Personaggi
Il vecchio Giulia Il barista 1 °passante 2 °passante La donna zoppa 1 °benzinaio 2 °benzinaio 1 °avventore e 2 °avventore Una ragazza bionda 1 °barbone 2 °barbone 3 °barbone 1 °uomo 2 °uomo Una giovane donna Una raagazza con anelli e collanine Un marito con valigia Una moglie Un viaggiatore Una viaggiatrice Un al ltro viaggiatore Passanti e viaggiatori che non parlano
Autopresentazione
L ’ASSASSINO INNOCENTE che uccise per amore L ’uomo che mangiava i coriandoli è del 1996.Sono passati dieci anni.Non ricordo più bene perché l ’ho scritto e temo che spie- garlo sia impossibile.A volte mi spinge il bisogno di dire con parole mie quel che non riesco a dire con parole d ’altri quando recito. C ’era un ’idea che mi frullava in testa,questo sì:mettere al centro di una storia un “assassino innocente ”.È un tema che mi affascina,l ’avevo già toccato con Jack lo sventratore.Caso vuole che anche quel copione sia stato pubblicato da Hystrio,nel 1995.Avete un debole per gli assas- sini.In vita mia non ho mai visto un uomo meschino compiere azioni gene- rose,in compenso ho visto più volte uomini generosi compiere azioni meschine.Lo stesso si può dire di cultura e ignoranza,stile e volga- rità,mitezza e violenza.Siamo fatti così.Si può uccidere per amore come essere uccisi per denaro.Cos ’è meglio?Si parla tanto della vita come dono:avete provato ad aprire il pacchetto?Sto cercando di spiegare per- ché mi è impossibile spiegare perché l ’ho scritto.Ma è poi così impor- tante che ci sia un perché?Una cosa è certa:scrivo per essere rappre- sentato.Un copione teatrale comincia ad avere un senso solo quando il sipario comincia ad aprirsi.Ma in questo caso dovevo essere ubriaco per- ché una novità italiana con 23 personaggi non ha nessuna possibilità di essere rappresentata in Italia.Infatti,Der Konfettifresser è stato rap- presentato in Germania,nel 1999,al Meininger Theater-Südthuringisches Staatstheater,il più piccolo Teatro Stabile tedesco,cosa di cui a Meiningen sono molto orgogliosi.Speriamo nell ’Europa.E speriamo che all ’estero si convincano che il teatro italiano non è solo Commedia dell ’Arte.Tocca a noi dimostrarlo.Non sono d ’accordo con chi sostiene che la lingua italiana non è adatta per la scrittura teatrale.Credo piuttosto che gli autori italiani la loro lingua se la debbano ancora conquistare e se una nuova drammaturgia fatica a nascere il motivo è anche questo.Vi ricordate cosa diceva il bravo maestro alla mamma ansio- sa che andava a chiedere notizie del figlio?«È intelligente ma non si applica ».I nostri meravigliosi dialetti,poi,hanno gettato nebbia intorno al problema.Siamo tutti “a prescindere ”.Ma tanto,fra poco scriveremo in inglese senza aver mai conosciuto bene l ’italiano.Mi ven- gono in mente le parole di una bellissima canzone francese che cantava Jacques Brel:«Ce n ’è voluto del talento per diventare vecchi senza esse- re adulti!»…Vittorio Franceschi
Scheda autore
VITTORIO FRANCESCHI,dopo le prime esperien- ze milanesi di teatro-cabaret negli anni ’60, lavora a lungo allo Stabile di Trieste dove,nel 1964,viene rappresentata la sua prima commedia: Pinocchio minore,favola perbene con burattini di carne.Nel 1968,con Dario Fo e Franca Rame, è tra i fondatori dell ’Associazione Nuova Scena. Dopo la divisione da Fo e Rame nel 1970,tra- sforma Nuova Scena in Cooperativa trasferendone la sede a Bologna,sua città natale.In quegli anni si dedica a testi d ’impegno politico e civile come Diario di classe,Un sogno di sini- stra,La ballata dello spettro.Nel 1976,con L ’Amleto non si può fare,inizia un nuovo per- corso di ricerca drammaturgica che include anche una riflessione sulla funzione del teatro e sul ruolo dell ’attore oggi.In quegli anni è Tartufo nel Tartufo di Molière e il Reduce nel Parlamento del Ruzante (entrambe per la regia di Francesco Macedonio).Lasciata Nuova Scena nel 1980, interpreta,tra i tanti,i ruoli di Edipo in Edipo tiranno di Sofocle (regia di Benno Besson),Robespierre in L ’affare Danton di Stanislawa Przybyszewska (regia di Andrzej Wajda),Pécuchet in Bouvard et Pécuchet di Squarzina e Kezich da Flaubert (regia di Giovanni Pampiglione),Re Tartaglia in L ’oiseau vert di Benno Besson da Gozzi (regia di Benno Besson)e Paragone in Come vi piace di Shakespeare (regia di Marco Sciaccaluga).Tra il 1991 e il 1996 vanno in scena tre sue commedie: Scacco pazzo (regia di Nanni Loy),Jack lo sventratore (regia di Nanni Garella)e Ordine d ’arrivo di cui cura la regia per lo Stabile di Genova. In quegli anni è Rousseline in Mille franchi di ricompensa di Victor Hugo (regia di Benno Besson),Hauk-Sendorf in L ’affare Makropulos di Karel Capek (regia di Luca Ronconi),Giovanni Pascoli in Un anno nella vita di Giovanni Pascoli di Melania Mazzucco e Luigi Guarnieri (regia di Walter Pagliaro).Nel 1997 è protagonista del monologo L ’imbalsamatore di Renzo Rosso (regia di Guido De Monticelli),nel 1998 è Sampognetta in Questa sera si recita a soggetto di Pirandello (regia di Luca Ronconi).Nella stagione 2000/2001 interpreta il ruolo di Jaques nel Come vi piace di Shakespeare (regia di Gigi Dall ’Aglio)e viene allestita la sua commedia La signora dalle scarpe strette (regia di Walter Le Moli).Negli ultimi cinque anni è stato Borkman nel John Gabriel Borkman di Ibsen e Hinkfuss in Questa sera si recita a soggetto di Pirandello (entrambi con la regia di Massimo Castri).Nel 2005 è Vanni nella sua ultima commedia,Il sor- riso di Daphne,prodotta dallo Stabile di Bologna con la regia di Alessandro D ’Alatri.Ha lavorato con gli Stabili di Genova,Torino, Trieste,Bologna,Roma,Parma,Bolzano e Piccolo di Milano,con la Comédie de Genève e inoltre con i registi Sandro Bolchi,Aldo Trionfo,Franco Giraldi,Mario Missiroli,Piero Maccarinelli.È insegnante di recitazio- ne alla Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone ”di Bologna,di cui è condirettore.Ha vinto numerosi premi,tra cui il Riccione/Ater,il Saint-Vincent,l ’Idi,il Biglietto d ’oro Agis,il Taormina Arte,l ’Ubu, l ’Enrico Maria Salerno e il Premio Hystrio 2006.