Sommario: Numero 2 di aprile-giugno 2006
Numero 2 di aprile-giugno 2006
riVetrina
intervista a César Brie
L’impegno per la bellezza | pag. 2
Torna in Italia fino a maggio con due nuovi spettacoli il Teatro de Los Andes diretto da César Brie – Il regista argentino racconta il senso politico del suo lavoro, le trasformazioni che sta vivendo la Bolivia dopo la vittoria del fronte popolare, la ricerca della bellezza annidata nelle storie più intime, i progetti di un lavoro che cerca di coniugare sguardo sulla realtà e poesia
X Edizione del Premio Europa a Torino
Battagliero Pinter | pag. 6
La questione teatrale
Ragioni del ritorno a Brecht e del Premio Nobel a Pinter | pag. 8
di Ugo Ronfani
Oggi si cerca in B.B. non più il didatta di una rivoluzione che ha fallito ma il libertario indocile che sapeva scavalcare l’ideologia con un nuovo umanesimo, come voleva Strehler – E nel passaggio di Pinter dal teatro del malessere e della incomunicabilità alla denuncia degli orrori del potere scopriamo una segreta continuità
Retroscena
speciale elezioni 2006
Il Teatro troverà un buon partito? | pag. 12
a cura di Anna Chiara Altieri, Mimma Gallina
Lo spettacolo nella campagna elettorale: Hystrio, in collaborazione con www.ateatro.it, illustra, attraverso documenti e interviste, le proposte politiche degli opposti schieramenti e dei singoli partiti che li compongono. Per capire quale sarà il futuro della nostra scena
Premio Hystrio
Bando di concorso
Premio Hystrio alla vocazione per giovani attori | pag. 18
di N. N.
Il Premio alla Vocazione per giovani attori, giunto con crescente successo alla ottava edizione, si svolgerà il 15-16-17 giugno 2006 a Milano. Il Premio è destinato a giovani attori entro i 30 anni, allievi o diplomati presso scuole di teatro ma anche autodidatti, che dovranno affrontare un’audizione di fronte a una giuria altamente qualificata composta da direttori di Teatri Stabili, pubblici e privati, e registi. Il Premio consiste in due borse di studio da euro 1500 ciascuna per i vincitori del concorso (una per la sezione maschile e una per quella femminile). Anche quest’anno il concorso avverrà in due fasi: una pre-selezione riservata a giovani aspiranti attori autodidatti o comunque sprovvisti di diploma di una scuola istituzionale di recitazione (25-26 maggio); e una selezione finale (15-16-17 giugno) per chi frequenta o si è diplomato in accademie o scuole istituzionali e per chi ha versato i contributi Enpals per almeno tre anni consecutivi.
Teatromondo
lettera da Barcellona
Una tradizione fondata sui giovani | pag. 20
È effervescente la scena di una città come Barcellona, capace di difendere la propria identità guardando oltre i propri confini – Grandi teatri come il Teatre Nacional de Catalunya, il Teatre Romea e il Teatre Llure puntano sulle ultime generazioni; le sale alternative sono laboratori della nuova regia e della nuova drammaturgia, con uno sguardo attento anche alle esperienze straniere. Le recensioni: Santa Joana dels Escorxadors di Brecht e diretta da Alex Rigola, El verì del teatre di Rodolf Sirera, En un lugar de Manhattan di Albert Boadella, La dona manca o Barbie-superstar di Sol Picò e Metamorfosi di Franz Kafka secondo la Fura dels Baus.
lettera da Madrid
Follia, solitudine, afonia di una scena contemporanea | pag. 26
Nella capitale spagnola il “Festival Escena Contemporanea”, quest’anno gemellato con la rassegna “¡Mira!”, ha raccolto nel mese di febbraio spettacoli ambientati in pregevoli spazi teatrali e in luoghi non convenzionali come aerei e sexy shop – Accanto a un ciclo dedicato a Heiner Müller e ad alcune rappresentazioni di forte impegno, delude la cospicua sezione dedicata a performance troppo autoreferenziali o intimiste. La Celestina di Fernando de Rojas secondo Robert Lepage.
Valencia Escena Oberta
Un giovane festival che invade la città | pag. 28
in scena a Londra
Storie di famiglia lavoro e seduzione | pag. 29
Un testo di memoria di Sam Shepard, una sala sperimentale trasformata in fabbrica di confezioni in lotta, un giovane cast alle prese con un classico di Schnitzler: notizie da due teatri della capitale inglese
lettera da Parigi
Addio caro vecchio melodramma …senza rancore | pag. 30
In scena nella capitale francese, due grandi saghe musicali si trasformano in spettacoli soprattutto di teatro: allo Châtelet Bob Wilson affronta il Ring des Nibelungen di Wagner con una regia tutta giocata sull’astrazione; all’Opéra Marthaler disegna un’edizione trash delle Nozze di Figaro, Haneke un cupo Don Giovanni e Chéreau un Così fan tutte che si interroga sui confini tra realtà e rappresentazione
agli Ateliers Berthier dell’Odéon
Michel Piccoli, roi di grande maniera | pag. 33
Roi Lear, di William Shakespeare. Drammaturgia di Dominique Muller. Prod. Odéon Théâtre de l’Europe, Parigi.
Pietroburgo
Nel fondo del teatro | pag. 34
Un affiatato gruppo di attori cresciuti alla scuola di un regista-pedagogo, che per vivere fa il medico al Pronto soccorso -Insieme da sette anni, provano quando possono e attorno al celebre testo di Gor’kij sono riusciti a montare uno spettacolo di grande energia e forza emotiva – E ora stanno affrontando Cechov
Dossier
Henrik Ibsen | pag. 38
a cura di Roberta Arcelloni
Nato a Skien il 20 marzo 1828 e morto cent’anni fa, il 23 maggio 1906, a Christiania, l’odierna Oslo, lo scrittore norvegese è considerato il padre del dramma moderno. Cantore critico della civiltà borghese ottocentesca, con lui il teatro si fa specchio critico della società, luogo deputato al dibattito delle grandi questioni della famiglia, del lavoro e della carriera. Il successo arriva nel 1879 con la storica “prima” a Copenhagen di Casa di bambola, testo che lo consacrerà paladino dei diritti della donna. Come scrisse Shaw: «la discussione conquistò l’Europa». Una discussione i cui echi, lo vedremo in queste pagine, non si sono ancora oggi spenti. Ma sono soprattutto le opere che lo hanno fatto accomunare a Freud, per i temi scottanti che andò a pescare nel fondo dell’uomo che si affacciava al ’900, a sollecitare da sempre attori e registi d’occidente e d’oriente a confrontarsi con lui
intervista a Roberto Alonge
L’inconscio: che dramma! | pag. 39
1972 Peer Gynt di Trionfo | pag. 41
di N. N.
Peer Gynt, traduzione di Anita Rho. Riduzione e regia di Aldo Trionfo. Scene e costumi di Emanuele Luzzati. Musiche di Edvard Grieg. Con Corrado Pani, Franca Nuti, Leda Negroni, Franco Branciaroli, Franco Mezzera, Cecilia Polizzi. Prod. Teatro Stabile di Torino.(da Angelo Maria Ripellino, Siate buffi!, Bulzoni 1989)
1977 L’anitra selvatica di Ronconi | pag. 42
di N. N.
L’anitra selvatica, traduzione di Marcella Rinaldi. Regia di Luca Ronconi. Scene di Gae Aulenti. Costumi di Vera Marzot. Con Claudio Gora, Omero Antonutti, Ferruccio De Ceresa, Eros Pagni, Lucilla Morlacchi, Giancarlo Dettori, Miriam Crotti. Prod. Teatro Stabile di Genova.(da Cesare Garboli, Un po’ prima del piombo, Garzanti 1998)
a colloquio con Franca Nuti
Quando ero la madre di Peer | pag. 43
primi interpreti italiani
Passioni nordiche e mattatori latini | pag. 44
I drammi di Ibsen debuttano sulle nostre scene in traduzioni e adattamenti piegati alle esigenze di attori e attrici di prima grandezza come Zacconi, Novelli, Ruggeri e la Duse – Il successo di pubblico e di critica è quasi sempre enorme, anche se non mancano polemiche e scandali
una recensione di Gobetti
Zacconi epilettico Osvaldo | pag. 46
di N. N.
In L’ordine Nuovo, anno I, n° 84, 25 marzo 1921; ora in Piero Gobetti, Scritti di critica teatrale, Torino, Einaudi, 1974
il libro
Francesca Simoncini, Rosmersholm di Ibsen per Eleonora Duse, Edizioni Ets, Pisa, 2005 | pag. 47
l’altro teatro
Ibsen dove non te l’aspetti | pag. 48
Studiare la fortuna del drammaturgo norvegese alla luce del lavoro del Living Theatre, di Jerzy Grotowski, di Eugenio Barba e di altri esponenti della riforma teatrale del secondo Novecento può dare imprevedibili risultati
quattro spettacoli
Una bambola che fa bang bang | pag. 52
Nora in un loft secondo Thomas Ostermeier, in una casa giocattolo con i Mabou Mines, in un’arena di scontro per Giuseppe Marini o nel cinematografico campo lunghissimo del Teatrino Clandestino: diversi modi contemporanei per raccontare il più famoso dei drammi di Ibsen
Teatrino Clandestino
Ibsen catturato in video | pag. 53
a cura di Massimo Marino
Come mai una compagnia nata dalla temperie sperimentale degli anni Novanta, tutta orientata alla ricerca sui linguaggi odierni, si rivolge a Ibsen? Ce lo racconta Pietro Babina, regista di Teatrino Clandestino, ricordandoci innanzitutto la loro formazione accademica, presso la Scuola dell’Antoniano di Bologna.
Groddeck anno 1910
Nora ovvero l’arte di mentire | pag. 55
di N. N.
Estratto da Georg Groddeck, Il teatro di Ibsen, Guida Editori 1985
la voce di alcune attrici italiane
Discutiamo di Casa di bambola. Che accade a Nora quando lascia il marito? | pag. 56
Anno 1917: Gramsci e Casa di bambola | pag. 57
di N. N.
Estratto da Antonio Gramsci, Pirandello, Ibsen e il teatro, Editori Riuniti 1992
Massimo Castri
Un regista d’età borghese | pag. 58
Drammaturgia
ritratti di drammaturghi italiani/6
Solo parole e ali incerte | pag. 60
La scrittura di Mariangela Gualtieri è inscindibile dagli spettacoli per cui nasce. Di formazione architetto, come Cesare Ronconi con cui ha dato vita nei primi anni Ottanta al Teatro Valdoca di Cesena, la sua è una poesia-drammaturgia che si fa naturalmente teatro. Da Antenata primo lavoro del gruppo romagnolo legato interamente ai suoi testi, a Ossicine, Fuoco centrale, Nei leoni e nei lupi degli anni Novanta, fino ai recital come NON. Splendore Rock in cui lei stessa recita i suoi versi, la sua inusitata arte delle parole evoca un mondo visionario e meraviglioso che si muove fra oscenità e grazia, bellezza e dolore, umano e animale
Nati ieri
i protagonisti della giovane scena/25
Lo specchio opaco del corpo | pag. 64
di Andrea Nanni
Ricognizione nella nuova danza italiana: i corpi ad alto voltaggio degli MK di Michele Di Stefano in scena alla Biennale 2006 e la danza intrisa di yoga di Francesca Proia, segnalata al Premio Scenario 2005, due percorsi che testimoniano la vitalità di una scena in movimento
Humour
Foyer | pag. 67
Exit
Benno Besson, allievo “ribelle” di Brecht | pag. 68
Renzo Giovampietro
Addio al re dei classici | pag. 69
Critiche
Tutte le recensioni della seconda parte della stagione teatrale | pag. 70
di N. N.
Progetto Domani a Torino – Erri De Luca sbarca in teatro – Pro & Contro: Alegría del Cirque du Soleil – Teatrino Giullare e Krypton: Beckett, uomini e pupazzi – Alcesti secondo Castri – Les Bonnes di Franca Valeri e Annamaria Guarnieri – Turturro/Orlando: Questi fantasmi! tra Napoli e New York – L’istruttoria: processo in morte di Pippo Fava.
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Danza
Anna Karenina a Reggio Emilia
D’amore si muore (anche sulle punte) | pag. 104
Barberio Corsetti a Torino
Il colore bianco naufraga nell’utopia | pag. 105
Biblioteca
Lo scaffale delle novità editoriali | pag. 106
a cura di Albarosa Camaldo
Testi
Silenzio di Laura Buffoni | pag. 108
di N. N.
Testo vincitore del Premio Riccione – Cgil 2005
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La posta di Hystrio
Gabbati dai Soldati – La parola al produttore
| pag. 119
di N. N.
La società teatrale
Tutta l’attualità nel mondo teatrale | pag. 122
a cura di Roberto Rizzente
In copertina
Scultura-ritratto di Ibsen di Libero Gozzini, fotografata da Francesco Berra | pag. 999
di N. N.
Hanno collaborato
| pag. 999
di N. N.
Paola Abenavoli, Roberto Alonge, Anna Chiara Altieri, Marco Andreoli, Valentina Bertolino, Laura Bevione, Simona Buonomano, Filippo Bruschi, Davide Carnevali, Fabrizio Caleffi, Laura Caretti, Francesca Ceccotti, Anna Ceravolo, Rudy De Cadaval, Lorenzo Donati, Loredana Faraci, Mimma Gallina, Gastone Geron, Gigi Giacobbe, Pierfrancesco Giannangeli, Delia Giubeli, Giuseppe Liotta, Stefania Maraucci, Fernando Marchiori, Antonella Melilli, Giuseppe Montemagno, Andrea Nanni, Dimitri Papanikas, Franco Perrelli, Gianni Poli, Valeria Ravera, Domenico Rigotti, Barbara Sinicco, Francesco Tei, Cristina Ventrucci, Nicola Viesti, Giusi Zippo.
Disegnatore
Numero 2 di aprile-giugno 2006