Personaggi
Autopresentazione
Tomba di cani, come tutti i testi che ho scritto finora, è nato, per così dire, da solo, a partire da alcune immagini, da alcune storie lette magari sul giornale, da alcune sensazioni accumulate nella vita vera, poi unite, trasfigurate, fatte teatro.
Quando mi si chiede, o mi chiedo da sola, di che cosa parli Tomba di cani, se della guerra di Bosnia o della Seconda Guerra Mondiale, rispondo e mi rispondo che Tomba di cani non è un testo sulle atrocità della guerra, ma sulle atrocità della famiglia.
La guerra del testo, che volutamente non richiama a nessuna guerra finora accaduta, e insieme ricorda qualsiasi guerra, dai tempi di Troia al Terzo Millennio, è un elemento di amplificazione, un mostro che ogni tanto si sveglia e oltre a falciare vite caricaturizza i meccanismi che legano esseri umani dello stesso sangue in un circolo asfissiante eppure perpetuato attraverso i secoli e i millenni, con il suo corollario di pentimenti, di amore, di coraggio e solidarietà sempre tardivi. Unico elemento fortemente sovversivo è l’amore, che però si paga sempre, restando in silenzio, restando a guardare la fine delle speranze.
Ma spero che, alla lettura del testo o alla visione della messa in scena, che, desidero ricordare, per la prima volta nel 2002 è stata affrontata con coraggio e amore dal Teatro di Pistoia, da Cristina Pezzoli, Isa Danieli, Peppino Mazzotta, Sara Bertelà, Aram Kian, Federico Pacifici, Giuliano Amatucci e Antonio Casagrande, la forza di Tomba di cani non sia in un nichilismo senza uscita, quanto in un catartico ennesimo tentativo da parte del teatro di squarciare il velo di Maya che copre le nostre debolezze e le nostre meschinità, e di restituirci a noi stessi nudi.
Letizia Russo
Scheda autore
Letizia Russo è nata a Roma il 22 dicembre 1980.>
Ha scritto per il teatro:
Niente e nessuno (una cosa finita), rappresentato nel 2000 a Castelnuovo di Farfa, nell’ambito del festival curato dal direttore del Teatro di Roma Mario Martone, “Per Antiche Vie”.
Tomba di cani, Premio Tondelli 2001 (sezione under 30 Premio Riccione per il Teatro) rappresentato per la prima volta nel 2002, con Isa Danieli e la partecipazione in video di Antonio Casagrande, regia di Cristina Pezzoli, produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese / Teatro del Tempo Presente. Lo spettacolo ha ricevuto tre nomination (Isa Danieli migliore protagonista femminile; Cristina Pezzoli migliore regista; Letizia Russo autore di migliore novità italiana) al Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro. Isa Danieli ha vinto nella sua categoria. Tomba di cani ha ricevuto il PREMIO UBU 2003 nella categoria Migliore novità italiana. Nel 2003 “Tomba di cani” è stato oggetto di una tesi di laurea presso l’università di Pisa.
Asfissia, commissione “Festival di Candoni – ArtaTerme”, con mise en espace nel novembre 2002 nell’ambito dello stesso Festival, e lettura nel settembre 2003 al Piccolo Teatro di Milano nell’ambito di “Tramedautore”.
Binario morto-Dead End, commissione del National Theatre di Londra, festival “Shell Connections”, con messa in scena nel luglio 2004 al National Theatre di Londra, tradotto in inglese da Luca Scarlini in collaborazione con Aleks Sierz.
Babele, primo testo di una trilogia sul potere. Debutto a Napoli nel gennaio 2004 nell’ambito della rassegna “Petrolio” curata da Mario Martone, con la regia e l’interpretazione di Paolo Zuccari accanto a Roberta Rovelli.
Ha in preparazione un testo, con debutto alla fine del 2004, con interpretazione e regia di Fausto Russo Alesi; un testo commissionato dalla compagnia Artistas Unidos di Lisbona, Portogallo, con la regia di Jorge Silva Melo, con rappresentazione nel 2005 al Teatro Nacional di Lisbona; una traduzione dell’Edoardo II di Marlowe, per la regia di Antonio Latella.>
Ha partecipato, fra il luglio e l’agosto 2002, alla quattrodicesima International Residency del Royal Court di Londra.>
Ha scritto per la radio, trasmissione “Teatrogiornale” di Rai Radio3:
I conigli sulla luna, Lo spirito nell’acqua, La via del mare, Qoèlet, Kilmainam Gaol ,trasmessi da Rai Radio3 tra gennaio e maggio 2002.>
Ha tradotto dall’inglese, fra gli altri:
On an Average Day, di John Kolvenbach; Gross Indecency, di Moises Kauffmann; Easy Access (Solo Remix) e Death & Dancing, di Claire Dowie; The Tale of the Allergist’s Wife, di Charles Busch; Body Language e A Word from our Sponsor, di Alan Ayckbourn; Humble Boy, di Charlotte Jones; Gagarin Way, di Gregory Burke; Tiny Dynamite, di Abi Morgan; Japes, di Simon Gray; Hysteria, di Terry Johnson; Iron, di Rona Munro.>
Dal portoghese brasiliano, per il Festival Intercity Connections 2004 (Teatro della Limonaia) ha tradotto:
O leopardo, di Antônio Rogério Toscano; Quase nada, di Marcos Barbosa de Albuquerque; Vestir o pai, di Mário Viana.>