Personaggi
Autopresentazione
Scheda autore
VICO FAGGI (pseudonimo di Alessandro Orengo) è nato a Pavullo nel Frignano nel 1922, da padre ligure e madre emiliana. Durante la Resistenza è stato commissario di un distaccamento di garibaldini sull’Appennino emillano. Nello stesso periodo ha scritto le due prime poesie, che saranno raccolte in Quaderno partigiano e poi in Corno alle scale. Nel 1946 si è laureato in giurisprudenza con una lesi in Filosofia del Diritto, e successivamente è entrato in magistratura. Ha esordito come commediografo nel 1962 con Ifigenia non deve morire; seguono: Il processo di Savona, 1965; Cinque giorni al porto (con Luigi Squarzina, 1969); Rosa Luxemburg (con lo stesso, 1974); Giulietta e Rahman, 1979; Non più mille (con Cina Lagorio, 1979); Nizki ovvero il deserto cresce, 1980; Il filosofo e l’indovino, 1985; 1894, 1986; Marina: commiato, 1988. Come poeta pubblica le raccolte maggiori del 1981, Corno alle scale, prefazione di Sergio Solmi; nel 1985, Amici pittori, pref. di V. Coletti; nel 1986, Fuga dei versi, pref. di Lanfranco Caretti; nell’1990, Poetando cose, pref. di P. Gibellini. Ha scritto radiodrammi e teledrammi; ha tradotto le tragedie di Seneca, commedie di Plauto e Terenzio, poesie di Sidonio Apollinare; in collaborazione con Umberto Albini ha tradotto Sofocle ed Euripide. Come saggista si è occupato di Strindberg e di vari pittori e scultori. Ha curato Sandra Pertini: sei condanne due evasioni. Principali premi ottenuti: S. Vincent, Fondi la Pastora, Flaiano per il teatro; David, Betocchi, Camaiore, Oggi e domani per la poesia.