di scambio creativo nell’ambito della danza, grazie alle ricerche degli artisti, a nuovi contesti di elaborazione critica e a un sistema fluttuante di spazi di creazione e di rappresentazione

Belgio

In paradiso non si balla sulle punte | pag. 44

Grazie agli aiuti governativi, alla pluralità delle strutture di sostegno e produzione, e al clima artistico effervescente, il Belgio sembra essere il paradiso della danza contemporanea – La realtà del settore rivela però un’altissima competitività, un ricambio molto veloce e la difficoltà a ottenere riconoscimenti a lungo termine

Italia/1

Fratelli maggiori: gli anni ’80 e gli esordi della prima generazione | pag. 50

Come e quando nasce la nuova danza italiana? Tra modelli provenienti dal nuovo teatro (Grotowski, il Living Theatre e l’Odin Teatret) e l’influenza di alcune grandi signore della danza (da Pina Bausch a Carolyn Carlson) si sviluppa un panorama fertilmente indisciplinato che aprirà la strada a nuove generazioni di coreografi

Italia/2

Fratelli minori: i nuovi coreografi | pag. 53

Dai primi anni ’90 a oggi si sono affacciate sulla scena della danza italiana tre diverse generazioni: molteplici talenti (seguiti da un pubblico in crescita) che, in assenza di un adeguato sistema produttivo e distributivo, sfornano senza sosta nuovi assoli rischiando di bruciarsi nel giro di pochi anni

Italia/3

Gli esuli e la fine del made in Italy | pag. 54

La fuga di cervelli non riguarda solo la ricerca scientifica, anche tra i coreografi italiani c’è chi, piuttosto che rimanere a lottare contro i mulini a vento, preferisce emigrare all’estero in cerca di opportunità che la patria non offre: nasce così una koinè europea della danza

Ferrara

Giovani fuoristrada in cerca di occasioni | pag. 55

Ungheria

Ma la danza di che sesso è? | pag. 57

Eszter Salamon, formatasi all’Accademia di Budapest, traccia un personalissimo itinerario sull’identità attraverso un movimento che tende a farsi invisibile – Una danza che coniuga astrazione e politica, reinventando la realtà attraverso la lente deformante di un linguaggio coreografico in cui si mescolano immaginari mitologici e rigore scientifico

Teatrodanza

Ferrara

Il mistero comune dei corpi | pag. 58

Sasha Waltz, Saburo Teshigawara, Virgilio Sieni, Alain Platel, Wim Vandekeybus, Vera Mantero e Caterina Sagna hanno inaugurato la ricca stagione ferrarese dedicata alla danza contemporanea, tra striptease e apparizioni fiabesche, iconografia del dolore e giocosa immaterialità

Teatromondo

Londra

Al National theatre, una sera qualunque | pag. 60

Un pubblico numeroso e composito affolla i grandi, accoglienti spazi del National Theatre – Nelle varie sale possiamo trovare spettacoli diversi, classici rivisitati o testi di autori contemporanei che parlano di noi, oggi, come Chatroom di Enda Walsh o Citizenship di Mark Ravenhill, nell’ambito di “Connections”, un programma per le giovani generazioni

classici al National Theatre

Troia, una catastrofe del futuro | pag. 61

Recensione dello spettacolo The woman of Troy, di Euripide. Traduzione e adattamento di Don Taylor. Regia di Katie Mitchell. Produzione National Theatre, londra

Royal Court

Una surreale epidemia di conformismo | pag. 62

Recensione dello spettacolo Rhinoceros, di Eugène Ionesco. Traduzione di Martin Crimp. Regia di Dominic Cooke. Produzione Royal Court, Londra.

Germania

Italiani a Berlino | pag. 63

Si è chiuso nella capitale tedesca il festival “Teatro Theater”, organizzato dall’Eti e dall’Istituto italiano di cultura, non solo una vetrina del nostro miglior teatro, ma un palcoscenico per sviluppare nuove collaborazioni

da Parigi

Quella musica di libertà | pag. 64

Riapre la vecchia sala dell’Odéon, esubito si respira una nuova aria,  fresca – Lo dirige Oliver Py, scrittore,  regista, attore, che subito organizzauna grande festa del teatro epresenta un cartellone pieno divoci europee, riprendendo per l’inaugurazione Illusion comiques, un suo spettacolo  emblematico e di grande successo, e ospitando Krum, di Hanokh Levin, regia di Krzysztof Warlikowski.

Barcellona/Madrid

Belbel, Rigola, Goebbels: dalla storia all’atmosfera | pag. 66

Inizia alla grande la stagione di Barcellona, con una nuova opera di Sergi Belbel e con 2666 con la regia Alex Rigola, oltre il teatro postdrammatico per un nuovo rapporto con il testo – E al Festival de Otoño di Madrid Heiner Goebbels rappresenta una scena che vuole coinvolgere completamente lo spettatore

Sala Beckett

Una macchina contro la solitudine | pag. 67

Recensione dello spettacolo La màquina de parlar, drammaturgia e regia di Victoria Szpunberg. Produzione Teatre Obligatori, Festival Lola – Trama Teatre, Sala Beckett, Barcellona.

Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann | pag. 68

Un libro del 1999 dello studioso tedesco, ancora non tradotto in Italia ma ormai famoso in tutta Europa, registra e analizza le trasformazioni dell’arte scenica dopo le rivoluzioni degli anni Sessanta e Settanta – Lo presentiamo con un’intervista all’autore

Teatro di figura

Torino/Milano

I confini infiniti del Teatro di Figura | pag. 70

Nel capoluogo piemontese si è conclusa la 14a edizione della rassegna internazionale Incanti, organizzata dalla compagnia Controluce Teatro d’Ombre, mentre a Milano è ancora in corso la prima edizione di IF-festival internazionale teatro di Immagine e Figura, organizzato dal Teatro del Buratto.

Compagnia dei Colla

Marionette e anniversari, Garibaldi si fa in otto | pag. 71

Recensione dello spettacolo Garibaldi, l’eroe dei due mondi, di Carlo II Colla ed Eugenio Monti Colla. Regia di Eugenio Monti Colla. Produzione Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli, Milano.

Biblioteca

Le novità editoriali | pag. 72

Critiche

Focus su Utefest a Torino; Goldoni/Servillo, Beckett/Brook, Festival Vie a Modena, Cechov/Castri, Gomorra in scena e tutte le recensioni della prima parte della stagione. | pag. 76

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Testi

Dux in scatola. Autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito di Daniele Timpano | pag. 106

Spettacolo finalista al Premio Scenario 2005
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Nati ieri

i protagonisti della giovane scena/31

Cosentino e Timpano: oltre il teatro di narrazione | pag. 113

Negli ultimi anni, alcuni giovani performer, come Andrea Cosentino e Daniele Timpano, hanno individuato nuove poetiche sceniche, in cui il tradizionale teatro di narrazione si arricchisce di una sintassi fisico-corporea fatta di gestualità stilizzata, raffigurazioni allusive e intenti parodici. Si possono definire meta-narratori, capaci di dare vita a monologhi polifonici, che sembrano rifiutare qualsiasi forma di engagement a vantaggio di uno stile interpretativo stralunato e clownesco

La società teatrale

Notiziario

Tutta l’attualità nel mondo teatrale, corsi e premi dall’Italia e dall’estero. | pag. 116

In copertina

Senza sosta, illustrazione di Georgia Galanti | pag. 999

Nel prossimo numero

Anticipazioni di Hystrio 2/2008 | pag. 999

Il dossier su” teatro e arti contemporanee”; speciale Puglia, Calabria e Basilicata; le nuove generazioni del teatro di narrazione; teatro e salute mentale a 30 anni dalla legge Basaglia; le recensioni della seconda parte della stagione e molto altro…
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