1994 - 3
luglio | settembre

Angelo e Beatrice

Numero personaggi: 2
di Francesco Apolloni

Personaggi

Autopresentazione

L’AMORE VIOLENTO DI DUE TERRORISTI
Volevo raccontare una storia d’amore, una storia d’amore estrema, fra due ragazzi che non hanno più vent’anni: Angelo e Beatrice. Sono due terroristi che hanno deciso di dire NO. No alla famiglia, alle istituzioni, allo Stato; sono soli contro tutti e tutto. Perché due terroristi? Perché questo mi ha permesso di raccontare le loro passioni, i loro sentimenti, forse un po’ morbosi, senza essere troppo esplicito, didascalico, ma nascondendoli dietro le loro tensioni ideologiche, cercando così di svelare le altre ragioni che non sono politiche, per cui questi due ragazzi sono insiema e decidono di passare alla lotta armata. Non mi interessava specificare a quale gruppo appartenessero, se erano rossi o neri; né forse ha molta importanza datare a tutti i costi la commedia. Potrebbero essere due terroristi tedeschi o irlandesi. Anche se, inivitabilmente, mi sono dovuto ispirare a personaggi dell’attualità ai terroristi, veri, che mi sono più vicini; basti pensare alla storia d’amore drammatica fra i due dei Nar Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, oppure ai rapporti intrecciati nelle br tra Renato Curcio e Mara Cagol, fra Alberto Franceschini e la stessa Mara.
I due protagonisti (meno organizzati dei gruppi citati; commettono più errori e sono forse più ingenui anche se di errori ed ingenuità quelli veri, ne hanno commessi) sono una scheggia impazzita; ma accade anche a loro quello che è successo ai veri terroristi, che iniziarono vedendo la “rivoluzione” come un gioco esaltante, quella che lo stesso Franceschini ha chiamato “l’aspetto ludico della rivoluzione”, per finire in una tragedia. L’amore fra Angelo e Beatrice è violento e brutale, come violento e brutale è stato il terrorismo.
Francesco Apolloni

Scheda autore

FRANCESCO APOLLONI, 26 anni, ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Ha lavorato al cinema come assistente alla regia di Franco Giraldi in Una vita in gioco, e di Gianni Amelio in Il ladro di bambini. Ha collaborato alla sceneggiatura di Raffaele la Capria Una questione privata.
Per il teatro ha scritto piccoli e privati che ha debuttato al Festival di Santarcangelo; Risiko che è stato presentato al Festival di Todi e Animali a sangue freddo.
Come attore protagonista ha lavorato in teatro con Massimo Castri, Lorenzo Salveti e Francesco Randazzo. Al cinema ha lavorato con Pupi Avati ed è stato coprotagonista ne Il tuffo di Massimo Martella, film Premio alla Critica al Festival di Venezia 1993.

Scroll to Top