Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 2012

Numero 3 di luglio-settembre 2012

Premio Hystrio

la 14 edizione

I finalisti | pag. 2

Un Premio Hystrio da record | pag. 4

Premio Hystrio

Godilonda nouvelle vague a Castiglioncello | pag. 6

Premio Hystrio

Le motivazioni | pag. 7

Premio Hystrio alla Vocazione i vincitori e i segnalati | pag. 10

Premio Hystrio-Scritture di Scena_35
le motivazioni dei tre testi segnalati

Premio Hystrio-Occhi di Scena le motivazioni | pag. 11

Vetrina

Stoppard contro le dittature, dinosauri che sopravvivono in Europa | pag. 12

Giunto a Roma per accompagnare The Coast of Utopia, il 75enne drammaturgo inglese ci parla di ciò che gli sta più a cuore oggi, della sorte dei dissidenti in Bielorussia e del gruppo teatrale che ne è la bandiera: il Belarus Free Theatre.

Belarus Free Theatre il teatro di resistenza che lavora grazie a Skype | pag. 13

Giovani mattatori/6:

Giuseppe Battiston, quando recitare diventa un gesto politico | pag. 14

Che sia Macbeth o il Dottor Freiss, che sia diretto da Santagata o da Soldini, Giuseppe Battiston non perde occasione di dimostrare un talento straordinario nel dare corpo e voce a storie e personaggi scelti con grande consapevolezza.

«Il falso nel delizioso»: vent’anni di utopia nel teatro di Fanny & Alexander | pag. 17

Un inesauribile dinamismo emerge dal lavoro del gruppo cesenate, che festeggia i suoi primi due decenni di attività. Laboratori, incontri, fotografia e radio, libri, riviste, giochi enigmistici, tutto è parte della loro desiderante ricerca, delle loro enigmatiche, inafferrabili rappresentazioni.

Teatromondo

Complicité, le ossessioni tecnologiche di un collettivo d’avanguardia | pag. 18

Inglese di formazione parigina, Simon McBurney, insieme al suo gruppo, attraversa la scena da trent’anni con immutata energia. La sua è una poetica fatta di passione per le storie, forte impatto visivo, largo spazio alla creatività dell’attore, e gli è valsa molti riconoscimenti, ultimo dei quali il ruolo di Artista Associato presso il Festival di Avignone 2012.

Parigi coglie l’attimo fuggente tra le macerie del passato | pag. 20

Dal Giappone post-atomico alle township sudafricane, la drammaturgia francese contemporanea viaggia sull’onda di ricordi incancellabili e di un futuro incerto, riscoprendo la necessità di vivere intensamente l’immediatezza del presente, guidata dalla scrittura di Peter Brook e Marguerite Duras, Julio Cortázar e Carol Dunlop.

A Bruxelles, il futuro riparte dai bambini tra docu-fiction e immagini perturbanti | pag. 22

Al Kunstenfestivaldesartes sono molti gli spettacoli che hanno visto in scena i giovanissimi, alle prese con la scuola, la guerra, le storie degli adulti, vittime e protagonisti dell’oggi con lo sguardo rivolto al domani.

Fra miti e visioni del futuro, la scena polacca fa i conti con la Storia | pag. 23

Il congresso biennale dell’Associazione Internazionale Critici di Teatro è l’occasione per dare uno sguardo ai cartelloni dei maggiori teatri della città polacca: spiccano un Teorema pasoliniano, versione di Grzegorz Jarzyna, la visione del futuro secondo Komuna Warszawa e l’Oreste punk di Marcin Liber.

Le notti in bianco berlinesi,
la durata come nuovo orizzonte di senso

| pag. 24

Il cambio di direzione artistica per i Theatertreffen segna la “nuova onda” berlinese: tra regie collettive, equilibrio fra classici e contemporanei e spettacoli-fiume, il festival sembra scostarsi dal modello di “vetrina di beni di lusso” per affermarsi anche come luogo di incontro, formazione e dibattito.

Dalla Puglia, il punto sul teatro in Russia oggi | pag. 25

Un atto di fede per la Colombia, Bogotà prova a scommettere sulla cultura | pag. 26

Si punta sul circo e sugli ospiti internazionali nel Festival Iberoamericano di Teatro, alla ricerca di “normalità” ma anche di un’identità culturale difficile per una delle città più violente del pianeta.

Foyer

glossip

Summer like it hot | pag. 28

Dossier

Teatro e sport | pag. 29

Teatro dello sport o teatro sullo sport? | pag. 30

Quando le parole si fondono nelle azioni Due grandi passioni: lo sport e le lettere. Con Maratona di New York Erba inventa un modo nuovo di parlare dello sport in scena, dove la drammaturgia nasce e si intreccia con l’esperienza atletica.

Rito, rappresentazione e gara millenni di affinità elettive | pag. 32

La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra 2012, affidata a Danny Boyle, e la maratona dedicata a Shakespeare non fanno che ribadire un rapporto consolidato nel tempo. Per certi versi simili, teatro e sport hanno intrecciato i loro percorsi in una serie di appuntamenti che ha scandito la storia dello spettacolo dal vivo.

Globe to Globe: una staffetta per Shakespeare il Bardo, campione olimpionico in 37 lingue | pag. 32

In palestra con Ricardo Bartis | pag. 36

Davide Enia: una partita epica giocata in scena 800 volte | pag. 37

Esempio storico del teatro di narrazione, Italia-Brasile 3 a 2 ha acquisito una dimensione epica grazie alla capacità di attingere a un serbatoio di eventi popolari, radicati nella memoria collettiva.

Attore, atleta e spettatore: una questione di feeling | pag. 38

Le somiglianze tra sport e teatro a livello di pubblico e di interprete hanno da sempre stimolato la riflessione di artisti e intellettuali: ne sono un esempio Zacconi, Barthes e Pasolini.

Il teatro, tempio e arena della vita dove gioco scenico fa rima con calcio | pag. 40

Dalla fascinazione per il calcio al dramma dell’epilessia, fino al ritorno in campo e alla scoperta del teatro: così Marco Martinelli racconta la nascita della non-scuola del Teatro delle Albe. In nome dell’infanzia.

Bravo, Bene, goal! | pag. 41

Storie di grandi sfide per eroi e anti-eroi | pag. 42

Attento ai fenomeni sociali del nostro tempo, il teatro di narrazione si è servito spesso dello sport. Raccontando la biografia dei campioni o la vita quotidiana che scorre intorno ai grandi eventi sportivi. In senso spesso autobiografico.

Luoghi di teatro, luoghi di sport | pag. 44

Sono sempre più numerose le comparsate del teatro in stadi, palazzetti e arene. Ma dove finiscono le esigenze di regia e inizia la ricerca spassionata di consenso (economico)?

Da Aristotele a Super Mario: drammaturgia del videogame | pag. 44

L’attore della prima volta | pag. 45

La tecnica di Georges Carpentier, il “metodo naturale” di allenamento lanciato da Hérbert, la mediazione di Decroux e Copeau: il rapporto tra training teatrale e atletico è la storia di un incontro a lungo preparato. Nel segno di Stanislavskij.

Atleti sotto lo chapiteau

| pag. 48

Virtuosi del corpo, animali e clown: la storia del rapporto tra circo e sport è costellata di tanti episodi e affonda le sue radici nella notte dei tempi. Con la benedizione del barone De Coubertin.

Da Amedeo Nazzari ad Alessio Boni settant’anni di scherma scenica | pag. 49

Ballando con gli sport | pag. 50

Da Sport di Manzotti-Marenco a Jeux di Nijinsky e Troy Game di Robert North: lungo viaggio fra i capolavori del balletto classico dedicati allo sport.

Il gioco e l’inganno, ovvero il duello di Amleto | pag. 51

La danza oggi: dribbling, estro e poesia Non solo grandi balletti e coreografie spettacolari. Negli ultimi anni sono emerse performance che indagano l’altro volto dello sport, nascosto ai riflettori. | pag. 52

Gonzo play in Las Vegas | pag. 54

Il teatro? Uno sport da ragazzi | pag. 54

Il teatro? Uno sport da ragazzi Alpinismo, ciclismo, automobilismo, calcio, basket, nuoto: gli sport più amati dagli italiani in dieci anni di teatro ragazzi. In nome della crescita individuale e contro la competizione.

Non di solo rugby vive la Haka: sport, teatro e ritualità in Nuova Zelanda | pag. 54

Dossier

L’improvvisazione teatrale, un nome un match | pag. 55

Le Cerimonie Olimpiche: un rito per tutte le stagioni | pag. 56

Memori degli ideali del barone De Coubertin, le Cerimonie Olimpiche moderne conservano un legame forte e imprescindibile col rito, costituendo una summa di tutte le tradizioni teatrali. A dispetto del business.

Wrestling: tra fiction e showbiz una Commedia dell’Arte agli estrogeni | pag. 58

Increduli, buffi, terrificanti, umani: sono i pupazzi “farciti” di Neville Tranter | pag. 60

Lavorare coi pupazzi per l’artista australiano significa andare alle radici del teatro e alla ricerca dello spettatore, per metterlo di fronte a paure e sogni, bisogni e desideri, personificati e resi umani dalla materia dei suoi personaggi.

Critiche

| pag. 62

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Biblioteca

Backstage lit: summer play per mammiferi felici | pag. 101

Le novità editoriali | pag. 104

Testi

MANI GRANDI, SENZA FINE Nascita e ascesa del design a Milano | pag. 107

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La società teatrale

L’attualità del mondo teatrale | pag. 116

Hanno collaborato: Ilaria Angelone, Laura Bevione, Fabrizio Sebast ian Calef f i, Lucia Cominoli, Emilio Nigro, Marta Vitali.
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