Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 2015
Vetrina
La mia psicanalisi? Le cose quotidiane:
portare a scuola i bambini | pag. 2
Interprete anticonformista, mamma come tante. Con Scandalo di Schnitzler torna
in palcoscenico Stefania Rocca, l’attrice che mette il proprio carattere in ogni personaggio.
di Roberto Canziani
Un teatro per ogni paese,
il ventennio d’oro dell’architettura spagnola | pag. 4
Negli ultimi vent’anni in Spagna sono sorti numerosi nuovi teatri, nelle città e nei paesini, spazi disegnati dai grandi nomi dell’architettura nazionale per valorizzare i luoghi. La crisi ha fermato tutto. Con l’unica eccezione di Barcellona.
di Francesca Serrazanetti
La leggerezza del corpo meccanico,
appunti giapponesi tra reale e virtuale | pag. 6
Nell’“impero dei segni”, artisti come Ryoji Ikeda, Hiroaki Umeda, Daito Manabe
e la performer virtuale Hatsune Miku rinnovano il bisogno artistico espresso
dalle marionette del Bunraku, presenze capaci di raccontare l’umano fuori dall’umano.
di Matteo Antonaci
Le mille apparizioni di Giuliano Scabia,
nel tempo che respira | pag. 8
Ha compiuto 80 anni a luglio, il maestro del teatro vagante. Mai più lo crederesti,
vedendo il suo sorriso luminoso, il suo modo di esprimersi, la sua voglia di fare:
scrittura, teatro, invenzioni.
di Roberto Canziani
Miller e non più Miller | pag. 10
L’autore di Morte di un commesso viaggiatore compie cento anni,
ma Loman pare morto da un secolo: le alterne sorti italiane di un drammaturgo,
Arthur Miller, che molto avrebbe ancora da dare al nostro teatro.
di Fabrizio Sebastian Caleffi
Il folle volo, trent’anni di Teatro Argot | pag. 11
Un traguardo importante per il minuscolo teatro di Trastevere, ultimo erede
delle “cantine” romane, che ora guarda al futuro. Con un passaggio di testimone
alla direzione e con raddoppiata energia.
di Andrea Porcheddu
Teatromondo
La irish wave di Edimburgo,
aria di transizione sul grande festival | pag. 12
Nuova direzione artistica all’Eif, nuova onda al Fringe. Il doppio Festival scozzese
ha avuto quest’anno McBurney, van Hove e Lepage, fra i big, mentre sulle scene off
si parlava di religione, transgender e di varie emergenze sociali.
di Maggie Rose
Tour de force sulle scene
della torrida estate di Avignone | pag. 16
Più di mille spettacoli, tra “in” e “off”, durante una settimana in cui per scegliere
ci si affida alle informazioni come all’istinto. Molti ospiti italiani e internazionali,
per temi di forte attualità come la situazione femminile, la Grande Guerra, il cibo.
di Francesca Vitale
Berlino città aperta
per Foreign Affairs 2015 | pag. 18
Non solo teatro e non solo tedesco al festival berlinese: tra la 24ore di Fabre,
lo Shakespeare da tavolo dei Forced Enterteinment e le performance shock
di Schechter e della Liddell, anche musica, arti performative e workshop.
di Davide Carnevali
Dai palcoscenici del Kosovo
un antidoto contro la guerra | pag. 20
Non si combatte più, ma la memoria della guerra è vicina e dolorosa. Il nazionalismo
incombe. Ci provano gli artisti, ci prova il teatro, per primo quello del drammaturgo
Jeton Neziraj, a immaginare un futuro di pace e libertà per il suo Paese.
di Franco Ungaro
La nostra missione?
Far esplodere il teatro dall’interno | pag. 22
Ci raccontano il legame indissolubile con la propria patria – il Libano – Lina Majdalanie e Rabih Mroué, artisti eclettici, teatranti “per caso”, mossi da un’inguaribile curiosità intellettuale, ma anche da una coraggiosa apertura alle nuove tecnologie.
di Laura Bevione
Teatro ragazzi
Coraggio, sentimenti e magie nelle storie di inizio estate | pag. 24
Da Vimercate a Pescara si completa la panoramica dai festival dedicati ai più giovani: spiccano Hansel e Gretel (Baule Volante) e Un dito contro i bulli (Anfiteatro), Doralinda (Florian Metateatro) e Zac_colpito al cuore (Teatro Pirata-Laborincolo-Pane e Denti).
di Mario Bianchi
Humour
G(l)ossip
Prendi Cuccari!
(La Solitudine del Satiro e la Satira della Solitudine) | pag. 26
di Fabrizio Sebastian Caleffi
Dossier
Il comico, istruzioni per l’uso | pag. 27
a cura di Maddalena Giovannelli e Martina Treu
Bartezzaghi: la risata?
Questione di complicità | pag. 28
La comunicazione contemporanea si fonda su una costante enfasi dell’emotività e sulla perdita del senso del ridicolo. Non è facile, in queste condizioni, riscoprire i meccanismi nascosti del comico. Che si nutre, soprattutto a teatro, di una speciale qualità di rapporto con il pubblico.
di Sara Chiappori
Cosa resta del comico?
Sulle tracce di Aristofane | pag. 30
Fin dall’antichità si registra una continua oscillazione tra una comicità più aggressiva e una più edulcorata, tra la satira e la censura. Aristofane e le sue rappresentazioni moderne possono fornire un buon punto di partenza per riflettere. E per comprendere lo stato di salute della nostra polis.
di Martina Treu
Dario Fo, contrabbandiere alla rovescia | pag. 32
di Eva Marinai
Satira politica o politica satirica? | pag. 33
La strage nella redazione di Charlie Hebdo ha posto nuovamente sotto i riflettori
la questione della libertà di espressione e del potere della satira. Ma cosa accade
quando i confini tra l’arte politica e l’arte del comico non sono più così netti?
di Luciano Canfora
I paradossi del comico | pag. 34
Da Totò fino ad Alessandro Bergonzoni, il bravo attore comico sa trasformare il riso
in senso di vertigine: impietoso e dissacrante con le istituzioni e il potere, implacabile
nel rivelare gli aspetti assurdi e grotteschi del reale.
di Eva Marinai
Che fine ha fatto la commedia? | pag. 36
C’è ancora spazio nel nostro teatro per testi comici dall’ampia architettura drammatica? Il rapido linguaggio del web ha cambiato profondamente le aspettative del pubblico, e la commedia deve ritrovare il proprio ruolo.
di Andrea Pocosgnich
Che danza ridicola è la vita! | pag. 38
Molti dei coreografi italiani più apprezzati all’estero si contraddistinguono per la capacità di osservare la realtà con ironia e leggerezza: la danza diviene così non mera esibizione di tecnica, ma specchio dell’essere umano con tutte le sue goffaggini e inadeguatezze.
di Maddalena Giovannelli
Cantare per (non) ridere
sull’orlo dell’abisso | pag. 40
Genere tra i più fortunati della storia del melodramma, l’opera buffa lentamente si estingue nel corso dell’800 per lasciare spazio a una corrosiva riflessione sulla vita: tra le maschere della Commedia dell’Arte, regni immaginari e apocalissi prossime venture, uno spettro si aggira per suscitare la risata finale…
di Giuseppe Montemagno
Ridere e meravigliarsi:
un gioco da ragazzi | pag. 42
Il comico per l’infanzia è spesso oggetto di preconcetti e semplificazioni: nel bambino il meccanismo del riso ha invece a che fare con la meraviglia e l’alterazione del normale flusso della quotidianità. Gli spettacoli più riusciti non rinunciano a entrare nelle pieghe della realtà, spesso attraverso il paradosso.
di Mario Bianchi
Comico e performance: ridere, perché? | pag. 44
Espressione sintomatica del comico, per lo sguardo distopico che si rivolge alla quotidianità, questo genere si è declinato in forme e modalità differenti, dalle anticipazioni dada all’happening, dalla performance urbana agli intrecci di ultima generazione, tra danza e arti visive.
di Roberto Rizzente
L’improvvisazione teatrale
ovvero l’arte dell’accettare | pag. 45
di Domenico Pugliares
La verità sul cabaret:
ci trovate da ridere? | pag. 46
Confuso con l’intrattenimento televisivo, sovrapposto al debordante
varietà mediatico, il cabaret ha invece una lunga storia e un’anima satirica.
Dopo l’exploit degli anni ’50 e ’60, oggi è più facile trovare il cuore
anticonformista del cabaret nei giovani spazi underground.
di Flavio Oreglio
Quale comicità per i figli di Drive In? | pag. 47
Dal varietà televisivo in poi si è prodotta una cesura nel modo di ridere. Quali modalità cercano le nuove generazioni del teatro, eredi della tv degli anni Ottanta? Sempre più spesso le giovani compagnie vanno alla ricerca di nuove strade, tra nonsense e ironia gelida.
di Renzo Francabandera
Manuale minimo del comico | pag. 48
Abbiamo proposto a chi lavora e gioca con il comico a teatro di scegliere una parola-chiave sul tema e di scrivere una breve riflessione. Ne è nato un piccolo glossario sui meccanismi della risata.
a cura di Claudia Cannella, Maddalena Giovannelli, Martina Treu
con interventi di Natalino Balasso, Andrea Cosentino, Lella Costa, Emma Dante, Gioele Dix, Marco Martinelli, Flavia Mastrella/Antonio Rezza, Moni Ovadia, Paolo Rossi, Serena Sinigaglia, Teatro Sotterraneo/Daniele Villa, Il Terzo Segreto di Satira
Bergonzoni: la comicità dell’assurdo
o l’assurdo della comicità | pag. 51
di Diego Vincenti
Cherchez la femme ovvero… ridere en travesti | pag. 53
di Maurizio Porro
Nati ieri
Lunga vita al Premio Scenario insostituibile specchio del presente | pag. 54
I protagonisti della giovane scena/47 – Mentre si trova a fare i conti con un pericoloso impasse istituzionale, la preziosa associazione ha decretato, nel luglio scorso a Santarcangelo, i quattro progetti della nuova Generazione Scenario.
di Claudia Cannella
Critiche
Tutte le recensioni dai festival Teatro a Corte, Astiteatro, Drodesera, Estate Teatrale Veronese, Biennale Teatro, Mittelfest, Santarcangelo, Inequilibrio, Kilowatt, Spoleto, Short Theatre, Napoli Teatro Festival Italia, Castel dei Mondi, Start Up e molto altro | pag. 58
Performance, acrobazie e set ipertecnologici
trasformano le dimore di Teatro a Corte | pag. 58
Goldoni, Shakespeare e dintorni
super classici all’Estate Veronese | pag. 63
Biennale Teatro 2015,
la metamorfosi della regia | pag. 64
Storia, politica ed economia
a Drodesera il teatro del presente | pag. 65
Con Koohestani, Meierhans e i Motus
nelle piazze aperte di Santarcangelo | pag. 67
Inequilibrio, tra la poesia di Dante
e l’epica del Ramayana | pag. 69
Da Santeramo a Cosentino
tutta l’energia di Kilowatt | pag. 73
Da Tolcachir a Plana, il Sudamerica
chiude il Napoli Teatro Festival | pag. 76
Animali da palcoscenico
conquistano Castel dei Mondi | pag. 79
La Puglia del teatro
in mostra a Start Up | pag. 80
Lirica
Da Londra a Pesaro
Rossini superstar | pag. 82
Drammaturgia
Borrelli, la lingua, il verso
e il suono che muove il gesto | pag. 89
Scrive ostinatamente a mano, Mimmo Borrelli, su quaderni dove le parole “sgravano” l’autore, come carne della sua carne. C’è tutto di lui nella sua scrittura: la sua sensibilità, le sue passioni, i dolori, gli incontri e le mancanze, la necessità di esprimersi.
di Alessandro Toppi
Testi
MALACRESCITA | pag. 88
DIALOGO INFANTILE IN FUSA E IN VERSI PER ATTORE E MUSICISTA
liberamente tratto da La madre: ‘I figlie so’ piezze ‘i sfaccimma
di Mimmo Borrelli
Premio Hystrio alla Drammaturgia 2015
Biblioteca
Le novità editoriali | pag. 100
A cura di Albarosa Camaldo
La società teatrale
L’attualità del mondo teatrale | pag. 104
A cura di Roberto Rizzente
Fus, la nuova legge
degli Infelici Molti e dei Felici Pochi
di Laura Santini