Sommario: Numero 2 di aprile-giugno 2021
Vetrina
I teatri a un anno dalla chiusura,
facciamo il punto (e un po’ di luce) | pag. 2
Allo scoccare del triste anniversario della grande serrata e con la recrudescenza della pandemia, il settore è ancora in attesa di risposte da parte delle istituzioni, che non sembrano comprendere la complessità della sfida e coglierne le opportunità.
di Valeria Brizzi e Arianna Lomolino
Cortili, pianerottoli, parchi e terrazze:
i nuovi palcoscenici del teatro dal vivo | pag. 3
di Renata Savo
Teatro19, quando la follia
rivela il suo potere rigenerante | pag. 4
Ha una vocazione “militante” il lavoro delle artiste che costituiscono il gruppo bresciano, sperimentando i linguaggi della scena nelle situazioni di confine, periferie fisiche e simboliche, urbane, sociali, mentali, a stretto contatto con la vita.
di Elena Scolari
Asti, da una chiesa sconsacrata
Spazio Kor guarda allʼEuropa | pag. 5
Casa condivisa, laboratorio, crocevia di relazioni e museo, con una profonda interazione fra territorio e collettività e una spiccata vocazione all’innovazione: ritratto dello spazio piemontese, che si avvia alla nuova condirezione di Chiara Bersani e Giulia Traversi.
di Matteo Tamborrino
Nel mondo parallelo di Lenz,
luogo di cura del corpo e della mente | pag. 6
A Parma la Compagnia fondata da Francesco Pititto e Maria Federica Maestri prosegue la sua attività con tre nuovi progetti, un continuo dialogo con i classici e il presente, alla costante ricerca della dimensione salvifica dell’arte.
di Laura Bevione
Nella terra le radici dei racconti,
la Casa delle Storie del Teatro dellʼOrsa | pag. 7
Se raccontare storie è un rito collettivo e vitale, Monica Morini e Bernardino Bonzani ne sono custodi e testimoni. Dal teatro civile a quello per i più giovani, dalle fiabe alla storia, ne coltivano la pratica, riversandone sul territorio che abitano tutti i frutti.
di Mario Bianchi
Nostos, avamposto dellʼoff
nella Terra dei Fuochi | pag. 8
Gina Oliva, Dimitri Tetta e Giovanni Granatina (ri)fondano nel 2014 il loro spazio ad Aversa, ora polo d’eccellenza per il teatro di ricerca e per la formazione di «cittadini teatralizzati». Con tutte le intenzioni di resistere, alla pandemia e all’assenza di sostegni istituzionali.
di Alessandro Toppi
Write, uno spazio-tempo protetto
per ri-orientare la scrittura | pag. 9
Una residenza internazionale, ovvero una casa dove autori teatrali dal mondo si ritrovano, per confrontare la propria scrittura con studiosi, critici, registi, attori, dialogando con il territorio e costruendo una comunità di ascolto.
di Filippa Ilardo
La metafora e lo specchio: gli scacchi
fra teatro e realtà simulate | pag. 10
Non solo Marostica e la recente serie Netflix: il gioco degli scacchi ha ispirato una ricca letteratura cinematografica e teatrale, da Middleton a Bergman e Borges, fino a Pirandello, Beckett, Norén e Mayorga, metafora di conflitti storici, familiari, e dell’uomo che lotta contro la morte.
di Giuseppe Liotta e Roberto Rizzente
Speciale Archivi
Dai trionfi di Toscanini alle regie di Strehler,
gli archivi milanesi testimoni di memoria | pag. 12
Presso il Piccolo Teatro e il Teatro alla Scala è conservata la memoria storica del teatro di prosa e lirico della città, un tesoro prezioso che racconta personaggi, opere, il lavoro di registi, scenografi, attori e musicisti registrato in immagini e documenti d’epoca.
di Albarosa Camaldo
Torino, uno sguardo sul Novecento
con lʼimpronta di Lucio Ridenti | pag. 13
Il Centro Studi del Teatro Stabile nasce grazie all’acquisizione del Fondo Ridenti, completato negli anni con i materiali proditoriamente nascosti, e si arricchisce del Fondo Febo e Misa Mordeglia Mari, in parte ancora da esplorare.
di Laura Bevione
La memoria della Laguna,
Fondazione Giorgio Cini e Biennale | pag. 14
Venezia custodisce alcuni dei tesori contemporanei più preziosi, presso la Fondazione Giorgio Cini e l’Archivio della Biennale. Dalla Duse, Paolo Poli e Franco Scaldati sull’isola di San Giorgio, alle testimonianze della Storia del prestigioso festival italiano.
di Roberto Canziani e Federico Bellini
Le Muse della Biennale di Venezia,
inquiete testimoni dei sussulti della Storia | pag. 15
di Ilaria Angelone
Voci e immagini del documento teatrale,
il Museo Biblioteca dellʼAttore di Genova | pag. 16
Accedere al museo genovese è entrare nel regno vivo e coinvolgente dello spettacolo, “materiale” e immaginario al contempo, un’occasione di incontro con la memoria del Novecento, grazie ai fondi custoditi e spesso oggetto di mostre ricchissime.
di Gianni Poli
Bologna e dintorni, una mappa
per la memoria dello spettacolo | pag. 17
Il capoluogo fa la parte del leone grazie agli archivi custoditi al Dams, ma anche alla Biblioteca dell’Archiginnasio e alla Casa di Riposo “Lyda Borelli”. Senza dimenticare i Fondi sparsi in Regione, da Riccione a Bagnacavallo e Reggio Emilia.
di Giuseppe Liotta
Andres Neumann e gli altri,
i segni tangibili del teatro in Toscana | pag. 18
Tra Pistoia e Firenze sono distribuite le ricchezze della memoria storica dei teatri toscani, una memoria che nel capoluogo della regione è stata ferita dall’alluvione del 1966, e che ha reso ancor più importanti i luoghi in cui la si preserva.
di Francesco Tei
Roma, nelle Wunderkammer
della Biblioteca del Burcardo | pag. 19
Fondi librari per 50.000 volumi, un’infinità di ritagli stampa, l’archivio Siae, disegni e bozzetti, fotografie, costumi, gioielli e copioni costituiscono il ricchissimo e affascinante patrimonio della Biblioteca-Museo capitolina, che copre un arco temporale lungo cinque secoli.
di Lucia Medri
Da Palazzo Reale alle Università,
gli archivi teatrali napoletani | pag. 20
Nata nel 1888, la sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli è cresciuta nel tempo accogliendo i fondi Viviani, De Filippo, Patroni Griffi. A essa si affiancano le biblioteche della Certosa e della Siae a costruire un ricco patrimonio documentale.
di Stefania Maraucci
Sicilia: lʼisola “plurale“
e le sue tradizioni teatrali | pag. 21
Dalle tragedie antiche, che ogni anno rivivono al Teatro Greco di Siracusa, ai pupi siciliani, passando attraverso l’opera di Pirandello: gli archivi teatrali siciliani hanno tante facce quanto quella, imprendibile, dell’isola.
di Giuseppe Montemagno
Non solo note: quando la lirica
diventa storia e memoria | pag. 22
Gli archivi dedicati alla lirica, legati all’attività dei principali enti lirici italiani, sono stati creati e implementati dagli inizi del secolo grazie alla spinta di alcuni programmi ministeriali per dar conto di un fenomeno che investe vari settori, capaci di restituire l’unicità del fenomeno.
di Giuseppe Montemagno
Bando Premio Hystrio alla Vocazione 2021 | pag. 23
Anniversari
Cento anni in cerca d’autore,
un classico e le sue inquietudini | pag. 24
Nel 1921 Pirandello sconvolse la scena teatrale italiana con la prima dei Sei personaggi, spettacolo sommerso da critiche furibonde, ma che in seguito fu allestito dai più grandi registi europei e che ancora oggi interroga gli artisti sulle sue possibili riletture.
di Giuseppe Liotta
SEI PERSONAGGI/2
Dietro la maschera, Catone Uticense e Marzia
archetipi danteschi del Padre e della Madre | pag. 25
di Michela Mastrodonato
La disperata estetica di Aldo Trionfo,
un dilettante severo nel gioco del teatro | pag. 26
Eclettico, curioso, sperimentatore, l’ingegnere e musicista nato nel 1921 non amava annoverarsi nell’avanguardia. Indipendente fino all’insofferenza, non lasciò eredi né eredità, quanto un’impronta nei numerosi artisti che con lui hanno debiti di sensibilità.
di Gianni Poli
Nellʼarsenale delle apparizioni
di Turi Ferro, centʼanni dopo | pag. 27
Un doppio anniversario avvia le celebrazioni in ricordo dell’artista catanese, maschera storica del teatro non solo siciliano, che ha legato il suo nome alle interpretazioni dell’opera di Pirandello, presentate sulle scene internazionali.
di Giuseppe Montemagno
Teatromondo
Mappe teatrali europee:
la filiera della drammaturgia | pag. 28
Uno studio commissionato da PAV e Fabulamundi Playwriting Europe a Margherita Laera, compara prassi, metodi di finanziamento e di scouting di Spagna, Inghilterra, Germania, Austria, Francia, Italia, Polonia, Romania e Repubblica Ceca. Un utile strumento-guida che non dovrebbe mancare sulla scrivania di operatori e decisori politici.
di Riccardo Corcione e Maddalena Giovannelli
La ex Jugoslavia e la terza via al teatro,
scrivere alla ricerca della propria voce | pag. 32
A distanza di trent’anni dalla dissoluzione dello Stato unitario, nei Paesi balcanici gli autori e le autrici teatrali sono sempre in prima linea, grazie alle loro opere, nella riflessione sul presente e nel fare i conti con un passato difficile da dimenticare.
di Franco Ungaro
Gli spettacoli della nostra vita
Quella Classe morta piena di vita
con cui lʼItalia conobbe Kantor
Milano, gennaio 1978: in una città piena di nebbia il grande artista polacco, sconosciuto ai più, sbarca al Crt Salone, avamposto del teatro di ricerca in una periferia allora quasi irraggiungibile. Ed è amore a prima vista.
di Fabrizio Sebastian Caleffi
Tutti insieme appassionatamente
nel mondo glitterato di Priscilla | pag. 37
Al Palace di Londra, un vero e proprio happening del pubblico e i ritmi travolgenti del musical di Elliott e Scott travolgono l’aplomb del critico in missione in un caleidoscopio di colori, scandito dalle hits della disco music anni ’70-’90 e da una gran voglia di libertà.
di Sandro Avanzo
Mito e rito di uno spettacolo-mondo,
Hamletas di Eimuntas Nekrošius | pag. 38
Ghiaccio e fuoco, la poesia degli oggetti e la loro potenza simbolica, gli attori come officianti di un rito. Sono i “segni caratteristici”, al tempo stesso antichi e contemporanei, del lavoro del regista lituano, grande rivelazione di fine millennio.
di Nicola Arrigoni
Carmina Burana, al San Carlo
lʼopera dʼarte totale di Shen Wei | pag. 39
A Napoli, nel luglio 2013, l’artista sino-americano affronta, in un’alchimia sublime e terrifica, la cantata scenica di Carl Orff in chiave coreografica, occupandosi di tutti gli aspetti, dalle scene ai costumi, dalla regia alle videoproiezioni.
di Carmelo Antonio Zapparrata
Glossip
(Terz’) atto di presenza | pag. 40
di Fabrizio Sebastian Caleffi
Dossier
Teatro online | pag. 41
a cura di Claudia Cannella, Ilaria Angelone e Arianna Lomolino
La quinta dimensione del teatro:
gli artisti di fronte alla sfida digitale | pag. 42
La pandemia ha imposto alla produzione culturale un’accelerazione dei processi di assimilazione del mezzo digitale generando nuove forme teatrali, occasioni di incontro e di condivisione delle evoluzioni creative. Proviamo qui a darne una panoramica, ponendo sul tavolo anche questioni e spunti da riprendere e approfondire.
di Ilaria Angelone e Arianna Lomolino
Festival virtuali, smaterializzarsi per (r)esistere | pag. 45
di Arianna Lomolino
Anche la danza va in streaming
aspettando la ri-materializzazione dei corpi | pag. 46
Con la seconda ondata pandemica si è intensificata l’offerta di danza online. In Italia utilizzando come “contenitori” soprattutto festival, circuiti e il progetto Residenze Digitali, mentre dall’estero interessanti sono le proposte di alcune grandi istituzioni teatrali.
di Lorenzo Conti
Ad alta voce dopo il silenzio,
la nuova vita dellʼopera online| pag. 47
Il variegato mondo della lirica, nel corso degli ultimi mesi, non si è limitato alla ripresa degli spettacoli bloccati dalla pandemia, ma ha anche varato creazioni appositamente concepite per lo streaming, per creare un nuovo, diverso coinvolgimento del pubblico.
di Giuseppe Montemagno
Teatro ragazzi, quando il digitale
apre nuovi orizzonti e prospettive | pag. 48
Allargamento del pubblico, nuove forme di relazione e interazione, sviluppo di formati innovativi, contaminazioni con la video-arte, la computer graphic e la musica elettronica: come fare “buon uso” della pandemia.
di Mario Bianchi
Ogni luogo è palcoscenico
e le residenze vanno online | pag. 49
Il lockdown le ha costrette a traslocare in ambiente digitale, aprendo nuove e interessanti modalità di studio e lavoro. Come dimostra il successo di Residenze Digitali con 178 progetti partecipanti al bando 2021.
di Laura Santini
Da audience a Zoom: guida rapida
per la sopravvivenza in Rete | pag. 50
Connessioni eterne, dispositivi come coperte di Linus, piattaforme su cui ormai si bivacca: l’anno di pandemia ci ha costretto a fare i conti e a metabolizzare parole di cui prima neanche conoscevamo l’esistenza e che ora fanno parte del nostro vocabolario quotidiano. Eccone alcune, un po’ per fare chiarezza, un po’ per (s)drammatizzare.
di Nicola Arrigoni, Matteo Brighenti, Marco Menini, Laura Santini, Diego Vincenti e Giusi Zippo
Le ambizioni di Alexa, tra Beckett e Goldoni | pag. 53
di Roberto Canziani
Teatro in tv: da padre nobile
a nicchia per pochi nostalgici? | pag. 54
Nel 1954 tenne a battesimo la televisione e, fino agli anni Settanta, fu punto di riferimento dei palinsesti. Poi una parabola discendente, fino a essere relegato a scarne apparizioni in orari spesso impossibili. Ma è davvero superato il teatro in tv? Di sicuro, quel che ancora manca è un linguaggio adeguato ai tempi.
di Paola Abenavoli
Lʼincredibile e triste storia
di ITsART, la Netflix della Cultura | pag. 57
Esattamente un anno fa era stato lanciato l’ambizioso progetto di una nuova piattaforma culturale, poi ribattezzata ITsART. Quindi il silenzio. Ecco le tappe dell’ambigua vicenda, che non poche critiche e perplessità ha suscitato.
di Claudia Cannella
Pro & Contro: Luci e ombre
in una Scala senza pubblico | pag. 58
Per la prima volta, dal Dopoguerra a oggi, il Teatro alla Scala ha aperto la sua stagione lirica online con uno show all star, a firma di Davide Livermore, che non poco ha fatto discutere.
di Giuseppe Montemagno e Fausto Malcovati
Pro & Contro: Ricomincio da Rai3
il teatro in tv secondo Massini | pag. 59
Occasione mancata o riuscita creazione di un’agorà virtuale per mostrare la vitalità della scena in tempi di pandemia? Quattro serate in bilico tra ambigua eterogeneità, buone intenzioni e retorica. di Gerardo Guccini e Diego Vincenti
A porte chiuse, lavori in corso
aspettando la riapertura | pag. 60
Prove in presenza secondo rigidi protocolli sanitari, debutti in streaming, docufilm: il teatro si è attrezzato, come ha potuto, per mantenere in vita le produzioni e garantire il lavoro ad artisti e maestranze. Gli esempi di Milano, Torino e Napoli.
di Sara Chiappori, Laura Bevione e Stefania Maraucci
In Europa e negli States
tutti (o quasi) online | pag. 62
I ripetuti lockdown hanno incrementato l’offerta online: se inizialmente si è puntato a rispolverare il repertorio, negli ultimi mesi sono nati prodotti ad hoc di notevole qualità. Unica eccezione la Spagna che, in controtendenza, ha preferito tenere aperti i teatri, considerando la cultura alla stregua di un bene essenziale.
di Jacopo Panizza, Giuseppe Montemagno, Pino Tierno, Irina Wolf e Laura Caparrotti
Ritratti
Teatrodilina, a tu per tu con il pubblico:
frammenti di una poetica del quotidiano | pag. 66
Osservandoli in scena si osserva la vita, di cui il teatro di Lagi, Colella & C. si nutre, senza alcun intento verista, quanto piuttosto nella necessità di condividerne il racconto e l’esperienza con qualcuno «di cui davvero c’importa»: lo spettatore.
di Alessandro Toppi
La purezza e lo sporco,
la forza del teatro di Biancofango | pag. 68
L’incontro tra Francesca Macrì e Andrea Trapani ha come risultato una compagniaossimoro con un percorso artistico articolato, fra ricerca sull’attorialità per definire i confini del “corpo scenico” e confronto con gli adolescenti.
di Laura Bevione
Fabrizio Gifuni, nelle parole di Aldo Moro
l’abisso rimosso della Storia italiana | pag. 69
di Sara Chiappori
Rita Frongia (con Claudio Morganti):
l’attimo è la materia prima del teatro | pag. 70
Dalla lunga indagine sul Woyzeck di Büchner alla Trilogia del tavolino, dal Libero Gruppo di Studio d’Arti Sceniche alla passione per Maria Lai, dal ruolo di drammaturga a quello di dramaturg, l’artista si racconta in un’intervista a due voci.
di Michele Pascarella
Nati Ieri
Controcanto Collettivo, insieme
alla ricerca della bellezza nascosta | pag. 72
Fuori dal coro, uniti in un progetto comune di esplorazione delle miserie e delle grandezze degli esseri umani: questo il legame artistico e umano che unisce i membri della giovane compagnia, nata da un laboratorio per adolescenti e cresciuta nel tempo.
di Matteo Brighenti
Exit
Finale di partita,
gli ultimi applausi della stagione | pag. 74
Nel volgere dell’inverno in primavera, ancora a sipari chiusi dalla pandemia, ci lasciano Lars Norén, drammaturgo della crisi portato via dal Covid, il regista Marco Sciaccaluga, l’attore Christopher Plummer e Jürgen Müller, cofondatore della Fura dels Baus.
di Nicola Arrigoni, Laura Santini, Ilaria Angelone e Chiara Viviani
Biblioteca | pag. 76
a cura di Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo
Testi
LA GLORIA. Paesaggio di ragazzi verso l’alba | pag. 80
di Fabrizio Sinisi
Spettacolo vincitore di Forever Young 2020-La Corte Ospitale
Leggi la scheda di presentazione del testo –> link
La società teatrale | pag. 96
a cura di Roberto Rizzente
Parità e violenza di genere,
una questione aperta, anche in scena | pag. 96
di Roberto Rizzente