Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 1990
Numero 3 di luglio-settembre 1990
Editoriale
Cobas e vu cumprà | pag. 2
di Hystrio
La società teatrale
Domande: 1) che cosa fare e 2) che cosa non fare
Caro Tognoli, se vuole ascoltarci… | pag. 3
di N. N.
Quali sono i problemi più urgenti da risolvere? E quali gli errori da evitare? – Dopo il cambio della guardia al ministero dello Spettacolo Hystrio ha aperto un’inchiesta fra autori, registi, attori, critici e operatori teatrali – Ecco le prime risposte, tutte dettate da una volontà di collaborazione che sarà apprezzata, noi speriamo, dal successore di Carraro. Interventi di Lucio Ardenzi, Marco Bernardi, Maricla Boggio, Eugenio Buonaccorsi, Fabrizio Caleffi, Ivo Chiesa, Tonino Conte, Leo De Bernardis, Ghigo De Chiara, Vico Faggi, Sergio Fantoni, Dario Fo, Giorgio Gallione, Enrico Groppali, Diego Gullo, Paolo Lucchesini, Mauro Manciotti, Nuccio Messina, Mario Morelli, Carlo Maria Pensa, Alfio Petrini, Carmelo Pistillo, Paolo Emilio Poesio, Giorgio Prosperi, Mario Prosperi, Aggeo Savioli, Marco Sciaccaluga, Ubaldo Soddu, Luigi Squarzina.
Exit
Un aristocratico dalla parte del popolo
Vitez, o la coscienza europea del teatro | pag. 8
di Ugo Ronfani
Dalla sperimentazione con Lang al Théatre de Chaillot come continuatore di Vilar, poi alla Comédie – Fedeltà a Aragon e amore per l’Italia.
Teatro estate
Cavalcata informativa fra (troppi?) festival
Luci ed ombre delle ribalte estive | pag. 9
Avignone sempre giovane, languente Spoleto mentre si rafforza il suo “doppio”, Charleston – Taormina e Asti inaugurano le direzioni di Lavia e Fantoni – Alle Ville Vesuviane il Settecento giocoso; a Santarcangelo, Polverigi, Volterra e Chieri il teatro di domani – Nasce a Roma la rassegna italo-francese di Villa Medici, a Verona di scena Shakespeare.
Taormina ’90
Intervista con il nuovo direttore artistico
Lavia: i miei progetti per Taormina teatro | pag. 14
di Ugo Ronfani
Prescelto per il suo dinamismo e perché conosce bene la macchina organizzativa della rassegna, l’attore-regista ha varato un programma che predilige la drammaturgia italiana contemporanea, dà spazio alla sperimentazione e conserva, con gli allestimenti di Savary e Sciaccaluga, la presenza di Shakespeare, ma fuori dagli schemi – Manifestazioni per ricordare Beckett e spettacoli di strada – Come sarà utilizzato il nuovo palcoscenico del Palazzo dei Congressi – “Per il 1991 proporrò, d’intesa con Ronconi, di frugare nei tesori della Commedia italiana del Cinquecento”.
La rassegna vista dai sindaci e dai responsabili
Nel turismo culturale il futuro di Taormina | pag. 17
di N. N.
La scena, ma anche il dibattito culturale
Dopo il Shakespeare anche Beckett | pag. 19
E’ stato Peter Brook a dire: “La nostra necessità, nel teatro post-brechtiano, fu tornare a Shakespeare” – L’invito è stato raccolto da Taormina Arte: nei due luoghi del Teatro Antico e della Villa Comunale è stato rappresentato il meglio del repertorio shakesperiano – E intanto si sono svolti convegni internazionali – Quest’anno, un omaggio all’autore di Godot.
Shakespeare “in originale” alla Villa Comunale
Come Taormina arte ringiovanisce William | pag. 22
Il consulente inglese della rassegna racconta com’è nata e come si è sviluppata l’idea di presentare versioni made in England dell’elisabettiano.
Strehler (e Vassiliev) dopo Brook
L’Europa dei teatri onora i suoi maestri | pag. 24
La consegna dei premi è stata l’occasione per una valutazione critica del loro lavoro – Proposta dal direttore del Piccolo la fusione di Taormina-Europa col riconoscimento che intende assegnare l’unione dei Teatri d’Europa – Vassiliev: “Evviva la Perestroika, ma senza troppe illusioni”.
Gli atti del convegno dell’89
Un cin cin con Brook | pag. 25
di N. N.
Intervista a cura di John Francis Lane
Vassiliev, premio speciale, si racconta
Recitavo nei porti del placido Don | pag. 28
Dopo una vita straordinaria e vari mestieri in Siberia e sul mare, fino alle lontane coste americane, ha vinto il richiamo irresistibile del teatro.
La festa
Havel: messaggio da Praga a Montegrotto
Agli amici italiani con sentimento | pag. 29
di Vàclav Havel
La motivazione del premio Montegrotto-Europa
Havel, il potere della libertà | pag. 30
di La giuria
Con lui il teatro è ridiventato il tempio laico dove si dibattono le grandi questioni dell’uomo – Il riconoscimento è andato al drammaturgo di riconosciuto valore e al politico che si batte per la “rivoluzione tranquilla”.
Il discorso del ministro a Montegrotto
Tognoli: un modello per tutta l’Europa | pag. 31
Havel incarna l’impegno degli intellettuali dell’Europa centro-orientale per la rinascita democratica – “Quanto fate qui è un esempio di turismo culturale da sostenere” – “Il teatro ha bisogno di risorse e di attenzione”.
Dal carcere alla Presidenza della Repubblica | pag. 33
di N. N.
Teatro poesia
Per Vàclav Havel | pag. 34
La festa
L’intervento di Peter Oslzly a Montegrotto
La “rivoluzione di velluto” del teatro | pag. 35
di Peter Oslzly
Il consigliere per il teatro Oslzly parla della scena cecoslovacca
A Praga il teatro è tempio laico dell’uomo | pag. 37
L’Actor’s Studio di New York a Praga per rappresentare, in forma semiufficiale, L’udienza di Havel – Milan Uhde, Ivan Klìma, Frantisek Pavlìcek e Josef Topol sono tra gli autori teatrali che attendono una rivalutazione dopo la caduta del regime comunista – Prevedibile il ritorno sulle scene del teatro dell’assurdo, osteggiato negli anna Settanta sia impedendo gli allestimenti di Beckett, Ionesco e Pinter, che bloccando l’attività di quegli autori che a quel tipo di teatro si ispiravano – La tendenza è data dalla compresenza di diversi punti di vista, da uno sguardo dialogico sul mondo – Il ruolo del teatro sperimentale Na Zàbradlì.
La motivazione del premio Ridenti-Hystrio
Giovanni Calendoli “cento vite” per il teatro | pag. 38
di N. N.
Il premio per la Saggistica teatrale “Lucio Ridenti-Hystrio” – consistente nella “medaglia Ridenti”, in un assegno di tre milioni di lire e in un trofeo di Sergio Brizzolesi – è stato assegnato a Giovanni Calendoli con la seguente motivazione.
I quattro vincitori del “premio alla vocazione”
Sono Luciano Roman, Christina Nughes, Laura Bernardini e Tommaso Todesca | pag. 39
di N. N.
Grande afflusso di allievi provenienti dalle varie Scuole di Teatro – Dalla scuola diretta da Strehler alla vecchia gloriosa Accademia Nazionale di Roma, al Laboratorio di Proietti e alla Bottega di Gassman – Presenti anche le Scuole regionali. Cuomo, Pinter, Williams e Ruzante i testi presentati dai vincitori.
Cronaca della seconda edizione | pag. 40
La “crociata d’amore” di Ridenti
Lucio, o la memoria del teatro italiano | pag. 42
Tutta una vita dedicata alla rivista Il Dramma, che fra le due guerre interpretò la tradizione italiana ma seppe anche aprirsi al teatro di O’Neill, Williams, Garcia Lorca, Jonesco, Buzzati – Una mostra per ricordarlo.
Note del regista di Per non morire
Il ritorno di Mainardi sulle scene del suo Veneto | pag. 44
La società teatrale
Despota o servitore dello spettacolo?
L’impresario: un artista che sta dietro le quinte | pag. 46
di Emilio Pozzi
Nata con l’età moderna, al tramonto del mecenatismo, questa figura fu subito dipinta a fosche tinte dal Metastasio al Goldoni all’Alfieri – In realtà il produttore di spettacoli rischiava in proprio, e poteva rifarsi soltanto col botteghino – Oggi il ruolo è mutato: bisogna inventare nuovi spazi, tenere conto dell’evoluzione delle strutture pubbliche e private.
Techné
Segnali di fumo dalla Rocca Albornoz | pag. 48
Festival
Freud, Genet e altro al Meeting di Parma
Una splendida Pozzi per l’Elena di Ritsos | pag. 49
Un anno dopo la creazione dell’Apa i suoi appartenenti hanno presentato la prima parte di un “Progetto Ritsos”, che proseguirà ad AstiTeatro – La realizzazione dei monologhi del lirico greco è stato l’evento più importante – La bella prova di Moni Ovadia, narratore-guardiano in un museo di statue – Il laboratorio di improvvisazioni di Anatolj Vassiliev.
Convegno
A Genova “Progetto Beckett” | pag. 50
Dibattiti
Psicoanalisi e scena: un discorso aperto
E adesso il teatro va a trovare Freud | pag. 51
Il dibattito aperto un anno fa da Hystrio è stato ripreso a Milano, a Torino e a Parma – Ma occorre ricordare che analisi freudiana e arte scenica sono cose distinte: le intersezioni non debbono essere mistificatorie.
Convegno
Il convegno promosso dall’Eti e dall’Archivolto
Volti, natura e rischi della comicità anni ’80 | pag. 52
Il Kowalski di Paolo Rossi e le acrobazie linguistiche di Alessandro Bergonzoni sono interpretabili, per Maurizio Grande, secondo un “picarismo esistenziale” – Roberto Tessari vede il rischio di una funzionalità al sistema di questi nuovi comici, incapaci di ricreare la satira di Aristofane o di Molière, perché avulsi dal passato e dal futuro, e frammentisticamente legati al presente – Il passato traspare sempre, per Franca Angelini, nei riflessi beckettiani, felliniani e petroliniani dei giovani attori – La sovrabbondanza di comici è un bene o è segno della presenza di “sovversivi di corte?” – Il riso, il comico dilagano, perdendo la loro carica trasgressiva perché sono battuti dagli aspetti assurdi della realtà.
Laboratorio
Il lavoro dell’Archivolto per i ragazzi
Fare teatro in clandestinità per educare al teatro | pag. 54
Figure
Leslie Caron, gentile fantasma del cinema
Una parigina a Milano | pag. 56
Ha danzato nei sogni della nostra giovinezza – Oggi recita in scena; è stata un’anziana attrice al Piccolo e si prepara a fare un film come regista.
Biblioteca
Dove ha attinto Shakespeare
Le fonti dell’horror nel Tito Andronico | pag. 58
di Vico Faggi
Teorici e cortigiani per il teatro di Bene | pag. 58
I nuovi sovietici al centro bresciano
Nabokov incontra Kafka e Radzinskij il Boccaccio | pag. 60
Critiche
Casa di bambola di Ibsen, regia di Bergman
Scene da un matrimonio di oltre un secolo fa | pag. 61
di Ugo Ronfani
Il regista svedese ha «destabilizzato» il naturalismo ibseniano per ritrovare nella storia della coppia Helmer le nevrosi coniugali del suo film.
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Ronconi dirige Orsini in Hofmannsthal
L’uomo difficile contro la mediocrità del mondo | pag. 62
di Ugo Ronfani
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Teatromondo
Il Molière di Fo alla Comédie | pag. 63
di Hystrio
Goethe in discarica, Branciaroli re
Lo Sfaust di Testori: una patafisica della fede | pag. 64
di Ugo Ronfani
Il Beckett proposto a Venezia
Gaber e Jannacci alla ricerca di Godot | pag. 65
di Ugo Ronfani
Critiche
Il Barocco «nostro contemporaneo»
Torna in scena a Genova l’Aristodemo di De’ Dottori | pag. 68
di A C
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Folla al teatro greco di Siracusa
Le passioni e la pietà di Sofocle e di Eschilo | pag. 69
di Ugo Ronfani
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Proposte
L’Africa sull’orizzonte teatrale delle Albe
L’Arlecchino nero | pag. 71
di Nico Garrone
Da una zolla africana nel sottosuolo romagnolo al viaggio in Senegal – Un’esperienza di meticciato con radici nella Commedia dell’Arte – Il nuovo spettacolo per il Festival di Santarcangelo e il teatro polittttico
Humour
Foyer | pag. 72
Danza
L’enigmatica figura di danzatore-danzatrice
Kazuo o la falsità più vera del vero | pag. 73
A 84 anni questo ex maestro di ginnastica che fu folgorato dall’arte della mitica Atonia Mercé può permettersi di essere ninfea, cometa, bambina o geisha – Il pubblico è soggiogato dalla sua arte fuori dal tempo.
I Nibelunghi secondo Béjart alla Fenice
E il prestigiatore Loge addormentò Brunilde | pag. 75
Infedele, irriverente, con qualche caduta eppure abbagliante, l’ultima creazione del «mago» del Ballet de Lausanne è un match con Wagner.
Antonio Gades, sulla musica di De Falla
Tanto fuego e una voglia di viaggiare per i mari | pag. 76
A Reggio Emilia il suo ultimo spettacolo, ispirato all’Amore stregone – Il ballerino si dice stanco, ma intanto continua a elettrizzare le platee.
Il testo
Novità italiana per Taormina Arte 1990
Maria dell’Angelo di Maricla Boggio | pag. 77
di N. N.
Analisi di Maria dell’Angelo
Il dolore e la parola | pag. 81
Profilo dell’autore e teatrografia | pag. 83
di Hystrio
Scheda dello spettacolo a Taormina Arte | pag. 84
di Hystrio
Verona gli dedica una grande esposizione
Montresor, un artista del Rinascimento a New York | pag. 89
È regista di opere liriche e di film, dipinge e illustra libri per bambini, scrive sceneggiature e commedie: tutto ciò – dice questo figlio del Veneto emigrato negli Stati Uniti – per «divertirsi» – Gli studi all’Accademia di Venezia, le prime esperienze al Centro Sperimentale di Cinematografia e, in America, l’incontro e la collaborazione con Menotti – Pilgrimage, successo di critica a Cannes, e La Messe dorée, con Lucia Bosé – I recenti allestimenti di Zelmira di Rossini e del Falstaff di Verdi all’Opera di Roma – In autunno, a Bruxelles, prima della sua commedia Daybreak, che pubblica Hystrio, e poi, forse, un film a Hollywood
Montresor autobiografico
Autoritratto di artista italiano a New York | pag. 93
di Hystrio
Pubblichiamo alcune pagine dell’«autoritratto» scritto per il volume edito in occasione dell’esposizione che Verona ha dedicato alla sua opera.
Daybreak (Cerimonia d’amore) una commedia di Beni Montresor | pag. 97
di N. N.
Una mostra a Verona
The magic of Montresor | pag. 110
di Hystrio
In copertina
Illustrazione di Beni Montresor per L’usignolo dell’Imperatore, di H.C. Andersen | pag. 999
di N. N.
Disegnatore
Numero 3 di luglio-settembre 1990