Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 2017
VETRINA
Venezia: nove registe
per una Biennale | pag. 2
Il primo anno di direzione di Antonio Latella è stato dedicato a indagare l’evoluzione di processi creativi e di linguaggi su una scena europea declinata al femminile. In cartellone nove artiste per diciannove spettacoli.
di Claudia Cannella, Sara Chiappori, Roberto Canziani, Laura Bevione, Emilio Nigro
John Malkovich
e le cattive sirene dell’ideologia | pag. 10
L’interesse per lo scrittore e attivista politico argentino Ernesto Sabato scopre un diverso volto in John Malkovich, l’attore americano che si è sempre dichiarato allergico a politica e religione. Qui, però, in gioco c’è l’essere umano. E allora…
di Roberto Canziani
TEATROMONDO
Buon compleanno, Edimburgo!
Settanta volte festival | pag. 12
Edimburgo invasa dal festival. Ma anche dalle barriere di cemento anti-attentato. In un clima di allerta, i 70 anni dell’Eif, nato sotto il segno della speranza post-bellica, suonano come un auspicio. Mentre il Fringe getta uno sguardo di pace sul mondo arabo.
di Maggie Rose
Nella Città dei Papi,
palcoscenico di intrighi | pag. 15
Confermato alla direzione del Festival di Avignone fino al 2021, Olivier Py inaugura l’edizione 2017 con spettacoli che mettono al centro il legame fra teatro e potere.
di Gherardo Vitali Rosati
Il palcoscenico di Almada
sospeso tra Europa e America | pag. 16
Da trentaquattro anni la città sulla sponda del Tago, di fronte a Lisbona, è luogo d’incontro tra teatro portoghese e internazionale. Gli europei Peeping Tom, Marthaler, Delbono, Vişniec, l’argentino Bernardo Cappa, tra gli ospiti di quest’anno.
di Tommaso Chimenti
A San Pietroburgo si danza
la rivoluzione del contemporaneo | pag. 18
Chi pensa alla Russia pensa al balletto ultra classico, tutto tutù, punte ed eleganti port de bras. Bisognerà ricredersi: grazie a Vadim e Natalja Kasparov, al loro festival internazionale Open Look e all’Accademia Boris Eifman, la new wave della danza sta rapidamente dilagando.
di Mara Serina
Lungo il Danubio slovacco,
il fiume che attraversa muri e confini | pag. 20
In bilico tra un passato comunista e un presente dominato da affarismi e nazionalismi, la Slovacchia si interroga su un possibile futuro alternativo, mentre da Bratislava a Nitra, nei numerosi centri teatrali del Paese, non si arresta la spinta di apertura al mondo.
di Franco Ungaro
HUMOUR
G(L)OSSIP | pag.24
Bio acting: the Vegan Project Plot
di Fabrizio Sebastian Caleffi
DOSSIER
Scenografia 3.0 | pag. 25
a cura di Francesca Serrazanetti e Vittorio Fiore
.
Katrin Brack, la leggerezza degli elementi | pag. 26
Scenografie atmosferiche, che lavorano per riduzione. Questa la poetica della scenografa tedesca, premiata con il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia. Un riconoscimento che va a un’intera professione.
di Francesca Serrazanetti
Inclusione, partecipazione e realtà:
dalle avanguardie del ‘900 al nuovo millennio | pag. 28
Se i riformatori della scena Appia e Craig avevano affermato la praticabilità dello spazio teatrale come strumento di relazione tra attore e spettatore, i protagonisti della fine del secolo hanno portato queste intuizioni alle loro estreme conseguenze. Fuori e dentro il teatro, in una progressiva adesione alla realtà.
di Pierluigi Salvadeo
Quando gli artisti firmano la scena… | pag. 30
Se Alberto Burri e Lucio Fontana hanno contraddistinto la seconda metà del secolo scorso e Arnaldo Pomodoro il passaggio al nuovo millennio, gli ultimi decenni sono segnati dalle visioni di artisti come Mimmo Paladino e Igor Mitoraj. Dentro e oltre la scena.
di Bibiana Borzì
…e quando gli architetti la progettano | pag. 31
Nel terzo millennio il progetto della scena è stato, per gli architetti, non solo ambito di sperimentazione, bensì spazio vuoto da modellare, capace di schiudere un universo di significati. Da Gae Aulenti a Mario Botta, da Renzo Piano a Benedetta Tagliabue, da Rem Koolhaas a Massimiliano Fuksas.
di Silvia Cattiodoro
Scenografi e registi,
sodalizi artistici nel nome del teatro | pag. 32
Dalla seconda metà del Novecento a oggi diverse collaborazioni stabili tra registi e scenografi hanno proposto e consolidato nuove concezioni della scena e metodologie di lavoro. Nell’equilibrio tra i ruoli e le visioni che si nascondono dietro alla creazione artistica.
di Vittorio Fiore e Francesca Serrazanetti
La “macchina scenica” ovvero il con-testo che include, interagisce, racconta | pag. 34
Lontano da finalità descrittive e decorative, molte esperienze contemporanee hanno approfondito la ricerca sullo spazio scenico attraverso “dispositivi” capaci di contaminare e amplificare recitazione, drammaturgia e regia. Sperimentando nuovi sistemi di relazione con il performer e con lo spettatore.
di Vittorio Fiore
Il grado zero della scenografia,
lo spazio come ruolo della relazione | pag. 36
Trapiantata fuori dai teatri, fondendosi a spazi urbani, domestici o naturali, dagli anni Sessanta a oggi la scenografia rinnova le proprie istanze, in nome del realismo e di un rapporto dialettico con lo spettatore.
di Roberto Rizzente
Videomapping e interazione,
le nuove frontiere della tecnologia | pag. 37
Tecnologie innovative, software e prototipi stanno continuando, nel nuovo millennio, a ridefinire i confini dello spazio scenico attraverso il digitale. Creando ambienti immersivi, dinamici e interattivi.
di Annamaria Monteverdi
Fra prospettiva e digitale:
materiale e immateriale a confronto | pag. 38
Nella relazione con lo spazio vuoto, le scenografie del nuovo millennio si appoggiano a segni, tra artigianato e digitalità. I luoghi della scena diventano spazi interiori ed emotivi: a chi guarda il compito di riempirli e di completare il senso della visione.
di Renzo Francabandera
Quadriennale di Praga
dalla scenografia al performance design | pag. 39
di Bjørn Laursen
Aguzzare l’udito, affinare lo sguardo.
Quando la musica prende forma | pag. 40
Salvaguardia della tradizione e fantasiose incursioni nell’arte contemporanea: questi i poli concettuali entro i quali si muove la scenografia d’opera, museo vivente pronto a farsi eco della musica.
di Giuseppe Montemagno
Inventori di mondi,
per lo spettatore bambino | pag. 41
Lontano dai palchi istituzionali, il teatro ragazzi ha sperimentato, fin dalla fine del ‘900, direzioni inedite: non attraverso scenografie rappresentative ma con percorsi immersivi, capaci di attivare l’immaginazione.
di Mario Bianchi
Margherita Palli, il lavoro di squadra
e il dialogo con la regia | pag. 42
Per Luca Ronconi ha creato oltre sessanta scenografie. Dalla prosa all’opera, il suo lavoro prende forma raccogliendo le indicazioni del regista. Nella convinzione che lo scenografo non sia un artista, ma un artigiano parte di una catena di montaggio.
di Francesca Serrazanetti
Paolo Fantin:
la scena e il suo colore | pag. 43
Testo, personaggi, parole, musica, storia, disegno manuale e digitale, rapporto con il pubblico. Queste le parole chiave del mestiere, nel racconto di uno dei più giovani e affermati scenografi italiani attivo nell’opera e nella prosa, in Italia e all’estero.
di Giuseppe Montemagno
Maurizio Balò, la scena che vive
e la necessità di saper variare | pag. 44
Eclettismo, servizio allo spettacolo, ricerca dell’essenzialità espressiva e sviluppo dell’immagine in scena, in una sinergia continua e appassionata con il regista e l’attore: i quarant’anni e più di carriera di Maurizio Balò.
di Roberto Rizzente
Maria Spazzi:
la mia arte fra tempo e solitudine | pag. 45
Comporre, dosare e scegliere, a partire dall’esistente: il lavoro di Maria Spazzi, creatrice di ambienti scenici senza ridondanze di senso, casse di risonanza di ciò che è essenziale.
di Renzo Francabandera
Ma all’estero va meglio?
Uno sguardo sulle esperienze europee | pag. 46
Ideatori di spazi e co-autori della scena, i grandi nomi della scenografia contemporanea compongono un mosaico di tendenze, poetiche e visioni. Tra diverse condizioni di lavoro, identità professionali più o meno spurie e solide collaborazioni con registi.
di Francesca Serrazanetti
La formazione, tra pratica e teoria | pag. 48
Approfondimento teorico e sperimentazione delle competenze: per mettere in relazione questi due ambiti, Accademie e scuole stanno testando collaborazioni con realtà della scena contemporanea, con interessanti sinergie tra i settori della formazione e del lavoro.
di Davide Petullà
Professione scenografo.
Tra (in)visibilità e intenzioni poetiche | pag. 49
Le difficoltà del mestiere, la riconoscibilità del ruolo, il suo valore politico, la poetica e il linguaggiospaziale nella scenografia del Terzo Millennio. Abbiamo chiesto ad alcuni scenografi italiani come vedono la loro professione, e quali principi guidino il loro fare artistico.
Contributi raccolti da Vittorio Fiore, Pierfrancesco Giannangeli, Francesca Serrazanetti
SIRACUSA
Scenografi, artisti e architetti
si misurano con il teatro antico | pag. 53
di Vittorio Fiore
NATI IERI
Premio Scenario,
trent’anni per la scena giovane | pag. 56
I protagonisti della giovane scena/52: Un anniversario importante per il Premio, che ha festeggiato la finale della sua 16a edizione a Santarcangelo, accorpando Premio Scenario, Scenario per Ustica e Scenario Infanzia in un’intensa tre giorni.
di Claudia Cannella
CRITICHE
Teatro a Corte, centauri e ippogrifi
nel parco di Stupinigi | pag. 58
Riccardo II e un Sogno blockbuster
nella shakespeariana estate veronese | pag. 60
Maestri e nuovi coreografi
si incontrano a Bassano | pag. 61
La Rambert Dance Company, Yasmeen Godder, Simon Mayer, Zuk & Fishof: la danza è protagonista del festival veneto e del programma B.Motion dedicato alle nuove tendenze.
Il mondo a Drodesera,
supercontinente da esplorare | pag. 64
Dalle coreografie minimaliste di Alessandro Sciarroni agli esperimenti percettivi di Riccardo Giacconi e Carolina Valencia Caicedo, come della libanese Tania El Khoury, alle inchieste di Thomas Bellinck, il festival trentino tiene fissa l’attenzione sul presente e sui suoi turbamenti.
Santarcangelo, una piazza aperta
per artisti pronti al confronto | pag. 67
Nella prima edizione diretta da Eva Neklyaeva, molti dei performer – Chiara Bersani, Samira Elagoz, Dana Michel, Simona Bertozzi, Orthographe e Mara Cassiani – si interrogano sulla propria identità politica e sociale.
InEquilibrio: vent’anni
al servizio della nuova scena | pag. 70
Compleanno importante per il Festival di Castiglioncello, festeggiato, tra i tanti artisti presenti, da Abbondanza/Bertoni, Elena Guerrini, Gogmagog e Marco Cacciola con Tindaro Granata.
Kilowatt: l’immaginazione
per sconfiggere la paura | pag. 72
I mali della società contemporanea (capitalismo, terrorismo ecc.), ma anche il proto-femminismo di Giovanna d’Arco, percorsi emotivi per spettatori, riflessioni sulla memoria e una spolverata di danza al festival di Sansepolcro.
Il Mito e la Storia
abitano le scene di Spoleto | pag. 77
Robert Wilson rilegge Heiner Müller, Emma Dante una fiaba di Basile, Rimas Tuminas viviseziona Edipo Re e la coppia Bruni-Frongia il processo a Oscar Wilde: ecco alcuni dei mondi presentati al festival umbro.
Pro & Contro
L’ossessione della bellezza
nella fiaba crudele di Emma Dante | pag. 79
Polverigi: un teatro politico
che racconta l’urgenza del reale | pag. 80
Drammatiche questioni dell’oggi e modalità espressive tese a modificare il rapporto con lo spettatore sono al centro di Inteatro, da Roger Bernat alla danza di Sonia Gómez, Treferi/Varga, Costanzo Martini, Nicola Galli e Ajmone/Santander Corvalán.
Napoli, quando i classici
dialogano con il presente | pag. 83
Se Eschilo, Euripide e Shakespeare sono oggetto di riletture, Massini, Sparno, Fabre e Papaioannou puntano lo sguardo sulla realtà raccontandone il passato, anche mitico, e provando a immaginarne il futuro.
LIRICA
Da Turandot a Venere,
quando l’Opera è donna | pag. 88
di Francesco Tei, Pierfrancesco Giannangeli, Mario Bianchi e Nicola Viesti
EXIT
Addio a Peter Hall, Jeanne Moreau, Sam Shepard, Roberto Guicciardini,
Gastone Moschin e Paolo Villaggio | pag. 90
di Ilaria Angelone, Chiara Viviani e Roberto Rizzente
TESTO
STABAT MATER
Trilogia sull’identità – Capitolo II | pag. 92
di Livia Ferracchiati
Premio Hystrio-Scritture di Scena 2017
Biblioteca | pag. 114
Società teatrale | pag. 118