PERSONAGGI
Agente musicale
Vecchio
Fan
Giornalista
Madre di J.T.B.
AUTOPRESENTAZIONE
La lezione di Amy Winehouse: quando la celebrità genera cannibalismo
L’idea, o meglio il primo stimolo utile a J.T.B., è nato nei giorni seguenti la morte di Amy Winehouse. Mi aveva sempre incuriosito il fatto che la vita della cantante fosse perennemente messa sotto la lente d’ingrandimento. Da una calza rotta a una nota sbagliata fino a presentarsi sul palco in condizioni precarie, tutto andava bene per sbattere in prima pagina i suoi problemi fatti di abusi e dipendenze. Era, o meglio, doveva essere solo una rockstar maledetta. Quando è morta sì è ribaltato tutto. In televisione c’erano programmi maratona con interviste alla Winehouse dove lei, finalmente lei, parlava. Emergeva la figura di una donna estremamente intelligente, ma sola, dotata di una straordinaria sensibilità che parlava di ciò che più la turbava, l’amore, di come il non essere ricambiata, l’avere difficoltà nelle relazioni la facesse soffrire. Oppure il dover fare i conti con la celebrità, con persone sempre pronte a osservarti per il puro piacere di farti sentire inadeguata, sbagliata.
Era spaventoso come in pochi giorni tutto si fosse ribaltato, ma questo cambiamento di rotta non era dovuto a problemi di coscienza o di pentimento. Era solo marketing, il giusto marketing per sfruttare anche da morta l’immagine della cantante facendo sì che il business economico legato al suo nome potesse proseguire.
Io la chiamo manipolazione o, citando Jean Baudrillard, società del simulacro, dove il destino e la condizione delle società avanzate è di degradare ogni fatto a semplice spettacolo e oggetto di consumo, a prescindere della sua veridicità o falsità. Uno degli aspetti che mi inquietava di più era vedere come questo consumo, pur essendo continuo e perpetuo, non terminasse mai, anzi, si spingeva sempre oltre ogni limite, senza etica e rispetto per una persona che non c’era più. J.T.B. è un testo che prende spunto da questo evento per poi muoversi nell’universo della celebrità, dell’apparire e delle conseguenze che possono scaturire dalla disperata e ossessiva ricerca del riconoscimento. I personaggi che ho scelto per la storia hanno una distanza differente dall’epicentro di tutto, J.T.B., ma riescono lo stesso a essere inglobati nel suo universo, consapevolmente o inconsapevolmente. Sono persone diverse, anche a livello generazionale, ma c’è un forte filo rosso che li unisce. Il desiderio forte che emerge in ognuno dei miei personaggi è di essere qualcuno, venire riconosciuti, essere famosi perché non riuscirci in tempi come questi pieni di reality, di internet, ma anche di furbizie, scambi o giochi di potere significa essere delle nullità. E niente è peggio, niente rende le persone tristi, depresse e disperate quanto la consapevolezza della loro invisibilità.
Lorenzo Garozzo
SCHEDA AUTORE
Lorenzo Garozzo nasce a Cremona il 14 marzo 1982. Nel 2009 vince il concorso di drammaturgia europea Tragos alla memoria di Ernesto Calindri col testo Un processo naturale (al di là del bene e del male). Nel 2010 è assistente alla regia di Fabrizio Arcuri nella tournée Spara/Trova il tesoro/Ripeti per l’Accademia degli Artefatti. Nello stesso anno consegue la laurea specialistica in “Arti, Spettacolo e Produzione multimediale, indirizzo arti performative” con la tesi Mark Ravenhill attraverso l’Accademia degli Artefatti: lo strano caso di Spara/Trova il tesoro/Ripeti. Nel 2011 è finalista del bando Urgenze promosso da Teatro Inverso e condotto da Stefano Massini. Dal 2012 è docente sia in “UpTeatro – Laboratorio sull’attore” rivolto a ragazzi tra i quindici e i venti anni, sia in “UpScrittura, laboratorio per realizzazione di testi teatrali”, progetti promossi dall’Assessorato alle politiche giovanili di Cremona. Nel 2013 viene selezionato all’interno della rassegna, realizzata e promossa dal CTB (Teatro Stabile di Brescia), “Tesi alla ribalta”, ciclo di incontri/conferenze incentrato sulla presentazione di tesi di giovani laureati. Sempre nel 2013 è vincitore della XXIII edizione del Premio Hystrio Scritture di scena col testo J.T.B. Ad agosto 2013 viene selezionato nel progetto Biennale College – Teatro 2013, promosso dalla biennale di Venezia, per il workshop a cura di Fausto Paravidino, Azione e punto di vista. Amante del cinema e della musica, è fan sfegatato degli Afterhours e del Teatro degli Orrori.