Sommario: Numero 2 di aprile-giugno 2007

Numero 2 di aprile-giugno 2007

Dossier

Il teatro della nuova Europa | pag. 2

a cura di Massimo Marino
A cinquant’anni dalla posa della prima pietra della ComunitàEuropea, avanza una nuova generazione di registi, che nonerano ancora nati al tempo dei Trattati di Roma – Iniziamo unviaggio nella creatività scenica del ventunesimo secolo analizzandola loro opera nel contesto dei sistemi teatralidell’Unione Europea, oggi allargata a ventisette membri -Il dossier continuerà, in successive puntate, con un’indagine sullanuova drammaturgia e sugli ultimi territori della danza

Portogallo

Piccola mappa teatrale dell’estremo occidente d’Europa | pag. 4

La scena indipendente nasce in Portogallo dopo la Rivoluzione dei Garofani del 1974 – Da allora si susseguono diverse generazioni della ricerca, di volta in volta più attente al testo o a incrociare i linguaggi della contemporaneità

Spagna

Bieito e Rigola enfants terribles a Barcellona | pag. 6

Calixto Bieito e Àlex Rigola hanno due destini paralleli: a trentacinque anni direttori iconoclasti di due teatri della capitale catalana, star internazionali, fondano le loro creazioni sullo shock, sul legame tra l’azione e la musica, sulla denuncia dei meccanismi del potere

Rigola

Nell’appartamento di Amleto | pag. 7

Recensione de European House (Pròleg d’un Hamlet sense paraules), creazione e regia di Àlex Rigola. Prod. Teatre Lliure e Temporada Alta, Barcellona.

Bieito

Il tramonto sessuale dell’Occidente | pag. 8

Recensione de Plataforma (Poema per sette voci e una Yamaha) da Michel Houellebecq. Prod. Teatre Romea, Barcellona – Comune di Viladecans (Spagna) – Festival Internazionale di Edimburgo.

Francia

La strategia dell’accompagnamento | pag. 9

Dal sistema dello spettacolo d’Oltralpe arrivano alcuni segnali importanti nella direzione di una nuova organizzazione del teatro, per sostenere in modo più efficace le esigenze creative degli artisti, per ascoltare il pubblico

Regno Unito

Non senso e con-senso per un intrattenimento forzato | pag. 12

Forced Entertainment, il gruppo inglese diretto da Tim Etchells, fa collidere immagini, parole e cose, sgretolando le convenzioni teatrali in sedute di domande che possono durate varie ore, in spettacoli che, giocando al confine tra realtà e finzione, ripercorrono i generi dello spettacolo o osservano da diversi punti di vista uno stesso avvenimento

sguardi d’oltreconfine/1

Fra San Gennaro e Don Abbondio | pag. 14

Pippo Delbono ha sviluppato un’avversione per gli snobismi culturali e la cultura omologata del nostro paese – In questa intervista, riflette sulla scena europea, sul “carattere” degli italiani e sulle possibilità che ha il nostro teatro di essere amato all’estero

Stratford Upon Avon

Nel regno di Shakespeare | pag. 15

recensione de Enrico V, da William Shakespeare. Regia di Pippo Delbono. Con Pippo Delbono, Pepe Robledo, Gustavo Giocosa e il coro degli studenti di Stratford Upon Avon. Prod. Compagnia Pippo Delbono, Pietra Ligure (GE).

Belgio

Oltre i confini, verso la complessità | pag. 16

Frie Leysen racconta l’esperienza anomala del Kunsten Festival des Arts di Bruxelles, alla ricerca di lingue e tradizioni teatrali diverse, anche di altri continenti – Al centro della sua programmazione ci sono stati sempre gli artisti, accompagnati in percorsi di ricerca e produzione pluriennali, e il pubblico, invitato a confrontarsi con il rischio della sperimentazione

Belgio

Contro la tirannia del regista | pag. 18

Tg Stan è una compagnia fiamminga che crede nel lavoro collettivo, nel polilinguismo, in un attore sempre presente e capace di non ripetersi – I suoi spettacoli nascono spesso a tappe, ospiti fissi del Théâtre Garonne di Toulouse, del Théâtre de la Bastille di Parigi e di altri centri di ricerca del continente

sguardi d’oltreconfine/2

L’epoca dello sguardo fragile | pag. 20

Romeo Castellucci racconta i fermenti dello spettacolo contemporaneo in Europa e in Italia dal suo particolare punto di osservazione di creatore di opere che girano tutto il mondo – Il regista, già direttore di un’innovativa edizione della Biennale Teatro, che nel 2008 sarà artista ospite al Festival di Avignone, ci parla della necessità di “catacombalità” e di spazio alla visione, per superare le strettoie della comunicazione

Germania

Spari, scimmie, cani | pag. 22

Alla Schaubühne l’irriverente teatro fisico di Thomas Ostermeier legge i nostri tempi neo-borghesi attraverso autori contemporanei e classici trasformati in provocatori compagni di strada

materiali

Il teatro all’epoca della sua accelerazione | pag. 23

sguardi d’oltreconfine/3

Antonio Latella un italiano a Berlino | pag. 24

Da qualche anno, il regista campano vive stabilmente a Berlino, da sempre crocevia imprescindibile, dove la tradizione si interseca con tutto ciò che di nuovo si muove sulla scena internazionale – Da questa postazione privilegiata gli abbiamo chiesto di tracciare qualche coordinata su forme, tendenze e peculiarità del teatro che vede transitare nella sua città d’azione e, più in generale, in Europa

Svizzera-Germania

Figure della globalizzazione | pag. 26

I Rimini Protokoll hanno costituto, per anni, un collettivo di artisti che metteva in scena fatti, persone, spaesamenti reali del nostro mondo dominato da un’economia mondiale e pervasiva – Stefan Kaegi, separatamente dal gruppo, è stato la sorpresa dell’ultima edizione del Festival di Avignone

organizzazioni

Nelle reti del teatro europeo | pag. 28

Recensiamo qui le principali reti artistiche e teatrali del continente, associazioni di lavoro, di scambio, strumenti di pressione sui governi e, soprattutto, sulle istituzioni comunitarie

Ungheria

La responsabilità del teatro | pag. 30

Árpád Schilling ci introduce nei problemi di una scena, quella ungherese, senza ricambio generazionale, suggerendo che l’avvenire del teatro della nuova Europa sta nella capacità di ascoltare le diversità – Il regista racconta anche l’originale metodo di composizione attuato per BLACKland, un ritratto teatrale dei nostri tempi

materiali/Lettonia

Il teatro è una scatola magica | pag. 32

Alvis Hermanis è sicuramente una delle voci più autorevoli della nuova regia europea: in Italia ha fatto sporadiche apparizioni con Long Life, Das Eis e By Gorky; nei festival europei è ormai una presenza costante; a fine marzo ha presentato a Zurigo l’ultimo spettacolo, Väter, e in aprile ha ricevuto il Premio Europa per il Teatro a Salonicco – In questa intervista, realizzata nel 2005 in occasione della coproduzione dello spettacolo Das Eis a Francoforte, ripercorre i nodi centrali della sua carriera e del suo modo di fare e intendere il lavoro teatrale

Humour

Borat | pag. 35

Studio culturale e culturista sul teatro a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan

Teatromondo

lettera da Londra

West End, dove svernano le star | pag. 36

Attrazione fatale, moda, capriccio: da alcuni anni recitare sui blasonati palcoscenici del West End è diventato per molte star hollywoodiane un must, con esiti altalenanti – Questa stagione è clamoroso il caso di Daniel Radcliffe, alias Harry Potter, nello scabroso Equus di Shaffer, mentre Kevin Spacey e Jessica Lange vanno sul classico, cimentandosi rispettivamente in pièce di O’Neill e Williams

Parigi

Les Éphémères: 29 frammenti di vite | pag. 38

Recensione de Les Éphémères, ideato e interpretato dalla compagnia del Théâtre du Soleil. Regia di Arianne Mnouchkine. Prod. Théâtre du Soleil- Cartoucherie, Vincennes (Parigi).

Pais a Roma

Dom João: a rotta di collo verso la dannazione | pag. 39

Recensione de Dom João ou le festin de Pierre, di Molière. Traduzione di Nuno Jùdice. Regia di Ricardo Pais. Prod. Teatro Nacional Sao Joao, Porto – Instituto Camoes Portugal – Ministerio Dos Negocios Estrangeiros.

Sogni e illusioni al London Mime Festival | pag. 39

Premio Hystrio

Il bando del concorso per l’edizione 2007 | pag. 40

La questione teatrale

Schnitzler o Pirandello? Un dibattito da affrontare | pag. 42

Mentre l’opera dell’agrigentino subisce un’eclissi su cui non si è indagato abbastanza, perché il teatro italiano è sempre meno interessato al dibattito culturale, la pubblicazione dei Diari e lettere dell’autore viennese, tradotti in Italia da Giuseppe Farese, ci restituisce la statura letteraria di colui che Freud considerò il suo “doppio” sulle scene

Exit

addio a Tieri

Aroldo, un Don Chisciotte che non sognava più | pag. 45

Giuliana Lojodice ricorda il compagno d’arte e di vita scomparso lo scorso dicembre – Un’intensa carriera al servizio di un modo di fare teatro, in cui oggi non si riconosceva, al punto da abbandonare polemicamente le scene nel 1999

Addii

L’uscita di scena di Maurizio Gueli e Gian Carlo Menotti | pag. 46

Genova

Emanuele Luzzati o l’infanzia del teatro | pag. 48

Drammaturgia

ritratti di drammaturghi italiani/10

Quattro passi negli enigmi del quotidiano | pag. 50

Pavese, classe 1954, Edoardo Erba si è fatto notare nel nostro panorama drammaturgico agli inizi degli anni ‘90 con Maratona di New York, a cui hanno fatto seguito numerose altre commedie, che parlano di noi (Buone notizie, Vizio di famiglia, Notte di Picasso), ma anche sconfinano nella Storia (Senza Hitler), accomunate da un piglio lieve e inquietante, da ironia mescolata ad ambiguità – Nella sua scrittura risuonano echi di Pinter e Kafka, ma soprattutto di Buzzati per quei guizzi di fantastico calati nel quotidiano con un linguaggio nitido e fluido, capace anche di impreziosirsi di divertenti mimetismi dialettali (Muratori), tecnici (Venditori) o cinquecenteschi (Margarita e il gallo)

ritratti di drammaturghi italiani/10

Quattro passi negli enigmi del quotidiano | pag. 50

Pavese, classe 1954, Edoardo Erba si è fatto notare nel nostro panorama drammaturgico agli inizi degli anni ‘90 con Maratona di New York, a cui hanno fatto seguito numerose altre commedie, che parlano di noi (Buone notizie, Vizio di famiglia, Notte di Picasso), ma anche sconfinano nella Storia (Senza Hitler), accomunate da un piglio lieve e inquietante, da ironia mescolata ad ambiguità – Nella sua scrittura risuonano echi di Pinter e Kafka, ma soprattutto di Buzzati per quei guizzi di fantastico calati nel quotidiano con un linguaggio nitido e fluido, capace anche di impreziosirsi di divertenti mimetismi dialettali (Muratori), tecnici (Venditori) o cinquecenteschi (Margarita e il gallo)

Nati ieri

i protagonisti della giovane scena/29

Corpi tragici nello spazio vuoto | pag. 54

Nati all’inizio del nuovo millennio, i due giovani gruppi hanno in comune una formazione interdisciplinare tra teatro, arti visive, architettura e musica – I romani Santasangre si rifanno ad Artaud, mescolando body art, video e tecnologia in un humus dark e post cyber punk, mentre i friulani Cosmesi si affidano a forme performative costrette nella precisione claustrofobica del dispositivo scenico

Teatroragazzi

Teatro Gioco Vita

La bottega delle ombre | pag. 57

La compagnia, che compie trentacinque anni, ha alle spalle una storia gloriosa, iniziata nel 1971 con il teatro d’animazione per le scuole e proseguita con un originale percorso capace di coniugare teatro d’attore e teatro d’ombre e di svariare dalle opere musicali (L’uccello di fuoco) ai miti (Gilgamesh, Odissea), passando per spettacoli originali (Pescetopococcodrillo), ispirati a racconti (Alice nel paese delle meraviglie) o a film (Miracolo a Milano) – Conosciuto all’estero e forte di collaborazioni con artisti e istituzioni prestigiose, il Tgv è stato riconosciuto nel 2001 Teatro Stabile d’Innovazione e attualmente gestisce a Piacenza ben tre sale teatrali

Critiche

La prima parte della stagione in oltre 90 recensioni. | pag. 60

Goldoni + Broch = Ronconi -Mariangela Melato one womanshow – Goebbels a Torino -Macbeth secondo Malosti -Paolini e i Miserabili – Hey Girl!della Socìetas Raffaello Sanzio -Sei donne per Paolo Poli – Pro &Contro: il Tartufo di Carlo Cecchi
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Goebbels

Raccontare la nostalgia a colpi di parole e note | pag. 70

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Biblioteca

scaffale

Le novità editoriali | pag. 94

Testi

Mòbil, commedia telefonico-digitale di Sergi Belbel. | pag. 98


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l’intervista

Mòbil, la drammaturgia al tempo del cellulare | pag. 112

Esponente di spicco della scena catalana contemporanea, Sergi Belbel, di cui il Piccolo Teatro di Milano ospiterà a maggio lo spettacolo tratto dal testo che pubblichiamo, ci parla della sua formazione e dei suoi modelli, del suo triplo ruolo di drammaturgo, regista e direttore del Teatre Nacional de Catalunya, della sua ricerca di un teatro che sappia rispecchiare la contemporaneità ma non rinunci a emozionare
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Società teatrale

Notiziario dall’Italia e dal mondo

Tutta l’attualità nel mondo teatrale – | pag. 117

Milano

Festival del Teatro d’Europa, fra tradizione e modernità | pag. 119

Hanno collaborato

Collaboratori a questo numero: | pag. 999

Fabio Acca, Carmelo Alberti, Marco Andreoli, Sergi Belbel, Laura Bevione, Patrizia Bologna, Silvia Bottiroli, Claudia Brunetto, Filippo Bruschi, Simona Buonomano, Pietro Buontempo, Fabrizio Caleffi, Roberto Canziani, Davide Carnevali, Stefano Casi, Anna Ceravolo, Lucia Cominoli, Linda Dalisi, Piersandra Di Matteo, Renzia D’Incà, Lorenzo Donati, Brigitte Fürle, Gastone Geron, Gigi Giacobbe, Pierfrancesco Giannangeli, Delia Giubeli, Margherita Laera, Alice Maffi, Antonella Melilli, Marco Menini, Chiara Merli, Giuseppe Montemagno, Andrea Nanni, Thomas Ostermeier, Ana Pais, Gianni Poli, Valeria Ravera, Domenico Rigotti, Rita Sanvincenti, Enrico Saravalle, Barbara Sinicco, Mariateresa Surianello, Francesco Tei, Francesco Trapanese, Francesco Urbano, Dóra Várnai, Giusi Zippo.

In copertina

Il teatro della nuova Europa, collage di Chiara Dattola | pag. 999

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