Personaggi
Autopresentazione
ATTORE DISOCCUPATO SI INVENTA AUTORE
Una cosa che ultimamente mi domandano spesso è come ho iniziato a scrivere per il teatro. Ho cominciato con Trinciapollo. E il “come” lo si può leggere in queste pagine senza che lo dica io. Se il “come” sottintende un “perché”, la risposta è più difficile. Non lo so bene perché ho iniziato a scrivere Trinciapollo, né tanto meno perché l’ho finito. Una risposta in negativo è che senza dubbio non avevo niente di meglio da fare, il che è senz’altro vero ma non è sufficiente per scrivere una commedia. Perché sia un testo teatrale e non un sonetto, una novella o una ballata è semplice. Sono un attore e la cosa che mi piace di più è il teatro, quando vedo una forma, una storia, una persona, mi viene voglia di raccontarla in teatro, di tradurla in quella forma, quindi o la recito o la scrivo. Quando non posso recitare scrivo per il teatro. Quando recito non scrivo. Quando ho iniziato a scrivere Trinciapollo ero disoccupato. Quando ho finito non ero più un attore disoccupato, ero anche un drammaturgo disoccupato, così per non essere troppo disoccupato ho scritto altre tre commedie, che perlomeno mi hanno impiegato come scrittore. Trinciapollo, quando l’ho iniziato, era l’ultima cosa che iniziavo, poi è diventata la prima che ho finito, ed è stato molto bello, volevo farlo leggere a tutti, ho cominciato da mamma e papà. Non pensavo che sarebbe diventato uno spettacolo (né tanto meno che sarebbe finito su una rivista) così non mi sono preoccupato di niente: durata, atti, personaggi, che avesse un capo e una coda… Volevo fare un po’ ridere, allora mi sono immaginato una situazione buffa e ho iniziato a scrivere. Poi la situazione buffa si è esaurita e avevo paura che quello che avevo scritto finisse nella cartellina della roba infinita. Poi mi è venuto in mente che anche se un personaggio era morto e un altro era scomparso, ne avevo lasciato un terzo in un appartamento. Questo aveva senz’altro una mamma, forse una fidanzata, senza dubbio un sacco di guai, e ho cominciato a occuparmi di queste cose, così sono rimasto con un personaggio. Non mi preoccupavo più che facesse ridere o no, era un personaggio, avevo un po’ di compagnia. Sono stato con lui per quattro giorni, sono stati giorni molto belli, poi siamo arrivati a un certo punto che lui aveva fatto tante esperienze, gli erano passati addosso tanti anni, sapeva più cose di me, io non potevo più scrivere per lui, allora ho capito che la commedia stava finendo, ed era finita. L’ho riletta, ho trovato un sacco di difetti (che probabilmente troverete anche voi) ma ho visto che non ero capace di aggiustarla, che questi difetti erano parte di quella storia, di quella forma lì. E quella forma lì si è chiamata Trinciapollo. Tre autunni dopo è stata messa in scena dalla compagnia Gloriababbi Teatro. Gli attori che l’hanno portata in giro e che ogni tanto continuano a farlo sono Dario Bucci, Vanessa Compagnucci, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Sergio Grossini, Massimiliano Graziuso, Silvano Melia, Fausto Paravidino, Giampiero Rappa e Antonia Truppo. Nello spettacolo suonano Massimiliano Graziuso e Salvatore Zambataro, la regia è dell’autore e le scenografie non ci sono perché ci piace che si veda il teatro così com’è. Fausto Paravidino
Scheda autore
FAUSTO PARAVIDINO è nato a Genova nel 1976, dove ha frequentato la Scuola di recitazione del Teatro Stabile. Come attore ha lavorato sia in teatro, con registi quali Antonio Calenda, Jurij Ferrini, Lello Arena, sia in cinema e televisione. Oltre che recitare, scrive sceneggiature e commedie. Il suo primo testo teatrale è Trinciapollo (1996), poi, con Giampiero Rappa, scrive Gabriele, la compagnia Gloriababbi Teatro li mette in scena entrambi. Scrive ancora 2 Fratelli che riceve il Premio Pier Vittorio Tondelli, il testo è pubblicato da Clueb (Bologna) e viene prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, l’autore ne è regista e interprete; e La Malattia della Famiglia M a cui va il Premio Candoni Arta Terme – Sezione Opere commissionate. Paravidino ha partecipato all’International Residency for Playwrights 2000 presso il Royal Court Theatre di Londra. Nel 2000 gli viene assegnato il Premio Coppola-Prati. Vive a Roma.