Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 1988
Numero 3 di luglio-settembre 1988
Editoriale
Nell’attesa della legge | pag. 2
Inchiesta
In attesa della legge Carraro, la parola ai protagonisti
Si apre il dibattito sui mali del teatro | pag. 3
Dossier
Leo De Berardinis sulla polemica delle sovvenzioni
Sperimentazione, o morte | pag. 8
Interventi
Le questioni della scena in Italia e Francia
Modeste proposte per restaurare il teatro | pag. 10
Iniziative
Iniziativa della Regione Lombardia per il prossimo autunno
Buongoverno del teatro. Un convegno a Milano | pag. 11
L’incontro è promosso dall’assessorato alla Cultura e Informazione anche per conto delle altre Regioni – Due i temi: specifico teatrale nella società dei mass-media e rapporti fra il governo e l’ente regionale – Presenti anche relatori stranieri – Dichiarazioni dell’assessore prof. Cavalli.
Intervista
Marina Malfatti: inquietudini e successi
“Qualcuno gioca coi dadi truccati” | pag. 12
«Ho perso tempo a cercare di essere come gli altri, artificiale, sexy, brillante – Poi ho capito che dovevo accettarmi com’ero, nella mia singolarità – Oggi so che assumere un personaggio significa affacciarsi sul baratro dell’inconscio, a rischio di perdersi: ma è proprio questo che mi affascina – La Marina oscura, notturna, quella rivelatasi con “Malombra”, non è tutto: sono una donna che ha voglia di muoversi, di fare dei progetti – A Cobelli sono grata di avermi consentito, nella “Fiaccola”, di manifestare senza complessi ciò che mi tenevo dentro – Nella “Cintura” sono stata il personaggio ma anche l’attrice Malfatti vista da Moravia – Alla legge sul teatro chiedo di muovere guerra agli sprechi».
Sembiante
Almansi legge «Betrayal», prototipo di un teatro dell’ambiguità
I tradimenti di Pinter astronauta dell’ombra | pag. 16
Laboratorio
Il futuro della sperimentazione, la parola a un protagonista
Tiezzi: ecco dove vanno i «magazzini» | pag. 18
Polemica
Antagonisti o complici, oggi l’attore e il critico debbono fare i conti col messaggio pubblicitario
L’Omerica Querelle fra Giovampietro e Raboni | pag. 22
Laboratorio
«Montag Aus licht»: una cosmogonia per il duemila
Stockhausen: il teatro per me diventa musica | pag. 26
In questa intervista a Hystrio il compositore spiega come e perché, con la sua ultima opera alla Scala, ha inteso trasformare la scrittura del pentagramma in linguaggio del corpo e della scena – Da vetrina per accontentare il pubblico, il palcoscenico deve ridiventare un tempio per il rito dell’arte – «I giovani della settimana»: un progetto monumentale per aiutare gli uomini a cercare nuove armonie nei rapporti con l’universo.
Maestri
«Qui non ci torno più»: testamento d’artista
L’ultima sponda di Kantor-Ulisse | pag. 29
Figure
Un lutto per il teatro: ma la scena ne perpetua la memoria
Due grandi interpreti e un personaggio, l’ignota | pag. 30
Marta Abba ci ha lasciati, a 88 anni, mentre questo numero di Hystrio era in chiusura – Avevamo chiesto a Battistini di evocare la grande interprete pirandelliana attraverso la figura che, dell’Ignota, da Andrea Jonasson in «Come tu mi vuoi», curato da Strehler – L’articolo, e il ricordo dell’attrice scomparsa tracciato da Costanza Andreucci, assumono il senso di testimonianze che ci restituiscono, viva, l’ispiratrice di Pirandello.
Storia di un ritratto di più di vent’anni fa
Marta, regina dai capelli rossi | pag. 33
Exit
L’addio del teatro italiano a Paolo Stoppa
Se n’è andato come Willy Loman | pag. 34
Figure
Giorgio Albertazzi oltre l’autobiografia
“Il teatro oggi è mortale e io ne sono un sintomo” | pag. 37
«Smetto non di fare il teatro ma di recitare, perché mi annoia – Soltanto l’opera lirica mi interessa ancora – Perché non abolire le sovvenzioni per un certo periodo? Ne potrebbe venire un bene – Peter Brook ha avuto il coraggio di puntare su una drammaturgia stimolante, di valori etnici – Attori? Ne conto trentacinque, non di più. Registi? I bravi potrebbero fare carriera con le mie ideuzze. Autori nuovi? Diciamo la verità: non li vuole nessuno. I critici? Sono anticonformisti, ma solo per fare carriera.
Come sta invecchiando Albertazzi?
| pag. 38
Due o tre cose, sottovoce, dell’attore mentre viene ritratto
Detesto il possesso delle cose
| pag. 39
Humour
Foyer | pag. 41
Incontri
Una commedia di Miklòs Hubay per il cinquantenario della morte del fondatore della psicanalisi
E Freud psicanalizzò l’imperatore Cecco Beppe | pag. 42
La società teatrale
Grandezza e miseria della nostra presenza all’estero
Cigola la carretta dell’export del teatro | pag. 45
Dai tempi degli Andreini e del Fiorillo la nostra fortuna teatrale in altri paesi è stata affidata al grande attore – Oggi, però, è importante puntare soprattutto sulla qualità dei testi, che debbono essere di autori italiani – Troppi spettacoli di scarso valore nelle rassegne del ministero degli Esteri – Come sono stati spesi i dodici miliardi dell’87? – Necessità di un’organizzazione centrale per «vendere» meglio la nostra drammaturgia.
Il pittore e la scena
Registi e scenografi insieme in un convegno a Thiene
Progetto di regia e creatività scenica | pag. 48
Università
Bologna capitale del teatro universitario
Scena e cattedra una nuova internazionale | pag. 50
Un convegno con relatori da tutto il mondo, una decina di spettacoli, un laboratorio del Living: la rassegna promossa per il IX centenario dell’ateneo a cura del Teatro Testoni ha mostrato che l’università resta una grande incubatrice teatrale – Segni di ripresa diffusi, alta professionalità all’Est, impegno politico nei college americani, aumento delle cattedre di arte drammatica – Gli interventi di Rossi di Montelera per il ministero, di De Bosio, Squarzina, Meldolesi, Ruffini – Peter Stein all’Ateneo di Roma – Nel documento finale l’impegno di un nuovo incontro.
Paese per paese, le delegazioni del festival di Bologna
Scene universitarie, ecco gli identikit | pag. 52
Peter Stein sul suo progetto “Tito Andronico”
Così lavorerò all’Ateneo | pag. 56
Vetrina degli spettacoli del Festival universitario
Vince l’attore dell’est | pag. 58
Gli allievi del Lunaciarsky di Mosca e quelli di Budapest si sono imposti per la loro professionalità – I ragazzi dell’Emerson College di Boston hanno trasformato uno sciopero storico in musical – Apprezzato il “Macbeth” di De Berardinis – Teatrodanza argentino da Grand Guignol.
Dossier francia
I frutti d’oro dell’estate Avignonese
Lezione di vita di Georges Perec | pag. 60
Dopo Avignone, Milano e Roma “scoprono” un quasi settantenne
Ed ora esplode il “caso Pinget” | pag. 62
A colloquio con il commediografo di “L’Hypothèse”
“Eccolo, Mortin. Lo vede? È questo spilungone: Warrilow” | pag. 64
Incontro con l’ultima rivelazione della scena francese
Gli strani “uomimali” del serraglio Novarina | pag. 66
Analisi dell’ultima commedia di Jean Tardieu
C’è un vecchio Orfeo nella città senza sonno | pag. 68
Rappresentati in prima mondiale “Penombra e sussurri” e altri testi rari
L’omaggio di Torino a Jean | pag. 69
Teatromondo
Uno sterminato menù di 400 manifestazioni
Vacanze intelligenti nell’esagono francese | pag. 71
Frammenti di un discorso italiano | pag. 71
Molta musica ma anche prosa in Germania per l’estate
E Pirandello arrivò al muro di Berlino | pag. 72
Il Festival di Edimburgo si apre a Napoli
Bella estate scozzese del teatro napoletano | pag. 73
Alla quarantaduesima edizione, la manifestazione ha in cartellone “La gatta Cenerentola” di De Simone, “Miseria e Nobiltà” di Scarpetta e “Peppe e Barra” – Prima europea dell’opera “Nixon in Cina” – Le rassegne teatrali d’estate risultano in aumento in tutta la Gran Bretagna.
Festival
Una “kermesse” di novanta manifestazioni
Effimera e affollata l’Italia dei Festival | pag. 74
Lo spettacolo d’estate, introdotto in Italia nel 1911 dal grecista Ettore Romagnoli, è diventato il fiore all’occhiello di comuni e aziende turistiche – La proliferazione va a scapito della qualità, ma le platee all’aperto sono affollate. E il ministero ha incluso le rassegne estive nel calendario teatrale – Occorre adesso coordinare e selezionare: un compito che dovrebbe svolgere la neonata Federfestival – Una costellazione di appuntamenti: eccone la mappa, da Siracusa a Benevento passando attraverso Spoleto, Asti, la Versiliana, Taormina, Fiesole, Verona, Vicenza.
Occhio critico sulle rassegne d’estate
Saghe del consenso? | pag. 76
Cronache
Restauro del “Coccia” e fervore di attività
Come Novara rinasce al teatro | pag. 78
L’Istituto di Federico Doglio
Per un teatro delle radici | pag. 79
I premi per il teatro alla Borboni, a Gassman e a Randone
Tre “intramontabili” per il Fiuggi 1988 | pag. 81
Progetti
I programmi dello spettacolo per un milione di siciliani
Palermo laboratorio del nuovo immaginario | pag. 82
Marco Bernardi sul futuro dello Stabile di Bolzano
Un teatro di frontiera senza pretese egemoniche | pag. 84
Exit
Anna Carena musa del Vernacolo | pag. 86
Critiche
Critiche degli spettacoli | pag. 87
[link_critiche]
Laboratorio
Meeting di Parma: le disavventure del testo
L’inutile nostalgia del grande traduttore | pag. 95
Biblioteca
Recensioni | pag. 97
Il Bompiani autori e il teatro
Informazioni corrette e qualche dimenticanza | pag. 97
Nuove tecnologie per la scena
Ricerca teatrale e audiovisivi | pag. 98
“Vocalizzi”: una confessione sulla linea d’ombra
Gassman, la vita e il metro poetico | pag. 103
Galleria in tre volumi di impresari e divi fra Otto e Novecento
Nelle lettere a Testoni il teatro “fin de siècle” | pag. 104
Il testo
Commedia in due atti di Charles Dyer
Mother Adam | pag. 105
Mother Adam: ragioni di un successo teatrale
L’amore allegro e disperato di una madre e di un figlio | pag. 107
In copertina
Marina Malfatti, ritratto di Vannetta Cavallotti | pag. 999
Disegnatore
Numero 3 di luglio-settembre 1988