Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 1993

Numero 3 di luglio-settembre 1993

NUMERO ESAURITO, DISPONIBILE SOLO IN FORMATO PDF

Editoriale

Lettera aperta al Senatore Antonio Maccanico

I rottami e il nuovo | pag. 3

La società teatrale

Ivo Chiesa sulla questione delle paghe

Ma gli attori italiani nuotano proprio nell’oro? | pag. 4

Le retribuzioni sono fra le più alte in Europa ma la maggioranza vive mediocremente: come mai? – I motivi vanno dai periodi di disoccupazione alla mancanza di un sistema previdenziale alla fiscalità sulle spese vive.

Le risposte dei teatranti sulle paghe | pag. 5

Le risposte dei teatranti sulle paghe Le domande poste sono: 1 – È vero, a suo parere, che le paghe dei divi del palcoscenico sono in Italia fra le più alte d’Europa e che per contro i minimi salariali garantiti sono da fame? 2 – Quanto incidono le retribuzioni degli attori sui costi di produzione di uno spettacolo? 3 – Le sembra giusta e praticabile la formula di restringere la forbice retributiva tra celebrità della scena e attori di minor richiamo? 4 – Ha delle considerazioni da fare sul sistema previdenziale della categoria? 5 – Eventualmente il suo cachet (attore); il costo di una sua regia (regista)? Sono stati intervistati: Attori – Regina Bianchi, Anna Teresa Rossini, Athina Cenci, Italo Dall’Orto, Milva, Ferruccio Soleri, Giancarlo Dettori, Pamela Villoresi, Danio Manfredini, Giovanni Crippa, Massimo Popolizio, Edoardo Siravo, Patrick Rossi Gastaldi, Manuela Kustermann, Graziano Piazza, Pino Quatrullo, Laura Marinoni, Anna Maria Guarnieri, Ernesto Calindri, Lucilla Morlacchi, Gino Bramieri, Alarico Salaroli, Franca Nuti, Patrizia Zappa Mulas, Antonio Zanoletti, Norma Martelli, Fiorenza Brogi e Bob Marchese. Registi – Daniela Ardini, Tonino Conte, Giorgio Gallione, Marco Sciaccaluga, Guido De Monticelli, Carlo Battistoni, Attilio Corsini, Andrée Ruth Shammah, Giancarlo Sepe, Antonio Syxty, Sergio Maifredi, Luigi Maria Musati, Patrizia La Fonte Direttori dei teatri e impresari – Luigi Lunari (direttore Teatro Carcano), Gerolamo Marzano (impresario), Massimo Chiesa (produttore e direttore di un teatro privato), Cesare Ronconi (Teatro della Valdoca), Gilda Biasini (Societas Raffaello Sanzio di Cesena), Giuseppe Di Leva (direttore Ert), Maurizio Martini (direttore amministrativo Ravenna Teatro), Orazio Bobbio (presidente del Teatro Popolare La Contrada di Trieste), Mimma Gallina (direttore del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia), Giovanni Battista (direttore Teatro Eliseo di Roma), Piero Nuti (direttore Teatro Popolare di Roma), Renato Giordano (direttore Teatro Tordinona), Maria Grazia Agricola (direttore organizzativo Teatro Settimo), Dario Beccaria (direttore esecutivo Teatro Stabile di Torino), Luigi Sardiello (consigliere di amministrazione Cooperativa “Candido ’90”), Marco Bernardi (direttore artistico Teatro Stabile di Bolzano).

I Sindacati dello Spettacolo sulla polemica

Compensi milionari: la cima di un iceberg | pag. 14

di A P
L’incertezza economica è la regola per la maggioranza degli attori – Lo scandalo del minimo sindacale a 75 mila lire e le resistenze delle grandi compagnie, degli ambienti ministeriali e dell’Agis – Il disordine legislativo penalizza il teatro giovane – Le proposte di Borbona, Piombo e Rudiglio.

È da rivedere il rapporto tra compenso e valore

Paghe d’oro alle star o ai veri grandi attori? | pag. 15

Il Contratto collettivo di lavoro ha introdotto una serie di garanzie irrinunciabili, ma la professione non può essere racchiusa in schemi – Sono questioni aperte i minimi salariali, i compensi medi e quelli “gonfiati” dal mercato, nonché la preoccupante riduzione della durata delle programmazioni.

Splendori e miserie della vita d’attore

Le paghe di fame di Salvini e della Duse | pag. 17

Dagli squattrinati nomadi del Teatro comico di Goldoni alle pensioncine con uso di cucina di Tofano, una storia di sacrifici affrontati anche da mattatori e dive ai loro inizi – La morte nell’indigenza di Emanuel, le fette di cocomero di Salvini per calmare l’appetito e i pagamenti degli ingressi in natura.

Dopo il referendum che ha abrogato il Ministero

Riforma dello Spettacolo: intervengono le regioni. | pag. 20

Richiamandosi al Dpr 616 del 1977 le Giunte regionali hanno rivendicato precise competenze nel riassetto del settore – Un incontro a Firenze ha sollecitato una prospettiva riformistica che approdi alla costituzione di un ministero della Cultura, realizzi l’equilibrio delle funzioni fra governo centrale autonomie locali e, nella fase transitoria, eviti il congelamento delle risorse e il tentativo della burocrazia del disciolto ministero di riprendere il controllo della situazione – Urgente un’inchiesta sul credito teatrale.

Polemica

Memoriale di Di Leva sulla “guerra” fra Ater e Ert

La paralisi del teatro in Emilia Romagna, se… | pag. 24

Il direttore dell’Emilia Romagna Teatro accusa l’Ater di voler ribaltare sulla sua struttura la propria crisi d’identità – Tensione fra Regione e Comune.

La società teatrale

Dopo il dissesto causato dai politici: che fare?

I mali oscuri del Teatro a Milano | pag. 25

Abbiamo dato la parola ad alcuni operatori teatrali sulla situazione del capoluogo lombardo – Conclusioni preoccupanti: in questi anni gli errori di politici ed amministratori pubblici, la cattiva distribuzione delle risorse, il clientelismo, la subordinazione della cultura al mercato hanno abbassato i livelli di qualità e le capacità di produzione della scena milanese – Adesso c’è chi propone l’azzeramento e la rifondazione della questione teatrale.

Cronache

Lettera da Roma

Una vecchia diligenza per il teatro di Roma | pag. 28

La società teatrale

Rifondazione del teatro e nuova drammaturgia

L’autore italiano c’è, e lo fa sapere | pag. 29

Il Sindacato Scrittori di Teatro sembra deciso ad abbandonare il lamento e la protesta sterili per rivendicare con una serie di proposte l’attenzione e gli spazi dovutigli – Costituzione di un circuito per le novità italiane nei teatri piccoli e medi, richiamo agli Stabili per un repertorio nazionale, indagine sul credito teatrale, tutela legislativa della nuova drammaturgia, revisione dei rapporti con la Siae, sostegno alle vocazioni, teatroteca computerizzata per testi di autori viventi: sono questi alcuni dei progetti per il futuro.

Laboratorio

Pubblica confessione di un’assistente alla regia

L’aiuto regista questo sconosciuto | pag. 31

Mestiere anomalo basato sul volontariato e sull’anonimato: andare a bottega per diventare uno Strehler o un Ronconi richiede umiltà e tenacia – Molti doveri e nessun diritto, tranne quello di sognare che un giorno, forse…

Dossier critica

La condizione della critica teatrale

Nuovi interventi per la nostra inchiesta | pag. 33

Mentre gli iscritti all’Associazione nazionale Critici di teatro – come riferiamo in altra parte della rivista – si interrogano sul futuro della loro associazione, sul loro ruolo in un sistema dell’informazione degradato e sulla loro funzione in un sistema teatrale da rifondare, l’inchiesta che Hystrio ha promosso sull’argomento ha registrato una terza serie di interventi. Dopo un ultimo invito a partecipare al dibattito, quanto prima tireremo le somme; e fin da ora costatiamo il fervore e i livelli di molti interventi, spesso firmati da nomi illustri della critica, ma anche formulati – com’è il caso in questa serie di risposte – da giovani che, con una passione degna di miglior causa, si destinano al lavoro del critico drammatico. Per orientare il lettore, ripubblichiamo le dodici domande che componevano il nostro questionario: 1- Crisi (o malessere) della Critica drammatica: è una realtà o un discorso alla moda? 2- Secondo una recente inchiesta (Makno), soltanto il 12% degli spettatori è influenzato dalla Critica. Considerazioni, ragioni di questa perdita di audience. 3- Esiste oppure no un “ arsenale critico” comune (regole deontologiche comprese) a prescindere da posizioni ideologiche, estetiche, politiche? 4- Rapporti del critico con il sistema teatrale, con gli organi di informazione e con il lettore: osservazioni, rilievi e proposte, il più possibile desunti da personali esperienze. 5- Sembra tuttora logica, e auspicabile, la distinzione fra la Critica cosidetta “tradizionale” e la Nuova Critica, ad essa contrapposta? 6- Quali sono, a vostro parere, le condizioni di lavoro del critico, oggi, in rapporto con la società teatrale, il governo del teatro, i giornali, i periodici, i nuovi media ? 7- )Domanda collegata alla precedente: l’invito in passato rivolto al critico affinché “si sporcasse le mani ” (ossia accettasse di farsi coinvlgere a vari titoli nel lavoro teatrale) conserva la sua attualità? O è preferibile un “distacco ” a tutela dell’autonomia di giudizio? In particolare: personali esperienze di coinvolgimento, e motivazioni (consulenze, direzioni artistiche, attività promozionali, etc.) 8- Le direzioni dei giornali, i servizi degli spettacoli, l’Ordine dei giornalisti, la Federazione della stampa italiana, la Federazione professionale/contrattuale del ruolo. 9- Considerazioni sugli spazi di intervento. La Critica teatrale, oggi, è una poltrona in platea o ha un dovere di presenza e di intervento in tutti i “luoghi” nei quali “si fa teatro”: festival, scene universitarie, laboratori teatrali, video, radio? 10- Critica drammatica e docenza universitaria: i ruoli sono chiari? I rapporti soddisfacenti? 11- Stato dei rapporti associativi di categoria: valutazioni, suggerimenti. Quale il ruolo oggi, dell’Associazione nazionale Critici drammatici? Come qualificarlo in concreto? 12- Segnalazione eventuale di “ casi” indicativi dello stato della Critica drammatica. Hanno affidato le loro opinioni a Claudia Cannella i critici Ettore Capriolo, Paolo Petroni, Rocco D’Onghia, Franco Manzoni, Eliana Quattrini, Enrico Pieruccini, Sandro Gasparetti, Renato Tomasino.

Rilancio dell’Anct all’assemblea di Montegrotto

Difendere la funzione della critica teatrale | pag. 37

Le basi per una ripresa della vita associativa in un ordine del giorno approvato all’unamità: attivazione di contatti con l’Ordine dei Giornalisti e con la Fnsi, censimento aggiornato dei critici drammatici, coinvolgimento delle nuove figure professionali dell’informazione teatrale e nuovo statuto.

La festa

Vittorio Gassman Premio Montegrotto Europa

Con Capitano Ulisse sul mare del Teatro | pag. 38

Premiati anche Carlo Fuscagni (Videoteatro), Corrado Guerzoni (Radiofonia), Odoardo Bertani (Saggistica) – Vincenzo Bocciarelli e Paola Roscioli vincitori del Premio alla Vocazione – La piccola Venezia di Goldoni nell’interpretazione di Valgoi e un concerto settecentesco diretto da Bernhard Schun – Costruttiva assemblea dell’Associazione dei Critici di Teatro.

Talia nelle grotte degli Euganei | pag. 39

La festa/i premiati dell’edizione 1993

Premio Montegrotto Europa a Vittorio Gassman

La giovinezza del teatro | pag. 40

Premio per il Videoteatro a Carlo Fuscagni

Guardando al teatro in tv | pag. 41

Premio per l’attività radiofonica a Guerzoni

Rinascita della radiofonia | pag. 41

Premio Ridenti per la Saggistica a Odoardo Bertani

Goldoni o il teatro come vita | pag. 42

I giurati giudicano i giovani attori | pag. 44

Ecco come i componenti la giuria del Premio Montegrotto hanno valutato i risultati del Premio alla Vocazione.

Montegrotto Terme: Saranno Famosi | pag. 46

Ecco gli aspiranti attori selezionati a Montegrotto e provenienti da 26 scuole italiane di teatro.

Humour

Foyer | pag. 48

Festival

Federfestival: un’estate difficile

Mettere ordine nel caos festivaliero | pag. 49

La presidenza ha presentato un “progetto permanente” volto a sostenere le manifestazioni di qualità – Polemiche in una situazione irta di problemi.

La mappa dei festival

La mappa delle rassegne estive | pag. 51

Festival

Festival della gioventù: l’Inda guarda al futuro

Tanti giovani nella fabbrica del dramma antico di Siracusa | pag. 56

È una storia di ottant’anni fa, quando si rappresentò l’Agamennone di Eschilo tradotto da Romagnoli – Dal ’25 l’ente oggi diretto da Giusto Monaco ha convogliato, dopo alterne vicende, folle da stadio – Ed ora anche i giovani rappresentano testi greci e latini a Palazzolo, Segesta, Kamarina.

Con un Premio e una rassegna d’estate

Sciacca ricorda Salvo Randone | pag. 59

La Sicilia del Teatro antico e di Pirandello rende omaggio al “più grande” della sua generazione, che aveva posto l’arte della scena al vertice di una vita schiva e sdegnosa – Randone non recitava, portava sulla scena la vita.

Le scelte della giuria | pag. 61

Il Premio Salvo Randone seconda edizione, viene quest’anno assegnato a: Paola Borboni, Turi Ferro, Mario Missiroli e Giorgio Prosperi. Premi speciali: Ingrid Thulin e Susan Strasberg Premi Siad a Massimo Ghini e Athina Cenci Il Premio Salvo Randone è promosso dall’Associazione culturale Compagnia teatrale I Giovani in collaborazione con l’Unione italiana Libero Teatro. Nell’ambito del premio si svolge il secondo Festival nazionale Teatro di Base. Enti patrocinatori: Regione Sicilia (assessorato Turismo e Spettacolo), Comune di Sciacca, Azienda autonoma Soggiorno e Turismo del Comune di Sciacca, Azienda delle Terme di Sciacca. Sponsor: La Meridiana, Il Banco di Sicilia, Enocarboy, Ragali, Ligorio. I premiati dello scorso anno sono stati: Ernesto Calindri, Pupella Maggio, Luigi Squarzina e Ghigo De Chiara. La serata sarà presentata da Lilly Grüber e Gianfranco Jannuzzo.

Teatromondo

Lettera da Parigi

Théâtre de la Colline: va in scena la storia | pag. 65

Coerenza progettuale: una guerra vista dal proprio salotto in Demain une fenetre sur rue di Grumberg, regia di Roussilon; il Führer del Mein Kampf di Tabori, con la regia di Lavelli e Staline di Salvatore, regia di Maratrat.

Scrittura

Zerki: perché ho adattato Vittorini per la scena

Lettera agli amici italiani su Conversazione in Sicilia | pag. 67

Quando il Piccolo di Catania mise in scena Conversazione | pag. 68

Teatromondo

Teatro e politica nella Germania d’oggi

Fantasmi di ieri e di oggi al Theatertreffen di Berlino | pag. 69

La rassegna sembra offrire al suo trentesimo anno di una crisi d’identità che riflette le incertezze del Paese – Una provocazione: Accoppa l’europeo! di Marthaler – La “furia della riunificazione” secondo Kresnik – Successo del russo Wampilow – Il Sogno di Shakespeare nello stile Walt Disney.

L’esilio tedesco di un’attrice italiana

De Salvo: metto in scena la nostra crisi in Germania | pag. 72

Origini siciliane, formazione culturale tedesca, un apprendistato rigoroso e la passione per le avanguardie: oggi, produttrice dei suoi spettacoli, Elettra De Salvo si batte in teatro contro l’emarginazione e la xenofobia.

Ciulli, direttore Del Theater An Der Ruhr

Il milanese che si batte contro la pigrizia del teatro tedesco | pag. 73

Lettera da Vienna

Pirandello secondo Lievi con la sua loica follia | pag. 74

È andato in scena con vivo successo all’Akademietheater Sei personaggi in cerca d’autore nell’allestimento innovativo e rigoroso del regista italiano.

Un Convegno Europeo della Capitale ungherese

A Budapest per cercare i nuovi drammaturghi | pag. 75

Relatori designati dall’Ungheria, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera e dall’Italia hanno esaminato le situazioni nazionali del teatro contemporaneo – Dallo scambio di informazioni proposte di intervento per aiutare l’autore, che si trova in difficoltà.

Chi sono gli autori ungheresi del Secolo

Sguardo d’insieme sul teatro magiaro | pag. 78

Teatropoesia

La recensione in versi: America di Barberio Corsetti

Sul treno di Kafka | pag. 82

I maestri

Nel venticinquesimo della morte del Premio Nobel

Salvatore Quasimodo un poeta a teatro | pag. 83

Più che guardare ascoltava, non afferrava l’insieme dell’evento né gli interessava afferrarlo – Per lui la parola era l’essere, un luogo-non-luogo di intensa curiosità, una rete gettata su abissi sconosciuti – Moriva ogni volta, come recita una sua lirica: di perfezione e di auto-incomprensione.

Critiche

Le recensioni degli spettacoli della stagione | pag. 84

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Intelligenza e poesia nella regia di Ronconi

Affabulazione di Pasolini o la tragedia del tempo | pag. 84

Ottime le prove di Umberto Orsini, Marisa Fabbri e Paola Quattrini.
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Exit – per Concetta Barra

Una Colombina napoletana alla ricerca del suo Pulcinella | pag. 85

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Biblioteca

Tutte le novità editoriali | pag. 108

Un saggio polemico di Marc Fumaroli

Lo spirito del Vieux Colombier contro il teatro burocratico | pag. 109

Lungo viaggio dentro la storia del teatro

Mercanti e avventurieri ossia Comici dell’Arte. | pag. 110

Goldoni’93

La Trilogia goldoniana dell’Apple Theater

Villeggiatura bagnata sul mare di Scheveningen | pag. 116

La costumista Elena Mannini è stata chiamata a collaborare con la dinamica troupe dell’Aia – E racconta qui com’è nato dall’estro di Eric Vos un allestimento tutto sull’acqua che vorremmo poter vedere anche in Italia.

Luzzati: le mie scene per Goldoni

Tanto vasellame per Mirandolina | pag. 118

Dalla Locandiera del ’65 per Enriquez con la Moriconi, ai due prossimi spettacoli nei campielli: lo scenografo racconta i suoi dodici allestimenti.

Mostra a Parigi

Lele Luzzati al Beaubourg | pag. 119

Il bicentenario e le arti figurative

Il teatrino goldoniano di Vannetta Cavallotti | pag. 120

Il contributo di Bergamo per il Bicentenario | pag. 121

I testi

Sulla storia di August Strindberg e Siri Von Essen

Dissimulazioni amorose di Beni Montresor | pag. 122

Analisi della Commedia di Montresor

Un grande amore infelice | pag. 125

Per una lettura aggiornata del suo tempo

Alchimie di Strindberg | pag. 139

Ibsen è chiuso nelle sue mitologie e nel suo secolo, l’autore di Fröken Julie continua invece ad essere “nostro contemporaneo” – Questo accade perché i caratteri dei suoi personaggi non sono più degli stereotipi fissi, ma riflettono la contradditoria complessità di ogni individuo – E perché il contesto sociale, le circostanze, la natura stessa interagiscono sui loro destini.

La confessione, 30 micromonologhi per un teatro della persona. Con una nota di regia di Walter Manfrè per l’allestimento a Taormina. | pag. 143

Il regista Manfrè sul progetto della Confessione

Il pubblico complice | pag. 144

Laboratorio

Notizie sul Centro Culturale Teatro Camuno

Una tana in Valcamonica per fare teatro e poesia | pag. 172

La fondatrice di un sodalizio culturale che opera a Breno, nel Bresciano, racconta le battaglie e le conquiste di un pugno di sognatori dalle idee chiare, che sono riusciti a svegliare alla cultura una valle addormentata.

Video teatro

Scene immateriali

Il video in ballo | pag. 173

Scuole

La Scuola di Teatro “Colli” di Bologna

Una scuola che dà corpo alle teorie del Dams | pag. 174

Con questo obiettivo si formano da tredici anni attori secondo Stanislavskij e Strasberg – Un sogno nel cassetto: ma creazione di una Scuola di Musical.

Danza

Bilancio sconfortante e oscure prospettive

Frammenti selvaggi: è la danza all’italiana | pag. 175

La Francia fa da battistrada alla nouvelle danse e l’ultima arrivata, la Spagna, si mostra molto intraprendente – Noi, intanto, brancoliamo nel casual.

Festival

Rassegne estive senza sorprese

Spenta qualche lampada nei cieli della danza | pag. 176

Baryshnikov e la Carlson sono stati i nomi di richiamo a Milano Aperta – Spoleto e Torino Danza al centro dell’attenzione, il resto soltanto routine.

Cronache

Il nuovo sindaco studia il problema | pag. 177

Verrà in autunno la soluzione della questione del Piccolo Teatro

Maria Grazia Gregori Lente d’oro | pag. 177

di A M

Fine di stagione alta allo Stabile torinese

Luca Ronconi alla scoperta del teatro di Pier Paolo Pasolini | pag. 178

Dopo Affabulazione in scena al Castello di Rivoli, Pilade e Calderon con gli allievi della scuola – Lettere, conferenze, rassegne video e recital della Betti.

Exit

L’amaro addio a Galavotti misconosciuto re della scena | pag. 179

di N F

In copertina

Un dipinto romano di Franco Gentilini (1909-1981), Courtesy Prospettive d’Arte | pag. 999

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