Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 2016
Speciale Premio Hystrio 2016
I tre giorni degli hystrioni | pag. 4
di Fabrizio Sebastian Caleffi e Ilaria Angelone
Vetrina
Il Bardo sì, ma anche il Cavaliere,
così la Spagna celebra Cervantes | pag 12
Quattrocento anni dalla morte di Shakespeare. E di Miguel de Cervantes. Nel 1616 scompare anche il geniale e multiforme scrittore spagnolo, le cui opere e la cui figura hanno ispirato innumerevoli adattamenti teatrali.
di Pino Tierno
Nel mondo degli Atridi
con la Santa estasi di Latella | pag. 14
In sei mesi di lavoro, il regista campano, insieme a 16 attori e 7 drammaturghi, ha portato a compimento, in seno a Ert, uno straordinario percorso pedagogico che ha prodotto 8 spettacoli dedicati ai protagonisti della saga familiare più antica e truce d’Occidente.
di Claudia Cannella
Teatromondo
Cambi della guardia
e Londra si tinge di rosa | pag. 16
Royal Court, National Theatre, Shakespeare’s Globe, alcuni fra i più importanti teatri d’oltremanica cambiano direzione. Con una forte presenza femminile che rappresenta una novità assoluta. E, in alcuni casi, è già tempo dei primi bilanci.
di Margherita Laera
Sboccia la stagione dei musical
al ritmo delle orchestre del West End | pag.18
In piena fioritura la primavera tetrale londinese, con oltre venti titoli in cartellone: fra tradizione e riprese, non mancano sorprese e novità, mentre le dive Glenn Close e Sheridan Smith sbancano i botteghini, con Sunset Boulevard e Funny girl.
di Sandro Avanzo
Miti di ieri, immagini di oggi:
la primavera della scena parigina | pag. 20
Riflettori puntati su Isabelle Huppert, protagonista di Phèdre(s) all’Odéon, diretta da Krzysztof Warlikowski a partire da Mouawad, Kane e Coetzee. Ma la drammaturgia italiana si ritaglia uno spazio importante con la presenza di Emma Dante e Delbono.
di Giuseppe Montemagno
Kunsten Festival des Art,
un viaggio al termine della notte | pag. 22
Da Bruxelles è passato il mondo, da Quesne, Milo Rau, Ula Sikle e Daniela Bershan alle visioni proteiformi di artisti da Taiwan e dal Giappone. Percorsi artistici che ibridano discipline e pubblici, per un’umanità alla ricerca della luce.
di Michele Pascarella
La Berlino multiculturale
e la sfida dell’integrazione | pag. 24
Theatertreffen 2016 si confronta con i temi caldi del presente. Pochi i classici in scena a vantaggio della nuova scrittura che non si tira indietro di fronte alle grandi emergenze sociali, come migrazione, accoglienza, dialogo e scontro culturale in primis.
di Davide Carnevali
A Vienna il teatro misura
il battito dei nostri tempi | pag. 26
Alle Wiener Festwochen spettacoli fortemente politici, non sempre del tutto riusciti, riflettono sullo smarrimento e sulle ipocrisie della società occidentale. Così oltre a Fabre, Marthaler, McBurney, Koršunovas, fanno udire la propria voce Richter, Frljić e Mundruczó.
di Irina Wolf
A Craiova, l’Europa che sarà | pag. 28
Dopo cinque anni di sospensione, riparte, dalla Romania, il Premio Europa per il Teatro, ora alla 15a edizione. Sette i premiati per il 2016, tra i quali spicca il National Theatre of Scotland con i suoi allestimenti “portabili”.
di Roberto Canziani
HUMOUR
G(L)OSSIP
Il binocolo da teatro | pag. 30
di Fabrizio Sebastian Caleffi
DOSSIER
Italia 2011-2016, teatro & politica
a cura di Roberto Rizzente e Alessandro Toppi | pag. 32
MM: Modello Milano | pag. 32
Capitale del settore, il capoluogo lombardo mostra che è possibile un sistema sano, relativamente distante dagli equilibri di potere, a tratti virtuoso. Con la speranza che generi ulteriore ricerca poetica e professionalizzazione delle compagnie.
di Diego Vincenti
L’Elfo vince il ricorso al Tar:
il DM è illegittimo. Tutto da rifare? | pag. 32
di Claudia Cannella
Spazi all’ombra della Madonnina:
geografie in cambiamento | pag. 33
di Maddalena Giovannelli
Quanto, come e a chi: il sostegno economico ai teatri | pag. 33
di Sara Chiappori
Milan, l’è on gran Milan | pag. 35
La soddisfazione dell’assessore Filippo Del Corno per la crescita della città teatrale. Eterogeneità di proposte, aumento del pubblico, il sostegno al teatro indipendente, l’autonomia del Piccolo Teatro. E la danza contemporanea come nuova sfida da vincere.
di Sara Chiappori
Torino: quando le etichette
soffocano l’innovazione | pag. 36
Un modello di distribuzione delle risorse comunali sclerotizzato su vecchie norme e modelli passati; una realtà vitale e innovativa, che invece stenta a essere riconosciuta e sostenuta come merita.
di Laura Bevione
Se in Liguria non tornano i conti | pag. 38
Soldi ma non solo: il mondo teatrale ligure alle prese con il bisogno di riorganizzare il proprio sistema, tra tentativi episodici e necessità strutturali, e con l’obiettivo che lo Stabile di Genova diventi un Teatro Nazionale.
di Laura Santini
Triveneto, in attesa di crescere davvero | pag. 39
Nel Nord-Est l’organizzazione teatrale genera contraddizioni: aumento del consumo culturale e chiusure, riduzione di fondi ed eccellenze locali, vocazioni autonomiste e poetiche comuni. Con il bisogno di una maturazione complessiva del sistema.
di Carmelo Alberti, Alessandra Limetti ed Emanuele Esposito
La rivoluzione del Fus, due anni dopo
lo stato dell’arte secondo le Buone Pratiche | pag. 41
di Roberto Rizzente
Dotta, ricca (e ambigua)
è l’Emilia Romagna del teatro | pag. 42
Un sistema – risultato di decenni di lungimiranza amministrativa e buone pratiche concrete – che è un’eccellenza nazionale ma, in penombra, anche il timore dell’auto-conservazione, della ripetitività poetica, della chiusura al nuovo.
di Giuseppe Liotta
Toscana, dove i grandi diventano
più grandi e i piccoli più piccoli | pag. 44
Un sistema che sembra funzionare nel quale, però, non è difficile scorgere la sperequazione crescente nell’erogazione di contributi e di sostegni. Così in Toscana c’è chi cresce troppo e chi fa fatica, chi torna a vivere e chi chiude.
di Gherardo Vitali Rosati
Umbria, qualcosa è cambiato
di Roberto Rizzente | pag. 45
Roma soffoca: cronaca
di una devastazione annunciata | pag. 46
Investimento sui grandi eventi, indifferenza alla progettualità e alla cooperazione tra le amministrazioni, burocratizzazione del sistema e accentramento delle risorse: da crocevia della “terza avanguardia” e del teatro indipendente di ricerca, Roma è stata condannata alla marginalizzazione e a una progressiva desertificazione culturale. E mentre le istituzioni latitano, gli artisti se ne vanno a produrre altrove.
di Graziano Graziani e Attilio Scarpellini
Marche e Abruzzo,
così vicine, così lontane | pag. 49
Fondata sul sistema delle reti e forte di una consolidata tradizione lirica, la Regione Marche sembra essersi assicurata quella continuità (e felicità) produttiva che ancora manca al vicino Abruzzo, segnato da scandali e beghe politiche.
di Roberto Rizzente
Napoli, ha da passà ‘a nuttata | pag.50
La “politica dal basso”, per affermare la cultura “bene comune”. De Magistris e il suo governo – tra tentativi di fare rete, autonomismo retorico e resistenza di frontiera – mentre il capoluogo campano continua a fare teatro in attesa di un sistema stabile e strutturato.
di Alessandro Toppi
Le mille contraddizioni
del teatro partenopeo | pag. 52
Un Comune in pre-dissesto, i tagli del Fus, il conflitto con la Regione Campania. Eppure lo Stabile diventa Nazionale, nasce un atelier per i ragazzi dei Quartieri, sorgono nuovi spazi culturali. L’assessore alla cultura del Comune Gaetano Daniele e il teatro di una città che vive di contrasti.
di Giusi Zippo
La questione meridionale,
tra innovazioni e macerie | pag. 53
La perdita di dialogo istituzionale e lo stallo dei fondi in Puglia; le potenzialità inespresse di Matera 2019 Capitale della Cultura; il clientelismo e le scelte politiche partigiane in Calabria; l’incapacità del settore pubblico, in Sicilia, di adeguarsi al nuovo; il futuro di Cagliari, tra localismi e aperture internazionali.
di Nicola Viesti, Emilio Nigro, Filippa Ilardo e Rossella Porcheddu
L’Italia delle Regioni:
una, nessuna e centomila | pag. 56
I tagli e i ritardi nei finanziamenti, il clientelismo, la mancanza di una politica culturale articolata e condivisa, l’alta mortalità delle amministrazioni, gli investimenti nei grandi eventi e l’indifferenza alla ricerca, la burocratizzazione del sistema. Ma anche, il proliferare delle reti e delle convenzioni, la vitalità e l’ostinazione dei privati, la ridefinizione dei confini e delle gerarchie: viaggio tra i (tanti) vizi e le (poche) virtù di un Paese che cambia.
a cura di Laura Bevione, Giuseppe Liotta, Roberto Rizzente, Alessandro Toppi e Giusi Zippo
teatro ragazzi
Diventare adulti, la difficile avventura
è di scena nei festival di teatro ragazzi | pag. 62
Tra Giocateatro, Segnali e Maggio all’Infanzia, la primavera è la stagione del teatro per i più piccoli, dove la realtà irrompe nelle fiabe: l’adolescenza e i suoi turbamenti, i rapporti con gli adulti, ma anche l’esperienza di migrante fra i temi proposti.
di Mario Bianchi
Critiche
Le donne protagoniste alle Colline Torinesi | pag. 64
Il Festival piemontese si conferma una delle vetrine più interessanti per la drammaturgia contemporanea. La figura femminile, la perdita di senso del mondo di oggi, orientamento sessuale e diritti civili al centro degli spettacoli di, tra gli altri, Tindaro Granata, Balletto Civile, Anagoor, Fibre Parallele e Amir Reza Koohestani.
Processo a Mackie Messer Brecht secondo Michieletto | pag. 72
di Claudia Cannella
PRO & CONTRO
Borrelli e Saviano, se il miracolo di San Gennaro è una fusione a freddo | pag. 74
di Maddalena Giovannelli e Sara Chiappori
Le culture in divenire transitano per Fabbrica Europa | pag. 79
Gli archetipi del Mahabharata e del Minotauro, le installazioni danzate di Cristina Caprioli, il rito di Beytna sembrano evocare, dai palcoscenici della Stazione Leopolda, l’esigenza di mettere a nudo le nostre radici, per interrogarci su chi vogliamo essere.
A Napoli, le storie riempiono lo sguardo | pag. 84
Dal minimalismo made in Japan di Shiro Takatani alle visioni “barocche” del Macbeth di De Fusco e dalla vitalità del Pinocchio di Pommerat al racconto delle imprese di Jessie Owens, il primo scorcio di programma dal Napoli Teatro Festival.
I mali dell’Europa sbarcano a Castrovillari | pag. 88
Precarietà lavorativa, razzismo, emigrazione e violenza sociale di un’unione europea nata deforme sono i temi dominanti della 17a edizione di Primavera dei Teatri.
Siracusa, tragedie al femminile tra palazzi in rovina e papaveri rossi | pag. 91
di Giuseppe Montemagno
Lirica
Da Puccini a Stravinskij si cantano drammi a tinte forti | pag. 93
di Giuseppe Montemagno, Fausto Malcovati, Gianni Poli
Danza
Grandi affreschi corali e minimali assolo,
variazioni sulla danza contemporanea | pag. 96
di Roberto Canziani, Giuseppe Liotta, Laura Bevione, Carmelo A. Zapparrata
Testo
Combattenti | pag. 98
di Renato Gabrielli
Exit
Giorgio Albertazzi, l’ultimo mattatore | pag. 113
Attore, artista dalle scelte personali spesso controverse, se ne va dopo aver dominato la scena per sessantacinque anni, riscuotendo successi ovunque, in teatro come sul grande e piccolo schermo.
di Pierfrancesco Giannangeli
Biblioteca
Le novità editoriali | pag. 114
a cura di Albarosa Camaldo e Ilaria Angelone
La società teatrale
Le notizie dal mondo teatrale | pag. 118
a cura di Roberto Rizzente