Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 2023
SPECIALE HYSTRIO FESTIVAL
La cronaca, i premiati, le motivazioni
Tra sogni e realtà, selfie e fiocchi rosa la seconda stella di Hystrio Festival | pag. 2
Chiude in ascesa la seconda edizione del festival dedicato al teatro under 35. Otto spettacoli, cinque letture sceniche riempiono per sei giorni gli spazi del Teatro Elfo Puccini di Milano. Operatori e critici, certo, ma anche tanto pubblico giovane e curioso di ritrovarsi e scoprire i nuovi talenti della scena.
di Giuseppe Montemagno
VETRINA
La sfida quotidiana di attori “di-versi”, dieci anni con il Teatro La Ribalta | pag. 12
Portatori di un mistero che solo il teatro può accogliere, gli attori che lavorano con Antonio Viganò sanno offrire l’esperienza di una bellezza inquieta e spiazzante, che rivela la forza rivoluzionaria di cui la scena è capace.
di Massimo Bertoldi
Edipo all’infaticabile ricerca della verità, Marco Baliani regista e pedagogo | pag. 13
Esito finale di Bottega XNL, percorso di formazione alle professioni del teatro e del cinema, va in scena a Veleia l’Edipo diretto da Baliani, che ha guidato 20 giovani attori in un percorso maestro-allievo incentrato su un testo-culto della drammaturgia occidentale.
di Marco Menini
Don Chisciotte e quei sogni messi al rogo, la nuova utopia del Teatro delle Albe | pag. 14
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari rileggono Cervantes con una nuova chiamata pubblica, prima tappa di un percorso attraverso la città di Ravenna che culminerà, nel 2025, sul palcoscenico del Teatro Rasi.
di Nicola Arrigoni
I miti del Mediterraneo in scena sull’Isola di Gorgona | pag. 15
Ulisse, le Metamorfosi di Ovidio e la Tempesta di Shakespeare, appuntamenti di un immaginario alle radici della nostra cultura, costituiscono materia fertile per la trilogia allestita da Gianfranco Pedullà con i detenuti del carcere di Gorgona.
di Laura Caretti
TEATROMONDO
London Summer, West End storie contemporanee in musical | pag. 16
Accanto al Premio Pulitzer Michael R. Jackson e al mago dei blockbuster Lloyd Webber, campeggiano produzioni piccole e kolossal programmati anche durante l’estate nei teatri londinesi, invariabilmente pieni.
di Sandro Avanzo
Transizioni della regia Almada, il teatro che cambia pelle | pag. 20
Un osservatorio sensibile sui teatri del mondo. Da quarant’anni, con singolare tempestività, il festival che si svolge nella città di fronte a Lisbona registra la mutazione dei linguaggi della scena, da Peter Stein a Milo Rau.
di Roberto Canziani
Salisburgo, sul “palcoscenico del mondo” due importanti questioni di etica | pag. 21
Al Festival di Salisburgo Ulrich Rasche rilegge criticamente un classico illuminista di Lessing, mentre Karin Henkel adatta per il teatro un celebre film, regalandogli un ampio respiro, allo stesso tempo sociologico e filosofico.
di Irina Wolf
Nella Zona di sicurezza di Piatra Neamț si immaginano strategie di sopravvivenza | pag. 22
Al festival che ogni anno si svolge nella città romena situata nella Moldavia Occidentale, spettacoli di compagnie nazionali e internazionali indagano tematiche contemporanee immaginando, però, possibili e positivi scenari futuri.
di Irina Wolf
EXIT
Roberto Sturno, una vita dedicata al teatro attraversando classici e contemporanei | pag. 23
Se ne è andato in punta di piedi, quasi a sorpresa, l’attore romano che con Glauco Mauri aveva costruito uno dei sodalizi artistici più solidi della scena italiana. Ma l’estate ha segnato anche la fin de partie di Renata Scotto e di Pierluca Donin.
di Francesco Tei
RITRATTI
Franco Branciaroli, ultima voce di una razza in via d’estinzione | pag. 24
A luglio l’attore ha ricevuto a Verona il Premio Renato Simoni “per la fedeltà al teatro di prosa”, sigillo di una lunga carriera a servizio dell’arte. Ora si prepara per un’altra lunga tournée con un altro “ragazzo irresistibile” come Umberto Orsini.
di Roberto Canziani
Marco Bernardi: «Il teatro mi ha scelto, la mia università è stata la scena» | pag. 25
Dall’apprendistato, a bottega con Maurizio Scaparro, alla direzione del Teatro Stabile di Bolzano, Bernardi festeggia 50 anni di carriera. Regista colto, amministratore accorto, dichiara la sua passione per il teatro di parola, da sempre al centro del suo lavoro.
di Massimo Bertoldi
HUMOUR r(UMOR)noir
Fratelli Cordelli | pag. 26
di Fabrizio Sebastian Caleffi
DOSSIER
Teatro e Natura | pag. 27
a cura di Laura Bevione e Roberto Rizzente
Coccia: teatro e pianeta una coincidenza necessaria | pag. 28
Per la prima volta costretto a confrontarsi con la totalità dei viventi, l’uomo deve ripensare il proprio rapporto con il pianeta, costruendo una relazione paritetica che contempli e racconti il rispetto per le specie e la convivenza con la natura a partire dai luoghi dell’esistenza quotidiana: i teatri e le città.
di Emanuele Coccia e Roberto Rizzente
Natura e rappresentazione: i due poli di una questione ininterrotta | pag. 30
Espressione nell’antichità della potenza degli dèi, la natura è stata, nei secoli successivi, introiettata nei discorsi dei personaggi, assorbita nel verso poetico a mo’ di allegoria o assurta a vero e proprio personaggio e motore dell’azione, contribuendo alla definizione del teatro come possibile realtà alternativa.
di Giuseppe Liotta
Se il teatro si occupa del cambiamento climatico: esperienze di drammaturgia “ecologista” | pag. 32
di Laura Bevione
Arti performative in movimento, progetti europei tra ecologia e paesaggio | pag. 33
di Francesca Serrazanetti
Pensieri e pratiche inter-specie lontano dall’Occidente | pag. 34
Di ascendenza europea, la visione dualistica e gerarchizzante tra umano e non umano è antitetica a quanto, da secoli, le culture indigene e le recenti ricerche antropologiche vanno proponendo: un’osmosi tra le specie che passa attraverso la relativizzazione dei punti di vista, fino alla possessione.
di Laura Budriesi
Il mondo alla rovescia: benvenuti nella repubblica degli animali | pag. 36
Protagonisti a tutto campo o alter ego con cui il folle è chiamato a confrontarsi, gli animali si fanno metafora, nei testi di quattro autori contemporanei, del potere ferino che è nell’uomo, spesso disattendendo le nostre certezze e le classificazioni di comodo.
di Federico Bellini
Pecore, corvi e salti di specie: la natura futura di Marta Cuscunà | pag. 37
di Roberto Canziani
Dalle parti dell’inconscio: le maschere zoomorfe in scena | pag. 38
Raffinati coccodrilli, felini di vario genere e creature ibride ma anche ovini, gorilla, conigli e molti scimpanzé: il bestiario scenico del teatro contemporaneo è sicuramente ricco e polimorfo, tanto da correre il rischio di tramutarsi in facile cliché.
di Diego Vincenti
Al di là delle colonne d’Ercole: miti e cronache di eroi ed esploratori | pag. 39
Dal mare alla montagna, dal cosmo alla terra, inevitabilmente considerata matrigna, la Natura è il limite ultimo cui l’uomo, sin da bambino, è chiamato a confrontarsi per esplorare parti di sé e nutrire il desiderio inestinguibile della conoscenza.
di Elena Scolari
Metti un capro in teatro: quando è l’animale a essere osceno | pag. 40
Utilizzando animali veri o rappresentandoli attraverso i dispositivi tecnologici, la scena contemporanea spiazza lo spettatore, di cui mette a nudo gli istinti predatori. Tanto da incorrere, spesso e volentieri, nella censura degli animalisti e delle autorità grazie a cavilli giuridici.
di Silvia Mei
Teatro nella natura, teatro della natura: per perdersi e ritrovare il vero sé | pag. 42
Spettacoli itineranti o immersi in boschi e parchi; miti ripensati nell’epoca contemporanea e inviti a ricalibrare il pensiero e la percezione per “guardare” davvero il paesaggio naturale. Una carrellata di esperienze eclettiche ma accomunate dal desiderio di rifondare la relazione uomo-natura.
di Matteo Brighenti
Raccogliere e cacciare negli anni Duemila: l’esperienza “a lato” della Tosse | pag. 44
Come profeticamente scrisse Renzo Piano, «quelli del Teatro della Tosse sono anche un po’ ladri di spazi, si prendono un pezzo di città o un intero paese, trasformandoli in un luogo magico che sembra appena inventato».
di Maria Dolores Pesce
Le Ariette: attori-contadini di un teatro democratico e paritario | pag. 45
Paola Berselli e Stefano Pasquini sono, insieme a Maurizio Ferraresi, il Teatro delle Ariette: casa, campi e uno spazio sui colli bolognesi, in Valsamoggia. Per un teatro che sia prima di tutto “esperienza” del naturale.
di Paola Berselli, Stefano Pasquini e Laura Bevione
Andare nella foresta e costruire castelli: i festival a misura di paesaggio | pag. 46
Diffusi in tutta la penisola e spesso fondati prima che l’attenzione per l’ambiente divenisse di dominio pubblico, i festival teatrali contribuiscono alla tutela e alla valorizzazione dei territori, promuovendo innovative forme di collaborazione con gli enti locali, con ricadute sui linguaggi e le estetiche.
di Elena Scolari
Infante: l’Altro come eccesso per un teatro post-umano | pag. 48
Dal Cile, Manuela Infante inventa nuovi linguaggi per organizzare il pensiero in modo non umano. Realismo (2016), Estado Vegetal (2017), Metamorphoses (2023), Cómo convertirse en piedra (2022) hanno spostato il centro della narrazione sulle pietre, i vegetali, sulla voce come puro suono.
di Manuela Infante e Teresa Vila
Gualtieri: questo tempo, ancora più rotto, è un tempo di radicale cambiamento | pag. 49
Ineffabile, archetipica, sacrale, prossima al mito e aliena dalle costruzioni razionali e antropocentriche dell’uomo, la Natura è, nell’opera di Mariangela Gualtieri, portatrice di un’alterità salvifica che a stento può essere descritta dalla parola.
di Mariangela Gualtieri e Marco Menini
Imprevisti, tensioni, nomadismi: abitare il paesaggio secondo DOM | pag. 50
Fondato nel 2013 da Leonardo Delogu e Valerio Sirna, DOM indaga il paesaggio e le pratiche di abitazione dello spazio. L’uomo che cammina, un progetto del 2015 capace di reinventarsi a seconda dei contesti in cui viene realizzato, è esemplificativo della poetica del gruppo.
di Leonardo Delogu, Valerio Sirna e Francesca Serrazanetti
Il giardino coltiva il giardiniere con l’amore per superare l’antropocentrismo | pag. 51
Ideatrice e direttrice, dal 2001, del Festival Naturalmente Arte, “artista-giardiniera”, Lorenza Zambon è impegnata, dal 1999, in una personale e pionieristica ricerca sulla relazione fra la specie umana e l’ambiente in cui vive.
di Lorenza Zambon e Laura Bevione
Natura, natura delle mie brame qual è lo spettacolo più bello del reame? | pag. 52
Anfiteatro della meraviglia, propedeutica a una crescita armoniosa della psiche, la Natura è protagonista assoluta del teatro ragazzi, dagli spettacoli ambientati in boschi e giardini a quelli che hanno per protagonisti gli animali, i viaggiatori e gli esploratori.
di Mario Bianchi
Visioni senza confine: praticare e formarsi “in natura” | pag. 53
Con la testa nelle fauci del leone: storia e storie del circo con animali | pag. 54
Compagni di acrobati, giocolieri e ballerini, gli animali hanno accompagnato la nascita e l’evoluzione
del circo, incarnandone il gusto per la meraviglia nell’incontro dell’uomo con l’altro da sé. Fino agli sviluppi più recenti del nouveau cirque, dal Cirque du Soleil a Zingaro.
di Alessandro Serena
Mickey Mouse & friends: il musical tra leoni, gatti, gorilla e pappagalli | pag. 56
Disney ma non solo: diffusissima è, nel musical, la presenza degli animali, interpretati da attori mascherati o evocati da un complesso apparato scenotecnico che trova nuove e mirabolanti soluzioni per reinventare i classici del cinema e della letteratura.
di Sandro Avanzo
Lirica e Natura: singin’ in the rain, fra volpi, foreste, cataclismi e sortilegi | pag. 57
Catastrofi, temporali, eruzioni sono eventi di straordinario impatto scenico, esaltati dal melodramma sin dall’epoca barocca per lasciare spazio, nel Novecento, a una più complessa riflessione sul rapporto tra l’uomo e la Natura.
di Giuseppe Montemagno
La montagna che si muove: ecologie performative nell’arte | pag. 58
Antitetici secondo la prospettiva occidentale, uomo e natura trovano nella cultura orientale e nell’arte contemporanea nuove modalità di interazione, nella convinzione che entrambi concorrano alla definizione dei processi storici.
di Marco Scotini
Rito, istinto e rigenerazione: il vitale rapporto fra danza e natura | pag. 60
Il corpo in movimento, nelle sue performatività e anche nudità, è, sin dalle epoche più antiche, lo strumento ideale, concreto e simbolico, per rappresentare problematicamente il rapporto dell’uomo con il mondo naturale e animale che lo circonda, così come il proprio inconscio istintuale.
di Shahrzad Mohsenifar
NATI IERI
Premio Scenario, la scena under 35 in un caleidoscopio di visioni e linguaggi | pag. 62
Tra i dodici finalisti della 19a edizione del prestigioso Premio vincono anonimasequestri di Leonardo Tomasi e Luisa di Valentina Dal Mas, segnalati La costanza della mia vita di Pietro Giannini e Tre voci di Tilia Auser.
di Mario Bianchi
All’Ultima Luna d’Estate vince I ragazzi e Guillaume, a tavola! | pag. 63
di Mario Bianchi
CRITICHE
Le recensioni dai festival estivi | pag. 66
Dalle visioni di Castellucci alla docu-fiction di Nikitin: il teatro d’autore della Biennale Teatro | pag. 66
B.Motion, a Bassano la vetrina dedicata ai linguaggi contemporanei | pag. 69
Oltre le convenzioni del teatro, a Pergine tra identità e politica | pag. 70
Mittelfest: impegno e gioco, da Elon Musk al teatro d’indagine | pag. 71
Santarcangelo Festival: andare oltre le possibilità del reale | pag. 75
Inequilibrio, pratiche di sconfinamento e dialogo tra generi, corpi e linguaggi | pag. 78
Dal metateatro al gioco di ruolo la multidisciplinarietà è di casa a Kilowatt | pag. 82
Incroci generazionali, la stagione plurale di Spoleto66 | pag. 86
Storie nere dal passato e dal presente gli ultimi titoli di Campania Teatro Festival | pag. 90
L’agosto teatrale di Segesta dai classici a T.S. Eliot | pag. 92
L’estate danzante dei festival piroetta tra i continenti | pag. 94
L’appassionata estate operistica tra follie, drammi e discusse riletture | pag. 97
BIBLIOTECA
Tutte le novità dal mondo librario | pag. 100
a cura di Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo
TESTI
MA-DONNA di Camilla Dania | pag. 104
Testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena 2023
LA SOCIETÀ TEATRALE
Notizie dal mondo del teatro | pag. 115
a cura di Roberto Rizzente